Genova, 11/10/2017.
Torna, in tutta Italia, l'appuntamento con la
Giornata Fai d'Autunno: nella giornata di
domenica 15 ottobre 2017, ben 3500 volontari
in 185 città propongono 170 itinerari tematici che
guidano cittadini e turisti alla scoperta di palazzi, chiese,
castelli, giardini, teatri, architetture industriali, antichi
borghi e quartieri del Bel paese. Anche a Genova e in
Liguria, si potranno visitare luoghi solitamente chiusi al
pubblico.
Di seguito la lista, con indirizzi e orari, dei
luoghi aperti a Genova, Savona,
Imperia e La Spezia durante la
Giornata Fai d'Autunno 2017 (sul sito ufficiale
delle Giornate Fai, i luoghi visitabili in tutta
Italia, con info, dettagli e approfondimenti): dalle
Cinque Terre ai palazzi storici,
dagli antichi frantoi agli itinerari tra
monumenti e natura.
Le visite avvengono a fronte di un contributo suggerito dai
volontari (2, 3 o 5 euro a
seconda del luogo, salvo dove indicato diversamente): l’intero
ricavato della manifestazione sarà devoluto al raggiungimento degli
scopi definiti dallo Statuto del Fai. Qui di seguito tutti
gli eventi nelle province liguri in programma con le
attività organizzate da tutti i sei Gruppi
Giovani/ Delegazioni FAI della Liguria:
Genova e Provincia
- Palazzo San Giorgio, via della
Mercanzia (Genova). Orario: 10-18 (ultimo ingresso
ore 17. Il percorso tocca alcuni punti nevralgici
della storia di Genova, grande centro della finanza e del commercio
internazionale dal XII al XIX secolo. L'itinerario prevede la
visita a Palazzo San Giorgio, edificato nel XIII
secolo e dal 1407 sede della banca più antica del mondo. La
visita prosegue poi verso Piazza Banchi,
dall'XI secolo luogo di attività dei cambiavalute e sulla quale
si affaccia la Loggia della Mercanzia (1595), dal 1855 sede della
prima Borsa Merci e Valori in Italia.
- Piazza Banchi e La Loggia della
Mercanzia (Genova).
Orario: 10-18 (ultimo ingresso ore 17).
Piazza Banchi, così chiamata per la presenza dei
banchi dei cambiavalute, fu la storica sede delle contrattazioni
delle merci e delle valute della Repubblica di Genova. Un primo
edificio destinato ad ospitare queste attività fu costruito nel
1415 e sostituito dall'attuale, costruito tra
il 1589 e il 1595 dall’architetto Andrea Ceresola detto il Vannone.
L'interno si presenta come un unico grande ambiente
rettangolare con la volta sostenuta da una serie di colonne binate
lungo il perimetro. A questo intervento risalgono anche l’affresco
con la Madonna in trono col Bambino e i Santi Giovanni
Battista e Giorgio di Pietro Sorri e i bassorilievi
di Taddeo Carlone posti all’esterno e raffiguranti trofei
d'armi. Dal 1839 la loggia subì un restauro ad opera di
Giovanni Battista Resasco e nel 1855 divenne la
sede della prima Borsa Merci e Valori in Italia. Nel 1912 la Borsa
Valori fu trasferita nella nuova sede di piazza De Ferrari, mentre
la Borsa Merci rimase nella sede originaria.
- Abbazia di San
Fruttuoso, via San Fruttuoso 18
(Camogli, Genova). Orario:
10-15.30; Bene Fai visitabile tutto l'anno, con il
biglietto da 6,50 euro (info per riduzioni
chiamare 0185 772703). L’incontro armonico tra uomo e
natura: Monastero benedettino, covo di pirati, umile
abitazione di pescatori e poi per secoli proprietà dei principi
Doria, l’Abbazia di San Fruttuoso è oggi un luogo assolutamente
unico, dove l’opera dell’uomo si è felicemente integrata con quella
della natura. L’Abbazia è una perla del X-XIII
secolo che splende in una profonda insenatura della costa
del Promontorio.
