A Torino riapre al pubblico il Museo Regionale di Scienze Naturali con tante novità

Museo delle Scienze Naturali, via Accademia Albertina 15, Torino Cerca sulla mappa

Torino, 12/01/2024.

Il Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, istituito dalla Regione Piemonte nel 1978, la cui sede è nell’edificio storico che originariamente ospitava l’Ospedale San Giovanni Battista – riapre al pubblico a partire da sabato 13 gennaio dopo oltre dieci anni di chiusura, dovuta agli interventi resi necessari a seguito dell’incendio dell'agosto 2013 che ha danneggiato parte dell'edificio. A questo si sono aggiunti numerosi interventi infrastrutturali, di messa in sicurezza e di adeguamento.

In occasione della nuova apertura al pubblico, il MRSN sarà a ingresso gratuito dal 13 gennaio al 2 febbraio 2024, previa prenotazione sul sito online.

Al Museodedicato alla conservazione e alla valorizzazione di reperti naturalistici oltre che alla divulgazione delle collezioni di storia naturale provenienti in parte dall'Università di Torino e in parte acquisite dal museo stesso, si accede dal portone di via Accademia Albertina 15.

L’entrata, che reca ancora la scritta Museo di Zoologia, è quella storica, che si aprì nel 1936 quando l’allora Museo di Storia Naturale, organizzato su diversi piani a Palazzo Carignano, venne trasferito all’interno del palazzo dell’Ospedale di San Giovanni per lasciare posto al Museo del Risorgimento.

«Quando ci siamo insediati il Museo Regionale era chiuso, i lavori bloccati, non c’erano le risorse per completarli e questo ha rappresentato per anni una ferita aperta per Torino e per il Piemonte - dichiarano il Presidente della Regione Alberto Cirio e gli assessori alla Cultura Vittoria Poggio e al Patrimonio Andrea Tronzano - Abbiamo fatto un grandissimo lavoro per sbloccare quest’opera e ci siamo riusciti. Il cantiere è ripartito, abbiamo individuato le risorse per finanziare i lavori e oggi riapriamo finalmente uno dei luoghi più amati dai piemontesi. Siamo orgogliosi dei risultati, il 2024 è l’anno della rinascita del Museo che torna a essere fruibile per cittadini, turisti, scuole e associazioni».

Il Regionale di Scienze Naturali è tra i musei più amati dai piemontesi: nonostante i dieci anni di chiusura e a testimonianza dell'affetto che ancora lega il pubblico al ricordo delle esperienze vissute al suo interno è risultato tra i musei del cuore citati in una indagine effettuata nella primavera del 2022 a oltre 5 mila piemontesi dall'Associazione Abbonamento Musei. 

Gode di una fama di livello nazionale e internazionale per il valore delle collezioni che risalgono alla prima metà dell’Ottocento per il cui ripristino, tra adeguamento degli impianti di sicurezza e nuovi arredi, la Regione Piemonte ha investito oltre 8,3 milioni di euro, di cui buona parte a partire dal 2020. 

Di questi 2,3 milioni usati per la messa a norma degli impianti e l’agibilità tra il 2015 e il 2017 e 2 milioni per interventi impiantistici e edili necessari per il rilascio del certificato di agibilità dei locali dell’Arca, dello Storico Museo di Zoologia, della Crociera Manica Sud piano terreno e dei locali ‘Esposizione Permanente Paleontologia’.

Tra le novità, a disposizione del pubblico, 2 videomapping e un totem dotato di Intelligenza Artificiale generativa: il nuovo percorso espositivo, infatti, si è arricchito di installazioni multimediali e il visitatore sarà accolto da coinvolgenti esperienze immersive.

Un videomapping interattivo è proiettato in loop, tutti i giorni, su uno schermo gigante di 15x6 metri al fondo della sala Arca delle Esplorazioni.  L’altro, invece, direttamente sul corpo dell’elefante Fritz (compaiono proiettati, uno dopo l’altro, gli organi interni dell’icona del Museo).

Il totem, all’interno del quale si trova l’avatar di Sir Alfred Russel Wallace, il padre della biogeografia con cui l’ospite potrà dialogare, sarà posizionato nella parte storica del MRSN.

La struttura del Museo

"Riaprire un museo è un segnale importante perché significa aprire alla cultura un pezzettino di mondo, uno spazio comune, un luogo di incontro. In questo grandioso edificio del centro di Torino, la Fondazione mette il suo mattone per ricominciare a fare divulgazione e sensibilizzare adulti, bambini, cittadine e cittadini sui temi di una grande responsabilità comune: salvare e salvaguardare il mondo", commenta Giulio Biino, presidente Fondazione Circolo dei lettori.

Il rinnovato percorso espositivo del MRSN si sviluppa su tre principali aree: Museo Storico di Zoologia, Arca delle Esplorazioni e la Sala delle Meraviglie.

