Genova, 07/01/2020.
La Città della Lanterna torna sulla scena del crimine per svelare il suo lato oscuro. Tutto è pronto per il Festival della Criminologia 2020 a Genova, in programma sabato 11 gennaio 2020 a Palazzo Ducale. Quest'anno, a Genova, sono trattate nuove tematiche ispirate all'attualità e ai più recenti fatti di cronaca nera.
Si passa dalle innovazioni tecnologiche e potenzialità investigative ai crimini più violenti, dalla psicopatia al bullismo, fino ad approdare al body shaming e odio social. Tanti gli ospiti a Genova anche quest'anno, da Dario Argento a Laura Boldrini, da Armando Spataro ad Angelo Zappalà fino a Riccardo Gazzaniga, in una serie di incontri che indagano gli aspetti più interessanti e imprescindibili della criminologia.
Ma andiamo con ordine: ecco tutto quello che c'è da sapere sul Festival della Criminologia 2020 a Palazzo Ducale, con programma incontri e tematiche (tutti a ingresso libero fino a esaurimento posti).
L’esplorazione delle parti oscure dell’essere è il tema dell’edizione 2020 del Festival, che vede il contributo di relatori di rilievo nazionale e internazionale, appartenenti ad ambiti disciplinari diversi. Ora il programma completo del Festival della Criminologia 2020 a Genova:
Nel pomeriggio, il Festival della Criminologia 2020 a Genova prosegue con:
Tanti aspetti su cui far luce per un unico fil rouge, quello del Lato Oscuro. D'altra parte, come disse Francis Bacon, Perchè la luce sia splendente, ci deve essere l'oscurità. Carl Gustav Jung ha definito l’ombra dicendo che essa contiene tutte quelle parti del nostro essere che abbiamo cercato di nascondere o negare. Comprende quegli aspetti oscuri che non riteniamo accettabili. L’ombra appare tanto più densa e minacciosa quanto meno è cosciente.
È questo il paradosso dell’ombra: quanto più neghiamo e rimuoviamo, tanto più queste parti scisse riemergono in maniera incontrollata e autonoma, a volte violenta. Il Doppio, il rivale-compagno, è un altro motivo universalmente presente, strettamente connesso alla problematica dell’Ombra.
Il Doppio si configura come immagine simmetrica, speculare dell’Io. È esattamente all’opposto di ciò che siamo e di ciò che saremo e se l’ombra si cronicizza, il doppio diviene il nostro alter-ego. Nella mitologia e nella narrativa, sia letteraria sia cinematografica, il doppio complementare è un motivo ricorrente, perché inscindibilmente legato alla natura umana.
Di Fabio Liguori