La proposta estiva del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale torna anche nella Stagione 2024/2025: da giovedì 19 giugno a mercoledì 13 luglio 2025 si rinnova l’appuntamento con Prato inglese. Sere d’estate con il teatro di William Shakespeare, l’iniziativa dedicata ai grandi classici shakespeariani, portati in scena in un’atmosfera e un contesto più informali e insoliti.
Quest’anno il progetto propone due commedie: Pene d’amor perdute e Racconto d‘inverno affidandole alla regia di Jurij Ferrini e alla traduzione e adattamento di Diego Pleuteri. Due testi brillanti, che attraversano la carriera di William Shakespeare, ambientati in Italia e Spagna, in un immaginario di amore, equivoci, sospetti e lieto fine.
Saranno in scena Cecilia Bramati, Vittorio Camarota, Roberta Calia, Paolo Carenzo, Giordana Faggiano, Matteo Federici, Samuele Finocchiaro, Francesco Gargiulo, Sara Gedeone, Raffaele Musella, Aron Tewelde. Le scene e i costumi sono di Anna Varaldo, le luci di Antonio Merola, il suono di Riccardo Di Gianni, aiuto regia Giulia Odetto, assistente scene e costumi Lorenzo Rostagno.
DELLA CONTEMPORANEITÀ DEL TEATRO
Note di Jurij Ferrini
«Mentre ci accingiamo a salpare per il nostro viaggio, verso la messa in scena di due opere di Shakespeare per Prato inglese 2025, Pene d’amor perdute e Racconto d’inverno – in due nuovissime traduzioni moderne, scorrevoli e poetiche, curate dal giovane e bravo Diego Pleuteri – scrivo qualche nota a margine solo al fine di proporre alcune considerazioni.
La peculiarità dell’arte teatrale – che svolgo ormai da poco più di trent’anni – consiste proprio nella sua evanescenza: così come la vita stessa, l’arte del teatro esiste nella sua unicità, nel suo scorrere in un flusso ininterrotto, nel tempo di una serata irripetibile. Per quanto gli interpreti cerchino di riprodurre – più o meno intenzionalmente – ciò che ha funzionato bene in prova oppure la sera prima, non ci riescono mai; perché, giocoforza, esiste almeno una variabile, nella semplice equazione del Teatro, che cambia ogni sera: il pubblico. La platea è la prima e più significativa differenza tra ogni replica di uno spettacolo.
Considerato dunque che lo spettacolo teatrale scompare nel momento stesso in cui esiste, così come il tempo presente di ogni essere umano, ritengo abbia davvero poco senso chiedersi se queste due letture saranno in chiave contemporanea. Lo saranno per forza: queste due opere diranno di noi, diranno delle nostre passioni incontrollabili, delle nostre cialtronerie, dei nostri buoni propositi, del loro misero fallimento e via discorrendo. E il mio pensiero è che lo diranno non per una qualche qualità intrinseca allo spettacolo o al testo, alla bravura degli attori o alla mia capacità di dirigerli: no, affatto. Il teatro è contemporaneo nei sensi e nella mente di ogni persona che assiste allo spettacolo: questi due classici saranno attuali per chi deciderà, in una afosa sera d’inizio estate, di entrare a Teatro e deliziarsi con una delle storie (o meglio tutte e due) che propone Prato inglese nel 2025.
Ciononostante mi approccio al lavoro di messinscena nel modo più fedele possibile e spero di ritrovare, con questi due allestimenti, quello che vedeva il pubblico londinese al tempo in cui viveva Shakespeare, circa quattro secoli fa.
Nel teatro elisabettiano la scena era fissa, aveva tre porte sopra e tre porte sotto una balconata: l’upper stage e il down stage. Con la scenografa, la bravissima Anna Varaldo (che curerà anche i costumi), abbiamo immaginato un pezzo laterale di questo teatro elisabettiano, quasi fosse un luogo abbandonato ormai da tempo, un luogo che abbia subito diverse destinazioni d’uso; un luogo fatiscente, ma ancora adatto alla forza della parola e del racconto. Su questo stesso crinale “giocheremo” le due opere, creando però nelle due serate immagini particolari, dialoghi e passioni sorprendenti, molto spesso comiche ma anche poetiche, talvolta sfiorando la tragedia, senza mai arrivare del tutto a compierla.
