Porto di Genova, 1 miliardo di investimenti tra nuova diga, Hennebique e Pra'

Twice25 & Rinina25, wikipedia

Genova, 25/01/2019.

La ripresa e lo sviluppo di Genova passano dal Porto e dalla sua accessibilità. Ma non solo: si investirà molto sul'integrazione città-Porto e sui sistemi di collegamento con l'Aeroporto di Genova, negli ultimi anni in forte crescita. Questi, in estrema sintesi, gli obiettivi del programma straordinario per la ripresa e lo sviluppo del capoluogo ligure da parte di Regione Liguria e Comune di Genova, da realizzare entro 3 anni (a eccezione della diga foranea). Tra i progetti sul tavolo spunta anche quello della demolizione della parte interna del vecchio Hennebique (qui il progetto di recupero dell'edificio): serve prima l’ok da parte della Sovrintendenza, ma se il progetto dovesse andare in porto, dell’edificio di Genova verranno mantenute soltanto la facciata e i due silos. Per rilanciare il Porto di Genova si spenderà circa 1 miliardo di euro.

Previsto anche il progetto per il Vte di Voltri: i fondi previsti sono circa 16 milioni di euro: servono ammortizzare i rumori che provengono dallo scalo. Soldi in arrivo anche per il ribaltamento a mare di Fincantieri e per lo spostamento delle due attività di stoccaggio per il porto di Genova che sono Carmagnani e Superba. Ma andiamo con ordine: ecco il progetto nel dettaglio.

Gli investimenti prendono il via dall'osservazione attenta di quanto il Porto di Genova sia cresciuto dal 2009 al 2017. Si tratta del porto leader in Italia e del 5° porto Gateway in Europa, con un traffico giornaliero di 4mial camion e 30 treni. Dal 2009 al 2017 il trend del Porto è in crescita: si è passati da 1,5 milioni di TEU nel 2009 (ovvero twenty-foot equivalent unit, il numero di container movimentati in un porto) a 2,6 milioni nel 2017. Il progetto di restyling del Porto rientra nella cosiddetta Manovra Genova, che prevede un programma di interventi per contrastare il crollo di Ponte Morandi a Genova. Parlando di costi, il programma straordinario per rifare il look al Porto di Genova avrà un costo di 1061milioni di euro. 

4 le macroaree sulle quali si interviene: i progetti porto-città, l'Ultimio Miglio Stradale Ferraviario, le infrastrutture portuali e infine l'Aeroporto. Tra i progetti in programma un riassetto del sistema di accesso al bacino portuale di Pra', con un viadotto da 3 corsie che migliorerà il raccordo tra l'area portuale e l'autostrada e consentirà di prolungare i binari di Voltri Mare fino a 750 metri. In cantiere anche il completamento della passeggiata del canale di Pra', con la realizzazione di una fascia di parco urbano sulla sponda Sud.

E ora l'Aeroporto. La crescita in atto del Cristoforo Colombo di Genova passa per un ampliamento dell'aerostazione, in modo da accogliere i flussi crescenti di croceristi e adeguare gli standard di qualità richiesti dalla clientela business. C'è un progetto anche per l'edificio Hennebique: sulla base dei rilievi dell'Università di Genova, della scheda tecnica della Soprintendenza e delle destinazioni d'uso approvate da Regione e Comune, in primavera verrà infatti sollecitato il mercato a presentare offerte per la riqualificazione di uno degli edifici più pregiati della città.

ll Programma straordinario ha un costo complessivo di 1.061 milioni di euro, finanziato per 449,3 milioni di euro, di cui 202,3 milioni con la «manovra Genova» (leggi nn. 130, 136, 145 del 2018); 160,5 milioni con fondi a bilancio dell’AdSP; 72,3 milioni da altri soggetti pubblici e 14,2 milioni di euro da capitali privati.

Il fabbisogno è pari a 612 milioni di euro, di cui 215 milioni di euro relativi al Ribaltamento a mare di Fincantieri; 300 milioni di euro alla prima fase della Diga Foranea; 90 milioni di euro alla quota di Hennebique a carico dei privati e 7 milioni di euro quale cofinanziamento per l’intervento di adeguamento del Parco Fuori Muro. L’elenco degli interventi è disponibile sul sito del Commissario straordinario e dell’Autorità di sistema portuale. Questo programma straordinario per il Porto di Genova beneficerà per un periodo di 3 anni delle deroghe previste per la ricostruzione del Ponte Morandi di Genova, crollato il 14 agosto 2018.

Di Fabio Liguori

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