Torino, 30/04/2019.
Massima cura nella preservazione dell’ambiente,
attenzione allo sviluppo sostenibile e attenzione
alle altre sfide globali, in primo luogo ai cambiamenti climatici,
partendo proprio dai grandi agglomerati urbani, come Torino. Sono
questi, in estrema sintesi, gli obiettivi della deliberazione
assunta il 30 aprile dalla Giunta Comunale di Torino. Saranno
questi i principi ispiratori che condurranno a ottenere la
certificazione del sistema di gestione sostenibile, secondo la
norma UNI ISO 20121:2013 per gli eventi pubblici organizzati dalla
Città di Torino come il Torino Jazz Festival, ToDays,
Torino Estate Reale e Mito Settembre Musica. Una
certificazione che, lo avevo annunciato la sindaca Chiara
Appendino, è tra gli obiettivi della prossima organizzazione delle
ATP Finals di tennis per le quali la città ha vinto la
candidatura dal 2021 al 2025.
Le città sono laboratori di innovazione dove poter elaborare
strategie di mitigazione, adattamento e di resilienza, in virtù del
forte impatto in termini di popolazione. La municipalità torinese
sottolinea come, da tempo, sia impegnata ad attivare
politiche di sostenibilità e di contrasto al fenomeno di mutamento
climatico e quanto numerosi siano gli sforzi svolti in
questo ambito, e anche i risultati concreti: a oggi la Città -
maglia nera per inquinamento - ha diminuito le
emissioni di CO2 di oltre il 20% rispetto ai livelli del 1991.
Con la recente adesione al Patto dei Sindaci per il Clima e
l’Energia Torino intende affrontare concretamente le sfide
e gli impegni volti a ridurre la vulnerabilità del territorio
adottando un’unica strategia da formalizzare in un piano
d’azione che possa effettivamente monitorare le politiche
sia di mitigazione sia di adattamento ai cambiamenti climatici. Di
qui l’ulteriore passo approvato oggi dalla Giunta e teso a
diffondere e sostenere le iniziative di effettiva
sostenibilità degli appuntamenti pubblici, in modo tale da
minimizzare gli impatti e lasciare un ricordo positivo,
coinvolgendo partecipanti e organizzatori, lavoratori e fornitori.
Una condotta che si sostanzia attraverso grande attenzione e
sensibilità al bene collettivo.
Terminata la fase sperimentale degli eventi
organizzati dalla Città attraverso la Fondazione per la Cultura
Torino, l’approccio sarà proposto anche agli organizzatori terzi di
appuntamenti aperti al pubblico. Di questi eventi saranno
analizzati in primis gli aspetti ambientali, ponendo
l’attenzione ai potenziali impatti in termini di produzione di gas
climalteranti, rifiuti, emissioni inquinanti, consumi
energetici, di acqua, di rumore. Inoltre saranno presi in
considerazione elementi di un’economia circolare quali lo sviluppo
di filiere locali di green economy, filiere corte di alimentazione
e dinamiche di economia locale solidale. Non
ultimi anche gli aspetti sociali, in particolare
l’accessibilità universale agli eventi pubblici nella Città di
Torino.