Magazine, 13/01/2021.
A partire da venerdì 15 gennaio è prevista l'iniziativa di disobbedienza civile #Ioapro1501. I ristoranti aderenti alla protesta pacifica, che con un tam tam attraverso il web sembra coinvolgere almeno sulla carta oltre 30.000 esercizi in tutta Italia, terranno aperti i loro locali oltre il limite consentito delle 18, pur mantenendo tutte le regole in materia di distanziamento e sicurezza. I conti verranno serviti al tavolo alle 21.45 in modo da consentire alle persone il rientro alla propria abitazione e non sforare il coprifuoco.
La protesta è partita da alcuni ristoratori per poi diffondersi rapidamente attraverso i social network, nel segno di un Dcpm autonomo che per gli organizzatori significa Decalogo Pratico Commercianti Motivati.
«Io apro per non chiudere più» è il motto dell'iniziativa, che, secondo gli organizzatori si è resa necessaria per sopravvivere, dopo il lungo periodo di chiusura che ha causato notevoli difficoltà economiche al settore. Il rischio di aprire, spiegano sempre gli organizzatori, è quello di una sanzione, cui, tuttavia, prospettano di fare ricorso in modo collettivo.
Il popolo del web e dei ristoratori tuttavia è diviso, c'è chi plaude all'iniziativa non vedendo l'ora di prenotare un tavolo oltre l'orario consentito e chi, invece, lancia l'hashtag contrario #iononapro, preferendo seguire le normative vigenti e chiedendo piuttosto maggiori tutele e sovvenzioni.