Nel quadro delle celebrazioni per i suoi quarant’anni di attività, il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea inaugura la nuova serie Inserzioni, un format pensato per affidare ad artisti contemporanei la realizzazione di opere ideate appositamente per gli spazi del Museo.
I protagonisti della prima edizione sono Guglielmo Castelli (Torino, 1987), Lydia Ourahmane (Saïda, Algeria, 1992) e Oscar Murillo (Valle del Cauca, Colombia, 1986). In parallelo, il Museo presenta anche:
Con Inserzioni, alcune sale della Collezione Cerruti vengono trasformate in uno spazio espositivo in costante rinnovamento: ogni sei mesi, tre artisti vengono invitati a ideare opere site-specific che dialogano con l’architettura storica del Castello, con le esposizioni in corso e con le opere già presenti.
Il progetto intende portare al centro della narrazione istituzionale voci, movimenti e aree culturali ancora poco rappresentati nella storia del Museo, offrendo al pubblico una collettiva in movimento che arricchisce e ridefinisce l’allestimento della Collezione permanente.
La formula riprende l’approccio voluto da Rudi Fuchs per Ouverture, la mostra inaugurale del 1984, dove gli artisti furono posti al centro della programmazione. Allo stesso modo, oggi Inserzioni vuole ribadire l’apertura del Castello di Rivoli alle ricerche individuali e ai linguaggi emergenti, integrando valori attuali come inclusione, multiculturalità e partecipazione sociale.
Il carattere “non finito” del Castello diventa così parte integrante del progetto: un contenitore flessibile che si lascia completare dalle opere, creando relazioni uniche tra spazi e installazioni. Le sale acquistano nuova forza dal dialogo con gli interventi artistici, e viceversa.
Inserzioni sarà visitabile da venerdì 26 settembre 2025 fino a febbraio 2026.
Il progetto è reso possibile grazie al sostegno del Radical Commissioning Group, un nucleo di mecenati che condividono con il Museo la volontà di offrire agli artisti carta bianca per la creazione di opere visionarie e innovative, ampliando così la voce e la missione culturale dell’istituzione.