- Casa Carbone, via Riboli 14
(Lavagna, Genova). Orario: 10-18;
bene Fai visitabile tutto l'anno, con il
biglietto da 5 euro (per eventuali riduzioni
chiamare 0185 393920). Oggetti d’arte,
ceramiche e arredi fin-de-siècle, tempere
parietali, dipinti di scuola ligure
del XVII secolo e vivaci pavimenti a terrazzo
decorano Casa Carbone, tipica costruzione ligure del XIX secolo che
custodisce con fedeltà e calore l’atmosfera domestica e il gusto
dell’abitare a cavallo tra Ottocento e Novecento. Ereditata dal Fai
dai fratelli Emanuele e Siria Carbone, proprietari
e ultimi abitanti, Casa Carbone è una vera e propria
casa-museo.
- Villa Massone Già D'Amico, piazza
Padre Enrico Mauri 1 (Sestri Levante, Genova).
Orario: 10-18 (ultimo ingresso 18.30).
L'inedita vicenda di Villa Massone si inserisce nel panorama
delle residenze edificate dal patriziato genovese a Sestri
Levante a partire dal XVII secolo. La favorevole
conformazione geografica e la vocazione agricola del territorio
permisero che queste dimore divenissero, oltre che luoghi di
villeggiatura, il centro di vere e proprie aziende agricole. La
villa, edificata agli inizi del '600 dal nobile Nicolò
D'Amico, era inserita in una proprietà molto più estesa di
quella visibile oggi. I complessi passaggi
ereditari videro avvicendarsi le nobili famiglie Fieschi,
Giustiniani e Massone, che hanno segnato la storia di questa
dimora. Nonostante i numerosi interventi di riadattamento operati
lungo i secoli, possiamo ancora oggi goderne le caratteristiche
principali nel palazzo padronale. L'impianto
architettonico, i giardini e alcuni affreschi
seicenteschi dalle iconografie che uniscono temi sacri e
profani, ci restituiscono il sapore delle ville genovesi
dell'epoca.
Savona e Provincia
- Cappella della Crocetta, via al
Santuario (Savona). Orario:
14.30-17.30 (ultimo ingresso 16.30). Visite alle
ore 14.30-15.30 e 16.30 con partenza dalla Fontana della Piazza del
Santuario (munirsi di scarpe chiuse con suola antiscivolo;
consigliati bastoncini da trekking). Il Santuario di Nostra
Signora della Misericordia di Savona sorge sul luogo
dell'apparizione della Madonna al contadino Antonio Botta,il 18
marzo 1536. La scenografica piazza del Santuario con la Basilica,
la fontana ottagonale ed i palazzi monumentali, in quasi
cinquecento anni di storia, ha visto migliaia di pellegrini
giungere da ogni parte di Italia e del mondo, ha assistito ai
cortei solenni di papi, re e principi, ha accompagnato fino ai
giorni nostri le processioni votive dei savonesi.
- Museo del Santuario di N.S.
Misericordia, piazza del Santuario di
Savona. Orario: 9.30-17.30
(ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti). Ha sede nell’ala che
collega il Palazzetto del Duca di Tursi e l’Ospizio de'
Poveri. L’attuale Museo del Santuario è stato riallestito
nel 2009, ed espone i pregiati doni offerti come segni di devozione
alla Vergine. Tra i tesori ivi custoditi, si possono annoverare: la
Corona in oro e pietre preziose, con cui Pio VII incoronò la sacra
effigie della Madonna, e la collana appartenuta alla principessa
Maria Anna di Savoia, futura Imperatrice d’Austria, i pregiati
paramenti sacri, il raffinato servizio liturgico in argento donato
da Mons. Agostino De Mari, nonché la collezione degli ex- voto
segno della gratitudine di tutti coloro che hanno ricevuto grazie
dalla Madonna di Misericordia. Dalle 14.30 alle
17.30, a cura del Priorato Diocesano Confraternite Savona,
sarà possibile visitare la Domuncola di Antonio
Botta. Superata la Chiesa di san Bernardo, una passerella
conduce ad un grande parcheggio ed alla casa dove visse il beato
Antonio Botta, protagonista dell’evento miracoloso del 18 marzo
1536 che vide apparire la Madonna nel luogo dove sorge il
Santuario.
