Baby Boss: bebè in missione segreta

Magazine, 27/04/2017.

Nella vita di molti bambini arriva il momento in cui un estraneo rumoroso ed egocentrico si insinua in casa per rubare tutto l’amore dei genitori. Questo estraneo ha un nome: fratellino. Baby Boss, per la regia di Tom McGrath, è il nuovo film d’animazione firmato DreamWorks che porta in scena il piccolo, grande trauma che tutti i primogeniti hanno dovuto subire da piccoli, quando da un giorno all’altro si sono visti arrivare in casa un bebè.

Il protagonista della storia è Timothy, 7 anni, una sconfinata fantasia, molti giochi, due adorabili genitori che tutte le sere lo mettono a letto con 5 favole, 3 abbracci e la sua canzone preferita. Almeno fino a quando nella loro vita perfetta non arriva un piccolo guastafeste tenero e chiassoso, che occupa tutto il tempo libero di mamma e papà e li ruba alla compagnia del povero Tim.

Mentre mamma e papà stravedono per lui e per i suoi occhioni, Timothy nota però che il bebè ha qualcosa di strano (porta un completo nero e una valigetta ventiquattrore) e scopre che in realtà non è affatto l’innocente bambino che vuole fare credere, ma un impiegato della compagnia Baby Corp (la società dalla quale nascono tutti i bambini del mondo), in missione segreta per conto dell’azienda. Il suo obiettivo, che se raggiunto gli garantirebbe di tornare in azienda e ricevere un aumento e l’ambito ufficio all’angolo, è quello di scoprire perché le persone siano finite per preferire i cuccioli agli umani.

Solo Timothy, che farebbe di tutto pur di liberarsi di lui e riavere i genitori tutti per sé, è disposto ad aiutarlo e così i due bambini si lanciano in una grande avventura che li porterà a riscoprire uno dei legami d’amore più forti e indissolubili: quello tra fratelli.  

Baby Boss si rivolge a due diverse generazioni: quella dei bambini, ai quali ribadisce l’importanza della famiglia, e quella degli adulti, ai quali ricorda che i cuccioli non sono gli unici esserini teneri di cui ci si può prendere cura. Lontano dalle gag esilaranti di Madagascar (sempre per la stessa regia), Baby Boss si distingue per la sua originalità e per la ventata di aria fresca che porta al cinema per bambini.

Di Barbara Cosimo

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