Nel Museo Storico di Zoologia sono ospitati esemplari naturalizzati e scheletri, offrendo ai visitatori un'affascinante visione della storia delle collezioni zoologiche conservate. 

Il Museo di Zoologia permette inoltre di esplorare la fauna dei cinque continenti e di entusiasmarsi per molti reperti naturalizzati che hanno più di 200 anni. Un vero e proprio ritorno al passato, con la restaurazione dei mobili e le teche storici ottocenteschi.

Centinaia gli esemplari, risultato di ricerche e di viaggi sulle orme dei più insigni zoologi torinesi che, succedutisi alla Direzione del Museo, hanno arricchito le collezioni e formato generazioni di illustri studiosi.

Per primo Franco Andrea Bonelli che, agli inizi dell’800, viaggiò per l’Europa per acquistare pelli di animali da poter esporre: uno degli esemplari è un ippopotamo proveniente dal Capo di Buona Speranza e da lui comprato a Londra nel 1823.

Al centro del Museo di Zoologia si trova l’elefante Fritz, dono del Viceré d'Egitto ai Savoia nel 1827, allevato per anni nel serraglio della Palazzina di Caccia di Stupinigi. L’esemplare in pelle vera dell’animale è affiancato dal suo scheletro, preparato separatamente come da usanza.

I reperti, collocati nei grandi armadi storici restaurati, alcuni dei quali in noce massiccio lavorato, sono suddivisi geograficamente e raccontano la fauna dei diversi continenti.

Un’area è stata destinata a ospitare armadi storici recentemente trasferiti da Palazzo Carignano e restaurati per ospitare una collezione assai significativa: gli scheletri del Museo di Anatomia comparata dell’Università di Torino. Una raccolta di decine di scheletri organizzati per evidenziare l’adattamento dell’animale: al nuoto, al volo, al salto, all’arrampicata ecc.

L'Arca delle Esplorazioni, dedicata ai viaggi naturalistici che, nel corso del tempo, hanno contribuito all'arricchimento delle collezioni: già progettata dall'architetto Andrea Bruno sul finire degli anni '90 del secolo scorso e inaugurata nel 2000, evoca una nave che ha generato lo spunto per sviluppare la tematica del viaggio esplorativo.

L'arca segue la logica temporale per quanto riguarda l'esposizione e in fondo si possono scorgere alcuni contenuti visivi che saranno anche interattivi. Al centro dell'Arca delle Esplorazioni si erge l’eccezionale scheletro di una balenottera spiaggiata a Bordighera a metà dell’Ottocento.

Infine, la terza e ultima sala (Sala delle Meraviglie), i visitatori possono ammirare una selezione di ricchezze e della varietà dei reperti di proprietà sia dell’Università sia della Regione Piemonte: la foglia diventa protagonista di una infinita varietà di linee, così come i cristalli, con i colori e forme della rodocrosite, dell’azzurrite, dell’eblaite, del quarzo ematoide sino ad alcuni gioielli veri e propri nel campo del collezionismo mineralogico provenienti dalla val d’Ala e dalle miniere di Brosso e Traversella. 

Programmi per la riapertura

Continua l'attività bibliotecaria - mai interrotta -, come continuano a essere possibili la consultazione e il prestito librario su prenotazione. Riprende la significativa e consolidata attività di relazione del Museo con le scuole: sarà possibile prenotare visite guidate e svolgere attività di laboratorio nell'aula didattica al piano terra che potrà nuovamente accogliere le scolaresche.

Il Museo è diventato più accessibile e inclusivo: il percorso espositivo è agibile da persone con disabilità motoria. È stata definita una collaborazione con l'Unione Ciechi del Piemonte per l'installazione di pannelli tattili. È presente anche un Baby Pit Stop UNICEF, un ambiente dedicato all'allattamento e alla cura del bambino.

Infine, parte del patrimonio naturalistico è già in formato digitale: negli anni sono state organizzate campagne di digitalizzazione di alcune collezioni, oggi disponibili sulla piattaforma Mèmora.

Per la riapertura, il Museo Regionale di Scienze Naturali ospita, fino al 2 febbraio 2024, Porte aperte alla scienza, un programma culturale organizzato da Fondazione Circolo dei lettori e Regione Piemonte. Dal 3 febbraio 2024 il biglietto intero sarà di 5 Euro, 3 Euro per il ridotto e ingresso gratuito per possessori Abbonamento Musei Piemonte - Valle d'Aosta

Oltre agli appuntamenti già sold out del 12 e del 13 gennaio (la biologa marina Mariasole Bianco in un talk dal titolo Pianeta oceano e lo show di Giovanni Muciaccia che guiderà grandi e piccoli in un ‘attacco di creatività) la rassegna proseguirà i tre venerdì successivi, 19 e 26 gennaio e 2 febbraio, con una serie di talk su scienza e arte, curati da Luca Beatrice. 

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