- Palazzo dell'Ospizio: Le stanze dei
Protettori, piazza del Santuario a
Savona. Orario: 9.30-17.30
(ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti). Da Giacomo
Picconi, il più informato storiografo dell’Apparizione,
sappiamo che qui si riunivano i governatori già nel 1538,
due volte alla settimana per trattare degli interessi della Opera
Pia , responsabile di tutta la gestione delle Chiesa e
dell’Ospedale sostituiti ogni due anni, ed erano responsabili di
tutta la gestione della Chiesa e dell’Ospedale. Le
tre sale in successione, sono decorate da affreschi attribuiti
all'ornatista savonese, Giuseppe Francesco Bertolotto
(1868-1933). La seconda sala è detta “del Trono" e custodiva
la poltrona di Papa Pio VII, attualmente esposta nel Museo. Alle
ore 16.30 avrà luogo una visita
straordinaria a cura di Flavia Folco, per molti anni
Delegata del Fai a Savona, pittrice e appassionata studiosa
dell’arte e della cultura savonese.
- Palazzo delle
Azzarie, piazza Santuario
di Savona. Orario: 9.30-17.30
(ultimo ingresso 17, visite ogni 30 minuti).
Si tratta del palazzo per devoti, forestieri e
pellegrini (1541 1545), costruito in forme chiaramente
genovesi, con la facciata a due piani, ritmata classicamente e con
il piano rialzato dalle alte finestre. Negli anni Novanta, la
Soprintendenza della Liguria ha realizzato il Laboratorio destinato
alla conservazione e al restauro dei tessuti sacri. La pregevole
qualità della struttura nella sua articolazione, dell’arredo, della
strumentazione, in particolare per gli splendidi armadi orizzontali
e rotanti, per la visione dei piviali, un autentico tesoro.
Prevista una mostra di ceramiche a cura
dell'Associazione Dante Alighieri Comitato di
Savona.
- Santuario di Nostra Signora della
Misericordia, piazza Santuario di
Savona. Orario: 10-13 e 14.30-17
(ultimo ingresso 16.30); note: Visite alle ore
10.15, 12, 14.30 e 16.30 con ritrovo davanti all'entrata del
Santuario. La Basilica venne costruita tra il 1536 e il
1540, su disegno di Pace Antonio Sormano.
La facciata (1610 -11) è dovuta a Taddeo Carlone e si caratterizza
per la delicata cromia dei marmi e le statue dello stesso autore.
L'interno a pianta basilicale, è a tre navate divise da
pilastri ottagonali, con volte a crociera, la cupola, priva di
tamburo, è sormontata dal tiburio alla maniera lombarda.
All'interno sono conservate pregevoli opere dei secoli XVI,
XVII e XVIII tra cui l'altare della Visitazione, opera di Gian
Lorenzo Bernini. Alle 9 è in programma
Le nove cappellette votive (Strada
Provinciale n.12 Savona - Altare in direzione Santuario, subito
dopo il ponte e la Chiesetta di san Martino), con visita degli
affreschi della prima cappella votiva a cura di Rosanna Venturino
con possibilità di raggiungere il Santuario a piedi. Alle
18.30, concerto di organo e tromba a cura
dell’associazione Musicale Mousiké di Cairo Montenotte.
- Chiesa di Santo Stefano, via Roma
(Villanova D'Albenga, Savona).
