La redazione di Mentelocale.it esprime il proprio dissenso verso il genocidio in atto in Palestina. Non possiamo voltare lo sguardo altrove né fingere che sull’altra sponda del Mediterraneo non stia accadendo nulla.
Esprimiamo la nostra solidarietà a chi si impegna per portare aiuto alla popolazione e per mettere fine a questo massacro.
Genova, 26/09/2025.
Trecento tonnellate di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza sono bloccate da settimane. È stato Stefano Rebora, presidente dell'associazione Onlus genovese Music for Peace, che si è occupata della raccolta e sta organizzando la distribuzione dei pacchi, a denunciare: «La causa del blocco è da ricercarsi nelle condizioni che ci sono state presentate e che noi consideriamo inaccettabili».
«Il nostro partner locale, Jhco (Jordan Hashemite Charity Organization), che gestisce i passaggi dei convogli in Giordania, ci ha imposto di eliminare dai pacchi tutto il materiale ad alto contenuto energetico: biscotti, miele, marmellata. Noi abbiamo chiesto quale fosse il motivo e ci è stato risposto che si tratta di alimenti dall'alto valore energetico, soprattutto per donne e bambini. Il Cogat (Coordinator of Government Activities in the Territories), che è l'organo che gestisce gli aiuti a Gaza, ha messo una restrizione proprio su questi alimenti».
La richiesta è quella che gli aiuti umanitari siano consegnati a Jhco, che prenderebbe in carico il materiale e lo distribuirebbe, diventandone proprietario. «Ci è stato richiesto, inoltre, di fare una donazione e di sostenere i costi della distruzione degli alimenti che non potranno essere consegnati».
Continua Rebora: «Noi abbiamo posto due condizioni: il pacco non deve essere smembrato, proprio perché contiene i valori nutrizionali corretti per ogni famiglia. La seconda condizione è quella di poter consegnare il materiale direttamente al nostro direttore operativo in loco e alle associazioni palestinesi preposte, che poi lo distribuiranno».
Rebora sostiene che anche i pacchi consegnati fino ad ora nella Striscia dalle Ong sono stati smembrati: «I governi hanno accettato silenziosamente queste condizioni».
Music for Peace chiede, ancora più a gran voce, a tutti i genovesi di partecipare alla fiaccolata per la Palestina Libera e per la Global Sumud Flotilla, che si svolgerà sabato 27 settembre e che partirà proprio dalla sede di via Balleyder 60 (area elicoidale di San Benigno).
Ecco il programma e il percorso del corteo:
Di Francesca Baroncelli