Chiharu Shiota: The Soul Trembles. La mostra al MAO

Il MAO Museo d’Arte Orientale di Torino ospita dal 22 ottobre 2025 al 28 giugno 2026, in anteprima nazionale, la mostra “Chiharu Shiota: The Soul Trembles”, curata da Mami Kataoka (direttrice del Mori Art Museum di Tokyo, ideatrice del progetto originale) e da Davide Quadrio, direttore del MAO, con la collaborazione di Anna Musini e Francesca Filisetti.

Dopo il successo internazionale in sedi prestigiose come il Grand Palais di Parigi, il Busan Museum of Art, il Long Museum West Bund di Shanghai, la Queensland Art Gallery di Brisbane e lo Shenzhen Art Museum, la grande retrospettiva arriva per la prima volta in Italia e, in assoluto, in un museo di arte asiatica.

La mostra ripercorre l’intera carriera di Shiota attraverso disegni, fotografie, sculture e alcune delle sue installazioni più celebri e monumentali. Le sue opere, spesso legate a esperienze personali, indagano il mondo immateriale fatto di ricordi, emozioni, sogni e paure, aprendo riflessioni su temi universali come identità, relazioni, vita e morte.

Le installazioni immersive

Al centro del percorso ci sono le opere che hanno reso celebre l’artista, grandi installazioni create con intricati fili rossi o neri che avvolgono gli spazi e li trasformano in scenari sospesi tra fascino e inquietudine. Tra le più iconiche in mostra:

• Where Are We Going? (2017-2019), con il motivo ricorrente della barca, simbolo di viaggio e incertezza.
• Uncertain Journey (2016), imbarcazioni sospese in una trama di fili rossi che evocano incontri e destini.
• In Silence (2008), un pianoforte e sedute bruciate immerse in una rete di fili neri che raccontano il silenzio dopo la distruzione.
• Reflection of Space and Time (2018), riflessione sulla presenza nell’assenza attraverso un abito e il suo riflesso.
• Inside – Outside (2009), sul confine tra privato e pubblico, interno ed esterno, Oriente e Occidente.
• Accumulation – Searching for the Destination (2021), una monumentale installazione composta da centinaia di valigie sospese, simbolo di memoria, migrazione e viaggio esistenziale.

Il percorso espositivo è concepito come una grande installazione diffusa che si intreccia con le collezioni permanenti del Museo, creando un dialogo tra le opere contemporanee e l’arte asiatica storica. Accanto ai lavori più noti, il pubblico potrà ammirare anche nuove creazioni site-specific, ideate da Shiota appositamente per gli spazi del MAO.

Come in ogni progetto del MAO, anche questa mostra sarà accompagnata da un public programme ricco e multidisciplinare, che includerà:

• performance e concerti,
• proiezioni e incontri,
• laboratori e attività didattiche per famiglie, scuole e visitatori di tutte le età.

Non mancherà un catalogo bilingue (italiano-inglese), edito da Silvana Editoriale, con saggi di Kataoka Mami, Davide Quadrio e contributi di esperti internazionali, corredato da un ampio apparato iconografico.

Biglietti ed early booking

Da luglio a settembre sarà attiva una prevendita a tariffa ridotta sul sito del MAO, per assicurarsi in anticipo l’accesso a un’esperienza espositiva che si preannuncia unica e imperdibile.