Orario 10.30-17 (ultimo ingresso 16.30). Costruita
prima della fondazione del borgo e anticamente matrice delle più
importanti chiese della vallata. La struttura odierna rileva
tracce dell’originaria costruzione romanica,
oggetto nei secoli di ampliamenti e restauri. Sulla facciata
quattrocentesca si apre un protiro risalente al XV sec. arricchito
da elementi marmorei di reimpiego. L’interno è a tre navate senza
transetto, con navata centrale coperta da volta a botte e quelle
laterali a crociera. Il presbiterio è decorato con stucchi del
tardo '600, eliminati in parte durante i restauri eseguiti nel
1959, che si proponevano di riportare la chiesa alle sue forme
originarie. L’interno contiene tracce di antichi affreschi, tra cui
la figura di S.Michele Arcangelo. L’organo, costruito tra il XVIII
e il XIX sec. da Eugenio Biroldi, collocato nella Basilica di
S.Ambrogio a Milano, fu acquistato per la chiesa di S.Stefano dal
capitano Domenico Isoleri nel 1875. La medievale torre campanaria
cuspidata è ornata da monofore e bifore. Visite alle ore 11
e ore 14 a cura di Francesca Bogliolo, critico d'arte,
visita guidata dell'Oratorio e della Chiesa di Santo Stefano di
Cavatorio. Punto di partenza Oratorio di San Govanni Battista.
- Fai e Carabinieri - Una sinergia a tutela
dell'ambiente, Località Aeroporto 1
(Villanova D'Albenga, Savona). Orario: 15-17
(visita unica con partenza alle 15; prenotare: 347 4121607 o 348
2824503). Visita dell'hangar e degli
elicotteri, durante la quale verrà presentato - a cura del
Comandante XV Nucleo Elicotteri Carabinieri Maggiore Claudio
Proietti e del Comandante del Gruppo Carabinieri Forestali Savona
Capitano Walter Scapin - il Reparto di Volo e il nuovo ordinamento
dell'Arma, arricchito ora con il prezioso apporto del Comparto
Forestale e la “mission” istituzionale a favore della tutela
dell’ambiente, attraverso una presentazione a cura del Comando
Gruppo Carabinieri Forestale di Savona in materia di reati
ambientali e tutela dell'ambiente stesso. Saluti istituzionali
del Tenente Colonnello Dionisio De Masi. Ingresso esclusivo
per gli iscritti Fai.
- Oratorio San Giovanni Battista, via
Barbacana (Villanova D'Albenga, Savona).
Orario: 10.30-17 (ultimo ingresso 16.30).
L’oratorio ancora oggi sede dell'omonima confraternita,sorge ai
margini dell’antico abitato e nelle sue forme originarie
risalirebbe, secondo gli studiosi,al XIII-XIV secolo. Sul muro
esterno, che si affaccia su Vico Oratorio, compare un
affresco del XIX secolo raffigurante San Giovanni
Battista nell’atto di predicare alla folla. Sulla volta,
all’interno dell’aula, un affresco seicentesco raffigura il Santo
circondato da confratelli vestiti con il tradizionale abbigliamento
caratterizzato da “cappa” e cappuccio. All'interno compaiono
inoltre due cicli di dipinti murali: il primo raffigurante una
teoria di santi con al centro la Vergine e il Bambino (XIV secolo)
e il secondo,risalente alla fine del XV - inizio del XVI secolo,
raffigurante alcune scene della Passione. Nell'oratorio si
rintracciano anche alcune testimonianze di scultura
lignea, tra cui la statua della Madonna della Misericordia
e un Crocifisso processionale,entrambi datati XVI secolo.
Visite alle 11 e ore 14 a cura di Francesca
Bogliolo, critico d'arte, visita guidata dell'Oratorio e
della Chiesa di Santo Stefano di Cavatorio. Punto di partenza
Oratorio di San Giovanni Battista.
