Cita a ciegas per la prima volta in Italia al Teatro Parenti: appuntamento al buio con Gioele Dix

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Milano, 05/03/2018.

«Se guardiamo un uomo camminare su un filo non immaginiamo quanta fatica stia facendo nel farlo, pensiamo che sia semplice, ma in verità è molto faticoso mostrare di non di non fare fatica». Le parole della regista Andrée Ruth Shammah che introducono il nuovo spettacolo Cita a ciegas sono chiare e decise e non nascondono una sincera e sana agitazione in vista del debutto. In scena dal 6 al 29 marzo 2018 al Teatro Franco Parenti di Milano, per la prima volta in Italia. Andrée Ruth Shammah firma anche traduzione e adattamento del testo, sul palco Gioele Dix, Laura Marinoni, Elia Schilton, Sara Bertelà e Roberta Lanave.

Cita a ciegas significa appuntamento al buio, il titolo è stato volutamente mantenuto in spagnolo per non alterarne in alcun modo le suggestioni che ne derivano. Si tratta di un testo scritto da Mario Diament e considerato il capolavoro dello scrittore argentino. Nonostante sia stato messo in scena in tutto il mondo, addirittura per 5 anni in cartellone a Buenos Aires, è un'opera che regala non pochi grattacapi nella messa in scena perché, quello che sembra semplice in realtà non lo è affatto. Camminare sul filo è quello che faranno gli attori che sul palco si prenderanno il rischio di portare alla luce le emozioni più inconsce e rivelare allo spettatore meccanismi nascosti, movimentando ciò che in apparenza è fermo e che in realtà è vivo e in movimento.

Sul palco c'è solo una panchina, quella dove si siede il protagonista, Gioele Dix, che interpreta un famoso scrittore e filosofo non vedente, ispirato all'autore argentino Jorge Luis Borges, anche se non è mai stato dichiarato apertamente. L'avvicendarsi di incontri, eventi, ricordi, dialoghi, svelano legami tra i personaggi sempre più inquietanti con una trama labirinto, un thriller, con un finale «speciale», definito così dalla regista che si accerta di non spoilerare troppo la trama. «In scena non c'è nulla» dice lo scenografo Gian Maurizio Fercioni che anticipa quello che vedremo sul palco, solo una semplice panchina, il fulcro dove succede tutto. L'unico elemento teatrale sarà un muro che, ad un certo momento si apre per poi richiudersi definitivamente.

Gioele Dix, come tutti i colleghi del cast che hanno preso parte allo spettacolo, ha subito accettato il ruolo, attirato da questa storia così avvincente che intreccia momenti di passione, sconforto, a momenti divertenti e di introspezione. Il lavoro degli attori, soprattutto nel caso di Dix, che interpreta un personaggio non vedente, è stato proprio quello di andare a fondo, scavare, andare a toccare delle corde della propria anima per portare a galla i colori e le sfumature dei personaggi. «Mi sono messo in crisi, in discussione, non sono andato sul sicuro ma sono pronto all'imprevisto, questa è un'avventura stupenda ma paurosissima», afferma Gioele Dix.

Elia Shilton invece mette in evidenza il lato più emotivo, lui interpreterà L'uomo, ovvero una persona insicura, insoddisfatta che maschera la propria inadeguatezza con una vita regolare che però, ad un certo punto del racconto, si inceppa e scivola in una voragine. Anche Laura Marinoni afferma che la sua intenzione è proprio quella di restituire le visioni che il testo descrive, attraverso una recitazione asciutta e focalizzata: «la cultura sudamericana - afferma l'attrice - è differente dalla nostra, è tragicomica, non è drammatica come da noi in Italia». Quindi bisogna cogliere queste sfumature ed enfatizzarle in modo da focalizzarsi sulla visione dell'autore e sull'incredibile vitalità del suo testo.

Cita a Ciegas (qui info, date, orari e biglietti) è un sorprendente girotondo di destini e lo spettatore è sospeso tra l'ironia di certi momenti e la drammaticità dei fatti in un enigma preciso, costruito con perizia dall'autore, che accompagna il pubblico fino alla scoperta della propria visione del mondo.

L'Argentina è lo sfondo dell'opera teatrale che però acquista un ruolo di primo piano con la rassegna Voci dal Sur / Argentina. A corredare lo spettacolo teatrale, da domenica 11 a lunedì 26 marzo, sono in programma tante iniziative culturali per conoscere meglio il paese sudamericano: incontri con autori argentini come Federico Falco, Andrés Neuman e Alan Paulus e con il disegnatore  José Muñoz. E poi mostre, spettacoli di tango, degustazioni: di seguito il programma di Voci dal Sur / Argentina al Teatro Parenti.

Di Martina Zanghì

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