Come cambierà Torino nel 2026: metro, quartieri, mercati e nuovi servizi nel piano della giunta Lo Russo

Torino, 11/12/2025.

Torino guarda al 2026 come a un anno decisivo per la sua trasformazione urbana. Lo ha ribadito il sindaco Stefano Lo Russo durante l’incontro annuale alle OGR, appuntamento che dal 2022 riunisce istituzioni, fondazioni, università e rappresentanti della città.

Sul palco, davanti ai presidenti delle fondazioni bancarie Poggi e Gilli, ai rettori Prandi e Corgnati e agli ex sindaci Chiamparino e Castellani, Lo Russo ha annunciato che il nuovo piano regolatore arriverà in giunta la prossima settimana. L’obiettivo è chiaro: una Torino più accessibile, con servizi a pochi minuti da casa e quartieri collegati da un trasporto pubblico più efficiente.

Per l’amministrazione, il 2026 dovrà segnare il completamento di molti cantieri già avviati e l’avvio di nuove fasi cruciali per lo sviluppo urbano.

Periferie al centro: investimenti come ai tempi delle Olimpiadi

Lo Russo ha ricordato come in quattro anni la città abbia destinato 306 milioni di euro ai progetti nelle periferie, una cifra paragonabile agli investimenti per le Olimpiadi del 2006. Solo Aurora e Barriera di Milano riceveranno quasi 26 milioni, aree oggi segnate da criticità ma al centro di una forte trasformazione urbanistica. Proprio da qui partiranno i lavori della linea 2 della metropolitana, previsti nel 2026.

Una video-presentazione ha riassunto gli interventi in corso, confermando che il cronoprogramma del 2026 è ancora in linea. Ospite a sorpresa, il professor Ricky Burdett della London School of Economics, ha offerto una visione più ampia: «Le città europee sono motori economici. Investire su rigenerazione urbana significa generare impatti sociali, ambientali ed economici».

Burdett ha indicato tre modelli internazionali che Torino dovrebbe osservare: la Barcellona del porto rigenerato, l’Hafencity di Amburgo e la Londra post-Olimpiadi, dove le trasformazioni hanno portato servizi, sport e lavoro nelle zone più periferiche.

Gli investimenti 2025-2026: ambiente, scuole, case e mercati

Il piano illustrato dalla giunta è ampio e tocca molte aree:

  • 26 milioni per parchi e ambiente
  • 19,2 milioni per la riqualificazione delle biblioteche di quartiere
  • 46 milioni per edilizia residenziale pubblica e nuovi progetti di housing
  • 18 milioni per i mercati rionali, cuore identitario dei quartieri
  • 57,5 milioni per la manutenzione degli spazi pubblici, a cui si aggiungono 32 milioni della Fondazione CRT
  • 49,7 milioni per scuole e strutture educative
  • 21 milioni per impianti sportivi

Un mosaico di interventi che, nelle intenzioni dell’amministrazione, punta a rendere Torino una città più equa, attrattiva e pronta ad affrontare le sfide dei prossimi anni, senza lasciare indietro i suoi quartieri più complessi.

Il 2026 sarà dunque un banco di prova: un anno in cui molte trasformazioni dovranno diventare realtà e segnare il passo della Torino che vuole essere più connessa, più inclusiva e più vicina ai suoi cittadini.

Di Giulia De Sanctis

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