Lombardia arancione dopo un mese, cosa si può fare? Scuola, spostamenti, seconde case, negozi: regole e divieti

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Milano, 09/04/2021.

La Lombardia torna in zona arancione da lunedì 12 aprile 2021: il nuovo elenco dei colori delle regioni vede la mappa d'Italia schiarirsi nettamente rispetto alle ultime settimane con il ritorno in arancione di 6 regioni, tra cui appunto la Lombardia: dopo un mese in zona rossa diminuiscono le restrizioni, dunque, ma occhio a non abbassare la guardia.

Cosa cambia con il ritorno della Lombardia in zona arancione? Cosa si può fare e cosa no a partire da lunedì 12 aprile 2021? Innanzitutto si può tornare a circolare liberamente all'interno del proprio comune di residenza o domicilio, senza bisogno di autocertificazione ma nel rispetto del coprifuoco notturno, sempre valido nell'orario che va dalle 22.00 alle 05.00. È vietato però effettuare spostamenti fuori dal proprio comune e dalla propria regione, tranne che per motivi di salute, lavoro o necessità, e in questo caso è necessaria l'autocertificazione.

In tema di spostamenti bisogna però ricordare che ci sono delle deroghe, come quella che consente di muoversi in una seconda casa, sia in Lombardia che in un'altra regione (a meno che l'altra regione in questione non abbia emanato una specifica ordinanza che vieta gli spostamenti nelle seconde case); naturalmente questa seconda casa non deve essere abitata da persone non appartenenti al nucleo familiare convivente con il proprietario, e vi si può recare unicamente tale nucleo.

Nella Lombardia in zona arancione è poi consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un'altra abitazione privata dello stesso comune - ovviamente in un orario compreso tra le 05.00 e le 22.00 - a un massimo di due persone (più eventuali figli minori di 14 anni), oltre a quelle già conviventi nell'abitazione di destinazione: si può quindi in questo modo far visita ad amici e parenti, facendo attenzione a evitare contatti stretti e indossando la mascherina. A chi vive in un comune con meno di 5000 abitanti è consentito spostarsi entro i 30 chilometri dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione), anche per le visite ad amici o parenti, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.

Nella Lombardia in zona arancione è permesso svolgere attività motoria (ovvero fare passeggiate) senza alcuna limitazione nel proprio comune, con obbligo di mascherina e nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. E se si volesse fare una passeggiata oltre i confini comunali? Tale spostamento è consentito nel caso - per esempio - si volesse passeggiare al parco e nel proprio comune non vi siano parchi. Allo stesso modo è possibile recarsi in un altro comune (sempre, però, situato nei confini della Regione Lombardia) per praticare attività sportiva nel caso in cui, nel proprio comune sia impossibile praticarla (ad esempio, se si vuole giocare a tennis e nel proprio comune non vi siano campi da tennis, allora ci si può spostare). Nel caso di attività sportiva in movimento (corsa e bicicletta, ma anche trekking e scialpinismo, come chiarito dalla circolare del Viminale del 16 ottobre 2020), è possibile sconfinare in un altro comune della stessa regione, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva in questione e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Oltre al bisogno di avere con sè una autocertificazione, in tutti questi casi sono sempre vietati gli assembramenti ed è obbligatorio mantenere la distanza di un metro (due metri per chi pratica attività sportiva) dalle altre persone. 

Bar e ristoranti restano chiusi (così come pub, gelaterie, pasticcerie), con possibilità per i clienti di acquistare cibo da asporto dalle 5.00 alle 22.00 (per i bar senza cucina fino alle 18.00) e di farsi recapitare cibo a domicilio senza limiti di orario. Per chi acquista in modalità da asporto è vietato consumare cibi e bevande nelle vicinanze del locale; in nessun caso ci si può invece sedere e consumare in un locale. Sono invece nuovamente aperti i negozi, senza limitazioni alle categorie di beni vendibili (nelle giornate festive e prefestive devono restare comunque chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole). Riaprono parrucchieri e centri estetici, mentre restano chiuse piscine e palestre oltre a, naturalmente, musei, cinema e teatri.

Per quanto riguarda la scuola, da lunedì 12 aprile 2021 sono regolarmente aperte le scuole di ogni ordine e grado in tutta la Lombardia: le attività di asili nido, scuole materne, elementari e medie si svolgono in presenza al 100%; per quanto riguarda le scuole superiori è invece prevista la didattica in presenza dal 50% al 75%

Concludiamo ricordando una vecchia regola sempre in vigore: l'obbligo di indossare la mascherina ovunque, sia al chiuso che all'aperto, in luoghi sia pubblici che privati (tranne che a casa propria e quando ci si trova in posti isolati insieme a conviventi; sono sempre esentati i bambini sotto ai 6 anni di età e chi sta svolgendo attività sportiva).

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