Liguria zona gialla dall'11 gennaio: cosa cambia e regole. Toti: «Non abbassare la guardia»

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Genova, 11/01/2021.

"Da lunedì 11 gennaio 2021, la Liguria torna in zona gialla. Bar e ristoranti resterano aperti fino alle 18: una buona notizia per questa categoria che tanto sta pagando, insieme ad altre, le conseguenze economiche della pandemia. Serve però essere prudenti, ancora di più se possibile. Non abbassiamo la guardia proprio adesso, continuiamo a rispettare le regole anche in attesa di conoscere dal Governo le nuove norme del prossimo Dpcm". Questo l’appello del presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. La nostra regione sarà gialla fino a venerdì 15 gennaio 2021. Dal 16 gennaio dovrebbe entrare in vigore un nuovo Dpcm, con novità e nuove misure (e la Liguria potrebbe anche cambiare colore in base al suo indice Rt).

Nel segno della prudenza, il governatore ricorda che "precauzionalmente abbiamo deciso, come quasi tutte le regioni, di posticipare di una settimana l'apertura in presenza delle scuole superiori, proprio perché i nostri dati sono a cavallo tra la fascia gialla e quella arancione". In zona gialla, sono permessi nuovamente gli spostamenti all’interno della propria regione, con la possibilità di fare visita a parenti o amici che si trovano in Liguria (senza limiti di persone e numero di spostamenti). Vietato spostarsi tra regioni diverse, anche se entrambe di colore giallo (salvo che per i soliti eccezionali motivi e con autocertificazione). Dalle 22 fino alle 5 c'è il coprifuoco: ci si può spostare solo per esigenze lavorative, situazioni di necessità e motivi di salute, sempre con l'autocertificazione. Ci si può spostare nelle seconde case (solo se si trova dentro la regione). Sempre consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione, tranne che per le seconde case fuori dalla Regione o Provincia Autonoma.

Le scuole dell’infanzia, elementari e medie sono aperte, mentre le scuole superiori fanno didattica a distanza. Le attività formative e curriculari universitarie si svolgono a distanza, fatta eccezione per quelle relative al primo anno dei corsi di studio e dei laboratori, che possono svolgersi in presenza. Chiusura di bar, ristoranti, pasticcerie e gelaterie alle ore 18 (fino a quell'ora si può consumare all'interno dei locali), poi asporto fino alle ore 22 (la consegna a domicilio è consentita senza limiti di orario, ma deve comunque avvenire nel rispetto delle norme sul confezionamento e sulla consegna dei prodotti). I negozi sono aperti. Chiusi i centri commerciali nei giorni festivi e prefestivi, ad eccezione dei negozi di generi alimentari, farmacie, parafarmacie, tabaccherie ed edicole al loro interno. Trasporti ridotti a eccezione di quelli scolastici.

Mostre e musei, cinema, teatri, sale scommesse, sale bingo restano chiusi, così come piscine e palestre, mentre sono aperti i centri sportivi. Le funzioni religiose con la partecipazione di persone si possono svolgere, purché nel rispetto dei protocolli sottoscritti dal Governo con le rispettive confessioni. L'accesso a parchi e giardini pubblici è consentito. Possibilità anche di svolgere attività sportiva e motoria all’aperto, anche nelle aree attrezzate e nei parchi pubblici, e di fare una passeggiata all'aria aperta.

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