Liguria torna zona arancione, salta San Valentino al ristorante: divieti e cosa si può fare

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Genova, 12/02/2021.

La Liguria, dopo due settimane in zona gialla con una boccata d'ossigeno per ristoranti e musei, torna arancione (qui le regioni che cambiano colore dal 14 febbraio). Salta, quindi, la festa di San Valentino al ristorante, dal momento che in questa fascia scatta la chiusura dei locali. Stesso discorso per gli impianti sciistici di Santo Stefano d'Aveto, che non aprono il 15 febbraio, così come l'Acquario di Genova che aveva annunciato la riapertura. "Pochi minuti fa ci è stata notificata l'ordinanza del ministro Speranza che assegna per i prossimi 14 alla Liguria, a partire dalla mezzanotte di sabato 13 febbraio 2021, il colore arancione alla Liguria. Una decisione che è appannaggio del ministero e che scadrà il prossimo 5 marzo. Ne prendiamo atto senza poter più intervenire dal punto di vista normativo". Lo ha comunicato nella serata di venerdì 12 febbraio, nel consueto punto sul Covid, il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti.

Da domenica 14 febbraio, dunque, restano vietati gli spostamenti fuori Regione e Comune (tranne che per comprovate esigenze lavorative, necessità, motivi di salute), mentre sono consentiti gli spostamenti all'interno del proprio Comune dalle 5 alle 22 e dai piccoli Comuni (fino a 5mila abitanti) in un raggio di 30 km senza poter andare nei Comuni capoluoghi di Provincia. Resta in vigore il coprifuoco nazionale dalle 22 alle 5. È possibile fare visite verso una sola abitazione privata all'interno del territorio comunale, una volta al giorno (tra le 5 e le 22 e nei limiti di 2 persone, più eventuali figli minori di 14 anni) o persone disabili o non autosufficienti conviventi. Resta la possibilità di fare escursioni e camminate, ma all'interno del proprio Comune.

Chiusi bar e ristoranti (così come le gelaterie e le pasticcerie). Sono consentiti l'asporto (fino alle 22 per i ristoranti, fino alle 18 per bar ed esercizi senza cucina) e il servizio di consegne a domicilio (senza restrizioni). Chiusi i centri commerciali nei festivi e prefestivi (tranne che per i negozi di alimentari, supermercati, farmacie, parafarmacie, tabacchi, edicole che si trovano al loro interno), mentre sono aperti nei giorni feriali. Aperti i negozi fino alle ore 21. In Liguria, con la zona arancione, scuole in presenza: materne, elementari e medie; mentre le superiori sono in DAD al 50%.Tornano chiusi anche i musei, così come restano chiusi palestre, piscine e teatri.

Si può uscire fuori dal proprio Comune per svolgere attività sportiva, ma esclusivamente per questo motivo, e comunque terminando lo spostamento nel comune di partenza, oppure per raggiungere la propria seconda casa, anche fuori regione (questo è ciò che è emerso ieri dalle agenzie di stampa, ma il governo non si è ancora pronunciato con le Faq).

"Nel corso dell’interlocuzione di queste ore che abbiamo avuto con Speranza - continua - abbiamo dettagliato più volte la situazione della regione Liguria che ha un Rt superiore a 1, ma dove ci sono zone in cui è più basso; ma come si sa ha inciso molto l’area imperiese sulla media regionale. A questo proposito avevamo anche proposto una soluzione differenziata per aree diverse della regione per dare risposte più mirate sui territori. È evidente che vi è anche una diffusa preoccupazione, a livello governativo, sull’effetto delle varianti sia sudafricana, sia inglese che brasiliana. Anche in Liguria abbiamo registrato alcuni casi di variante inglese, anche se in termini minori. Sono varianti la cui capacità di diffusione non è ancora nota e studiata, pertanto c’è stato un elemento prudenziale nella scelta del Comitato Tecnico Scientifico".

Il presidente Toti ha rimarcato di aver chiesto al ministro della Salute di poter far scattare l’ordinanza dalla sera della domenica 14 febbraio, tenendo conto della particolare giornata di festa che per i ristoratori ha un grande valore economico, "ma la mia richiesta è stata respinta, perché il dato normativo prevede che la fascia di rischio entri in vigore a 24 ore di distanza dall’ordinanza del ministro. Ribadisco pertanto che il quadro normativo non consente alla Regione Liguria di assumere alcun provvedimento ponte nelle prossime ore".

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