Magazine, 17/04/2020.
«Non voglio cambiare pianeta». Con questo titolo Jovanotti è partito per un lungo viaggio in bicicletta, che lo ha portato alla scoperta di un mondo lontano: 4 mila strepitosi chilometri in sella, su di un mezzo che il cantante ama particolarmente. Un viaggio e, al tempo stesso, un'impresa sportiva. Lorenzo Cherubini, per tutti Jovanotti, lo ha compiuto fra gennaio e febbraio 2020, in terre sperdute e lontane dal Coronavirus.
Il Jova, che tutti conosciamo per la sua esuberanza sul palco durante i concerti, ha affrontato una nuova sfida. In totale solitudine ha attraversato la leggendaria Panamericana (strada che porta dall’Alaska alla Terra del Fuoco), fra Cile e Argentina. Ha filmato tutto il viaggio, raccogliendo immagini, storie ed emozioni. Quello visibile su RaiPlay (la piattaforma multimediale della Rai), dal 24 aprile 2020, è un docu-film (o docu-trip) in 16 puntate. Il titolo è Non voglio cambiare pianeta, per un lavoro montato e diretto da Michele Maikid Lugaresi, realizzato con Federico Taddia, prodotto da SoleLuna per RaiPlay. La musica originale, neanche a dirlo, è di Jovanotti.
Il cantante romano di 53 anni cercava un po' di isolamento nella natura, che ha ritrovato poi tornato in Italia, ma in forma del tutto diversa. Jovanotti, quei 4 mila chilometri in bici, li ricorda tutti. Uno per uno. Dalla costa cilena sul Pacifico fino al deserto di Atacama. Poi le Ande, fino all'Argentina. Il viaggio di Jovanotti in Sud America si conclude fra la Pampa e la bellissima Buenos Aires. La Panamericana conta oltre 25 mila chilometri. Il Jova ne ha percorsi 4 mila. E non è nuovo a questo tipo di imprese in solitaria: nel 2017 girò la lontana Nuova Zelanda, pedalado circa 3 mila chilometri e 12 mila metri di dislivello: venti giorni di viaggio che portarono al documentario Vado a farmi un giro.