Coronavirus a Genova, l'ordinanza del 22 ottobre: divieti nelle zone di alta attenzione

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Genova, 22/10/2020.

Alle ore 8 di giovedì 22 ottobre 2020, il sindaco di Genova Marco Bucci ha firmato la nuova ordinanza che entra in vigore alle ore 21 e resta valida fino al 13 novembre. Spiega Bucci: "A Genova non ci sono zone rosse, ma aree di alta attenzione. Il concetto è che a Genova si va, ma con attenzione. Ci riserviamo di implementare le aree o diminuirle dopo il weekend". 

Per cercare di frenare l'aumento dei casi da Covid-19, Genova riduce la movida nei vicoli con il "divieto di stare fermi per strada e fare assembramenti in 4 zone a partire da giovedì 22 ottobre, alle ore 21, fino al 13 novembre 2020". Questo è quanto prevede l'ordinanza illustrata dal sindaco Bucci. "Andrà avanti fino al 13 novembre, quando cessa anche l'ordinanza regionale, sperando di non doverle rinnovare", spiega il primo cittadino di Genova. Ma cosa dice esattamente la nuova ordinanza valida a Genova dal 22 ottobre 2020?

Sono state individuate 4 aree ad alta attenzione a Genova: lì, dalle ore 21 alle 6 (fino al 13 novembre), è istituto il divieto di accesso, fatto salvo l'ingresso e il deflusso da e per esercizi commerciali aperti e da e per abitazioni private. Le quattro aree coincidono al 95% con quelle già definite nella precedente ordinanza e sono: Certosa-Rivarolo, parte meridionale di Sampierdarena (da via Cantore verso il mare), tutto il centro storico a est e ovest di un'area centrale che esclude dall'ordinanza via San Lorenzo e piazza delle Erbe (qui le cartine con strade e vie interessate dall'ordinanza). In queste aree, in orario serale e notturno non è possibile gironzolare o fare assembramenti, ma è consentito andare e tornare a casa propria come in quella di amici e frequentare bar e ristoranti aperti, secondo le altre norme previste dall'ordinanza regionale.

Ricordiamo che, con l'ordinanza varata da Regione Liguria, sono chiusi circoli culturali e centri sociali, è vietato ogni tipo di assembramento ed sono previste attività scolastiche come laboratori e lezioni di musica ed educazione fisica e dispongono le lezioni a distanza per almeno il 50% degli studenti con esclusione delle classi prime. Sono previsti molti controlli: prima sotto forma di avviso per passare, dopo i primi giorni, a tolleranza zero nei confronti dei recidivi. «Lunedì 26 ottobre valuteremo se la definizione delle aree è efficace o se è necessario rimodularla», ha concluso Bucci.

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