T-shirt personalizzate alla conquista del mercato: dallo spettacolo ai politici

Genova, 24/05/2018.

Un capo di abbigliamento che è quasi un brand di per sé, che tutti conosciamo ed abbiamo indossato almeno una volta. La t-shirt rientra nel novero dei prodotti di vestiario più utilizzati al mondo. La mitica maglietta a forma di T, da cui il nome t-shirt, ha origini remote visto che ha iniziato a diffondersi a livello commerciale ad inizi ‘900, passando alla storia soprattutto per la sua tradizionale versione bianca indossata dai soldati americani durante le due guerre mondiali.

A partire dagli anni ’50 questo capo di abbigliamento è diventato un vero e proprio cult, complice anche il cinema di quegli anni che la rese celebre al grande pubblico grazie a interpretazioni di star del calibro di Marlon Brando e James Dean. Uno di quei prodotti che non passa mai di moda e che anzi, nel tempo, si è arricchito di ulteriori peculiarità; come ad esempio la possibilità di personalizzazione. Una tendenza che si è imposta a suon di messaggi e slogan lanciati dalle magliette, spesso anche da personaggi famosi grazie al supporto dei propri profili social. Oggi esistono realtà attive in rete, come nel caso del portale Gedshop.it, che consentono di personalizzare la propria maglietta con pochi semplici passaggi grazie a software appositi e di riceverla poi a casa nel giro di qualche giorno.

E la tendenza non è passata inosservata neanche ad esponenti dello spettacolo; abbiamo detto di vip e personaggi famosi anche nell’ambito sportivo, che utilizzano sempre più maglie personalizzate per veicolare i propri messaggi. Che spesso sono faceti, non seriosi come quelli che invece cercano di far passare coloro i quali usano t-shirt per diffondere al grande pubblico slogan politici o comunque messaggi ideologici. Un qualcosa che per certi versi era già presente negli anni’70, quando fecero la propria comparsa i primi slogan scritti e stampati; ma che oggi è interamente rivisto e perfezionato.

Un mercato che va forte anche tra i bambini ad esempio: da sempre per loro indossare indumenti personalizzati è un’occasione di piacere e divertimento, capi esclusivi su misura con la possibilità di inserire una scritta o stampare una foto personalizzata. Connotazioni più ludiche quindi e anche qui ad andare per la maggiore sono sempre le t-shirt, i capi preferiti da chi sia alla ricerca di personalizzazione. Una evoluzione costante che ha raggiunto il propri apice degli ultimi anni nel 2017 durante la New York Fashion Week; in quell’occasione fece scalpore la t-shirt femminista di Dior ripresa poi dalla blogger Chiara Ferragni con la scritta We Should All Be Feminists. Una sorta di momento spartiacque perché di lì in poi le principali case di moda si sono orientate sempre più verso la promozione, tramite t-shirt, di messaggi anche abbastanza provocatori; anzi, meglio ancora se gli slogan sono particolarmente forti perché oggi tutto ciò che è provocazione tende a vendere di più

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