Dal 12 settembre 2025 all’11 gennaio 2026, Palazzo Falletti di Barolo a Torino ospita la mostra Bruno Barbey. Gli Italiani, un intenso viaggio in bianco e nero nell’Italia degli anni Sessanta, attraverso lo sguardo sensibile e lucido del grande fotografo franco-marocchino. L’esposizione è prodotta da Ares in collaborazione con Magnum Photos e l’Archivio Bruno Barbey.
Il percorso raccoglie circa 100 fotografie, realizzate tra il 1962 e il 1966, selezionate dallo stesso Barbey e presentate per la prima volta in questa forma. Si tratta di immagini che ricostruiscono l’ampio reportage sull’Italia che Barbey aveva immaginato di pubblicare nella collana Encyclopédie essentielle diretta da Robert Delpire, accanto a titoli come Les Américains di Robert Frank e Les Allemands di René Burri. Anche se il progetto editoriale non fu realizzato all’epoca, nel 1964 convinse Magnum Photos a invitarlo a collaborare con l’agenzia. Solo nel 2002 il reportage trovò la sua prima pubblicazione (Editions de La Martinière), mentre nel 2022 uscì il volume postumo Gli Italiani, edito da Contrasto, oggi punto di riferimento per la selezione in mostra.
Gli scatti, realizzati durante i lunghi viaggi di Barbey a bordo del suo maggiolino, restituiscono un’Italia ancora segnata dalla guerra ma già proiettata nel futuro. Dalla Milano del boom ai vicoli di Napoli, dai quartieri popolari di Palermo alla scalinata di Piazza di Spagna a Roma, il fotografo racconta il Paese con attenzione antropologica e straordinaria profondità visiva, cogliendo le differenze tra Nord e Sud, i riti religiosi e le feste di paese, gli operai, i contadini, i borghesi, i volti degli umili.
Ad arricchire la mostra, un video documentario di 10 minuti realizzato da Caroline Thiénot-Barbey, moglie dell’artista, che racconta la nascita del progetto fotografico e il contesto culturale degli anni Sessanta attraverso citazioni di protagonisti del mondo dell’arte e dello spettacolo.
“Barbey non è stato solo un fotografo, ma un radiologo dell’anima italiana”, scrive Giosuè Calaciura nel volume Gli Italiani. “Nelle sue immagini affiora un’antropologia profonda, fatta di permanenze ancestrali e mutazioni lentissime, di intimità con la propria antichità.”
Dal martedì alla domenica
10.00 – 19.00 (ultimo ingresso alle 18.00)
Chiuso il lunedì
Aperture straordinarie
1 novembre | 10.00 – 19.00
8 dicembre | 10.00 – 19.00
24 e 25 dicembre | chiuso
29 dicembre | 10.00 – 19.00
31 dicembre | 10.00 – 17.00
1 gennaio | 12.00 – 19.00
5 gennaio | 10.00 – 19.00
Visite guidate in italiano: € 90 (su prenotazione)
Disponibili anche visite in inglese