Il mio profondo desiderio, la mia scommessa se preferite, è che seicento spettatori a sera vedano seicento spettacoli diversi con la forza della propria immaginazione, stimolata dalla poesia di questo grandissimo autore».
TEATRO CARIGNANO
dal 19 giugno al 13 luglio 2025 | Prima nazionale
PRATO INGLESE. Sere d’estate con il teatro di William Shakespeare
PENE D’AMOR PERDUTE
di William Shakespeare
regia Jurij Ferrini
traduzione e adattamento Diego Pleuteri
aiuto regia Giulia Odetto
con (in ordine alfabetico) Cecilia Bramati, Vittorio Camarota, Roberta Calia, Paolo Carenzo, Giordana Faggiano, Matteo Federici, Samuele Finocchiaro, Francesco Gargiulo, Sara Gedeone, Raffaele Musella, Aron Tewelde
scene e costumi Anna Varaldo
luci Antonio Merola
suono Riccardo Di Gianni
assistente scene e costumi Lorenzo Rostagno
Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale
RACCONTO D’INVERNO
di William Shakespeare
regia Jurij Ferrini
traduzione e adattamento Diego Pleuteri
aiuto regia Giulia Odetto
con (in ordine alfabetico) Cecilia Bramati, Vittorio Camarota, Roberta Calia, Paolo Carenzo, Giordana Faggiano, Matteo Federici, Samuele Finocchiaro, Francesco Gargiulo, Sara Gedeone, Raffaele Musella, Aron Tewelde
scene e costumi Anna Varaldo
luci Antonio Merola
suono Riccardo Di Gianni
assistente scene e costumi Lorenzo Rostagno
Teatro Stabile Torino – Teatro Nazionale
CALENDARIO DELLE RECITEPene d’amor perdute
giovedì 19 giugno, ore 21
sabato 21 giugno, ore 21
mercoledì 25 giugno, ore 21
venerdì 27 giugno, ore 21
domenica 29 giugno, ore 16
martedì 1 luglio, ore 21
giovedì 3 luglio, ore 21
sabato 5 luglio, ore 21
mercoledì 9 luglio, ore 21
venerdì 11 luglio, ore 21
domenica 13 luglio, ore 16
Racconto d’inverno
venerdì 20 giugno, ore 21
domenica 22 giugno, ore 16
martedì 24 giugno, ore 21
giovedì 26 giugno, ore 21
sabato 28 giugno, ore 21
mercoledì 2 luglio, ore 21
venerdì 4 luglio, ore 21
domenica 6 luglio, ore 16
martedì 8 luglio, ore 21
giovedì 10 luglio, ore 21
sabato 12 luglio, ore 21
ACCESSIBILITÀ
Le recite di Pene d'amor perdute in programma il 25, 27 e 29 giugno e il 1°, 3 e 5 luglio 2025 saranno accessibili attraverso soprattitolazione in italiano e in italiano semplificato con descrizione dei suoni (fruibili su smartglasses o tablet forniti dal teatro), audiointroduzione a inizio spettacolo e audiodescrizione (su smartphone forniti dal teatro). Giovedì 3 luglio 2025 alle ore 18.00, al Teatro Carignano, è inoltre in programma un tour descrittivo e tattile sul palcoscenico, per consentire agli spettatori con disabilità visiva di cogliere gli elementi scenografici, comprendere la dimensione e l’organizzazione della scena e condividere l’esperienza con la compagnia. Sul sito web e sull’App del TST saranno inoltre disponibili: un video di approfondimento con audio, sottotitoli in italiano e in LIS, la scheda di presentazione dello spettacolo.
Per garantire al meglio l’accoglienza e per l’utilizzo dei dispositivi, è richiesta la prenotazione tramite la Biglietteria del Teatro Stabile. Per informazioni sull'accessibilità e per prenotarsi ai tour tattili, gratuiti fino a esaurimento posti, scrivere a: accessibilita@teatrostabiletorino.it o telefonare al numero: 011 5169460.