Come tenere pulita un'officina meccanica?

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Magazine, 04/11/2019.

Le officine meccaniche sono il cuore pulsante di un’economia che si adegua costantemente alle richieste industriali e tecnologiche di maggior rilievo. Dinamiche e costantemente frequentate dai professionisti del settore, le tornerie compiono lavorazioni di metalli o di materiali similari: inutile sottolineare quanto essi sporchino e tendano a creare uno strato di residui di scarto che deve essere eliminato al fine di valorizzare l’ambiente di lavoro.

Non solo si tratta di un’importante questione d’igiene, ma anche di sicurezza: essere certi del funzionamento e della manutenzione della vostra officina è il primo passo che consente di massimizzare le fasi lavorative giornaliere. Per questo motivo, la mini-guida qui proposta ha lo scopo di chiarire alcune delle metodologie più utili e innovative con cui tirare a lucido la propria sede operativa: grasso, olio e macchie di vario genere che si fissano nel tempo sul pavimento e sulle superfici possono - e devono - essere solo un lontano ricordo.

Sebbene molti professionisti del settore riscontrino spesso concrete difficoltà nella pulizia della propria torneria, è anche vero che con le dovute accortezze non c’è residuo che tenga. A tal proposito, è importante conoscere gli strumenti che possono essere utilizzati per velocizzare e minimizzare le tempistiche lavorative: idropulitrici, manutenzione attrezzi e lavaggio delle divise professionali, ogni elemento può essere trattato con le dovute cure per tornare alla sua estetica originaria.

Come pulire i pavimenti di un’officina meccanica?

Quante volte vi è capitato - a seguito di una lunga giornata di lavoro - di guardarvi intorno e di chiedervi in che modo sistemare il caos che vi circonda? Le attività frenetiche e spesso stressanti che si celano dietro la lavorazione dei metalli sono spesso causa di una mancata manutenzione della sede operativa. Il pavimento ne è la prova: la superficie più estesa e difficile da trattare, ricca di segni di deterioramento e di tutti lasciti dei prodotti chimici usati durante il lavoro giornaliero.

Il primo passo per risolvere questo annoso problema? Affidarsi a utensili e macchine di indiscussa qualità. Soprattutto in certi ambienti e situazioni è necessario valutare la velocità d’esecuzione, l'efficacia di pulizia, la cura del dettaglio e la capacità di smaltimento di acqua sporca e detriti raccolti.
Gli aspiratori industriali, ad esempio, nascono allo scopo di agevolare la fase di lavaggio delle superfici, facilitando l’attività delle macchine lava-pavimenti di maggior pregio e indiscussa utilità. Fra queste, è bene considerare al momento dell’acquisto:

  • le lavapavimenti industriali: si tratta di strumenti pulenti che lasciano il pavimento asciutto e lucido in poche passate;
  • le idropulitrici industriali: sono strumenti capaci di fare pulizia, sgrassatura e rimozione dello sporco - anche quello più aderente e incrostato - sfruttando la pressione dell’acqua ad alta temperatura della specifica idropulitrice acqua calda, così da sciogliere qualsiasi residuo di prodotto chimico.

L’idropulitrice funziona mediante un meccanismo che permette di ottenere risultati immediati, precisi e altamente performanti: al momento si tratta sicuramente della scelta più apprezzata dai consumatori in tutta una serie di situazioni in cui è necessario ottenere il massimo dei risultati con il minimo sforzo. Il vero fiore all’occhiello di tale prodotto risiede nel peso contenuto e facile da maneggiare, senza dimenticare i meccanismi di blocco automatico che rendono il sistema uno dei più accreditati anche in virtù delle regolamentazioni lavorative che mirano alla sicurezza dell’operaio. Infine, non si può non citare la sua alta versatilità: l’idropulitrice industriale reagisce al massimo delle sue potenzialità su tutte le superfici, rendendo il lavoro di manutenzione piacevole e poco annoiante, anche a seguito di una giornata lavorativa particolarmente stancante.

Pulire gli attrezzi di un’officina meccanica: tutte le soluzioni

Gli attrezzi sono un elemento chiave per la resa lavorativa di qualsiasi professionista che si rispetti. Inutile dire quanto il passare del tempo ricada sulla loro effettiva praticità: possono danneggiarsi e perdere forma, non attutire i colpi a dovere o soffrire l’umidità che molto spesso viene a crearsi in ambienti operativi a contatto con prodotti chimici e materiali pesanti. Insomma, la componentistica di ogni torneria non ha di certo vita facile: di contro, è possibile usare alcune piccole accortezze al fine di preservare dall’usura e dallo sporco alcuni utensili particolarmente delicati o costosi, i quali devono essere trattati con un occhio di riguardo.

Esistono prodotti specifici che respingono l’umidità, detergono e mantengono i pezzi intatti: sgrassanti, oli, disossidanti e lubrificanti fra i tanti. Ricordate sempre di usare le dovute precauzioni quando si acquistano articoli chimici di tal genere: proteggete le vostre mani con guanti, servitevi di una maschera e di appositi occhiali industriali; questi prodotti sono piuttosto abrasivi e potrebbero danneggiarvi.

In seconda istanza, potete affidarvi alla vasca per la pulizia degli attrezzi d'officina: il sistema di ricircolo del liquido di cui è provvista, infatti, rende tale soluzione una valida alternativa per una ricca gamma di aziende e realtà imprenditoriali. Il funzionamento? La pompa pneumatica rotativa per la sgrassatura mette in moto il sistema di drenaggio dotato - in molti modelli - di tubi con pennelli di varie misure e con setole raschianti.

La pulizia delle divise: come lavare le tute da lavoro?

In linea generale, le divise sporche di oli e grassi andrebbero sempre pre-trattate al fine di detergere in profondità, magari con l’ausilio di una spazzola sfregante. In alternativa, soprattutto quando il tempo scarseggia, e si ha bisogno di ottenere risultati ottimali e rapidi, si può creare il seguente mix di prodotti chimici:

  • additivo smacchiante (sodiopercarbonato);
  • soda;
  • sgrassatore potenziato

Anche in questo caso è di fondamentale importanza che i prodotti usati siano di ottima qualità, al fine di evitare un lavaggio (40 gradi) che non riesca ad incidere in maniera utile e definitiva sulla pulizia delle proprie divise da lavoro. In caso di macchie persistenti, è anche possibile bloccare il lavaggio in lavatrice per lasciare in ammollo (4-5 ore) il tessuto, così da riattivare il ciclo della macchina fino alla fine.

Insomma, se la vostra azienda non è solita occuparsi della pulizia della vostra tuta da lavoro, è di fondamentale importanza seguire i consigli qui riportati per massimizzare la fase di pulizia, senza dover obbligatoriamente indossare un vestiario a cui spesso si attaccano prodotti chimici e vernici che rischiano d'intaccare la salute dell’operaio. In altri casi - come saprete - gli oli e i grassi usati nell’industria metalmeccanica sono di origine naturale e sono appositamente studiati per lubrificare i meccanismi che sarebbero soggetti ad usura, con elevato grado di stress meccanico, talvolta ad alte temperature di esercizio e pressioni elevate; si tratta di sostanze forti e certamente non studiate per essere facilmente rimovibili dai tessuti. In aggiunta, capita spesso che si vadano a depositare sulle divise da lavoro polveri di metalli pesanti e dei relativi ossidi, talvolta dei solventi, la cui rimozione dai tessuti è nota per essere particolarmente difficoltosa

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