Torino, al Parco Dora un’installazione per Charlie Kirk al festival Giovani Adulti
Torino, 26/09/2025.
Si è conclusa oggi, venerdì 26 settembre, la terza edizione del festival “Giovani Adulti” al Parco Dora di Torino. La manifestazione, organizzata dall’associazione Fiori di ciliegio APS con il sostegno dell’assessore alle Politiche sociali Maurizio Marrone, ha portato in città incontri, presentazioni e dibattiti rivolti soprattutto alle scuole e ai quartieri periferici. Nel corso di questa edizione, studenti di elementari, medie e superiori hanno partecipato a circa 80 laboratori, mentre le serate hanno visto alternarsi sul palco numerosi ospiti: tra loro Giuseppe Cruciani, Marco Rizzo, lo stesso Marrone, il presidente della Regione Alberto Cirio, Massimiliano Pappalardo e Giulio Cavalli.
A chiudere la rassegna è stata la presentazione di una nuova installazione dedicata alla memoria di Charlie Kirk, l’attivista e politico statunitense ucciso lo scorso 10 settembre durante il ciclo di conferenze The American Comeback Tour alla Utah Valley University di Orem. L’opera, collocata nel cuore del Parco Dora, è stata inaugurata proprio nell’ultima serata del festival. «Abbiamo voluto dare un segnale forte in un luogo simbolo dell’arte urbana torinese – hanno dichiarato il direttore artistico Francesco Borgonovo e l’assessore Marrone –. Il festival è nato per difendere il confronto e la libertà di parola, ed era naturale dedicare un tributo a chi ha perso la vita per questi stessi valori».
Non è la prima volta che il nome di Kirk compare nello spazio pubblico torinese. Mercoledì 24 settembre, infatti, durante l’occupazione dei binari a Porta Susa in segno di protesta contro le operazioni militari israeliane a Gaza, sui muri della stazione era apparsa la scritta “Meloni come Kirk”. La frase è stata commentata dalla premier Giorgia Meloni come «un orgoglio». L’assessore Marrone, intervistato da TorinoToday, ha aggiunto: «Anche in Italia, le ambiguità della sinistra sulla violenza politica rischiano di legittimare le frange estreme dell’antagonismo. Ma, come ha ribadito Giorgia Meloni, continueremo a camminare liberi e a testa alta senza cedere alle intimidazioni».