Imperia e Provincia
- Apg Group- Archimede Ricerche S.R.L. - Microalghe
Camporosso, Corso Italia 220
(Camporosso, Imperia). Orario:
10-12.30 e 14.30-17 (ultimo ingresso 16.30).
L’Azienda ha sviluppato un processo integrato e
sostenibile: l’energia necessaria al funzionamento
del processo proviene in parte direttamente dal sole, grazie
all’attività fotosintetica delle alghe, in parte dal calore
prodotto da una centrale cogenerativa endotermica alimentata ad
olio vegetale. La biomassa microalgale rappresenta un prodotto
innovativo e una fonte ricca di molecole naturali utilizzabili per
diverse applicazioni: dall’alimentare alla cosmetica, dalla
mangimistica al biorisanamento ambientale. Sono stati avviati un
impianto di energia elettrica alimentato ad olio vegetale (fonte
non fossile) e recuperato un vecchio oleificio dismesso ad oggi
ristrutturato, utilizzato per la raffinazione di oli vegetali
alimentari. Come prodotti di scarto dalla produzione di
energia elettrica si ottengono energia termica e fumi,
l’energia termica sotto forma di vapore è stata recuperata e
utilizzata nei processi di raffinazione.
- La cipolla egiziana
ligure come tutela della biodiversità, via Braia
(Camporosso, Imperia). Orario: 10-12 e 14-17
(ultimo ingresso 16.30. La visita all'azienda agricola
di Marco Damele vuole essere l'occasione per
parlare di biodiversità, per avviare un'azione
di sensibilizzazione alla cura del cibo e promuovere colture che
siano risorse per il territorio attraverso la riconversione di quei
luoghi precedentemente impiegati per la produzione floricola
intensiva. Si vuole porre l'attenzione sulle relazioni
che insistono tra i bisogni dell'uomo e della nostra civiltà in
rapporto all'utilizzo del territorio e del suolo. In
particolare l'attenzione sarà incentrata sulla coltivazione
della cipolla egiziana ligure di cui Damele negli ultimi anni si è
fatto promotore per la reintroduzione di questo ortaggio nella
produzione agricola del Ponente ligure. La cipolla
egiziana, caratterizzata dalla maturazione di una corona
di piccoli bulbilli al posto del tradizionale fiore, è facile da
coltivare: interrando i bulbi raccolti dalla pianta madre in
primavera, la pianta cresce senza troppe attenzioni e resistendo
bene alle malattie.
- Chiesa Parrochiale di San Marco, via
della Chiesa 22 (Camporosso, Imperia).
Orario: 11-18 (ultimo ingresso 17.30). La chiesa
parrocchiale di San Marco evangelista si trova leggermente
discostata dalla direttrice principale del paese di Camporosso. Di
origini quattrocentesche, è stata rimaneggiata e
riconsacrata nel 1771. L'interno, suddiviso in tre navate,
conserva opere di particolare pregio. Nella seconda cappella a
sinistra, troviamo infatti il polittico della Madonna col Bambino e
i SS. Giuliano e Bernardo realizzato da Agostino da Casanova
(notizie 1523-1564), pittore ligure attivo nella Riviera di Ponente
nella prima metà del XVI secolo. Successivamente, nella cappella a
sinistra del presbiterio, è collocato un altro polittico
raffigurante il Martirio di San Sebastiano e la cui
attribuzione è ancora dibattuta. Attualmente conservato in
sacrestia, ma in origine probabilmente sull'altare maggiore, si
trova il Polittico di San Marco realizzato nel 1533 da Stefano
Adrechi (notizie 1512-1542) e Francesco De Signorio.
- Frantonio dello Sfrollo, l'antico
oleificio come macchina nella produzione alimentare, piazza Pertini
(Camporosso, Imperia). Orario: 10-18 (ultimo
ingresso 17.30). L’antico frantoio situato ad est
del centro storico traeva energia dall’acqua del torrente grazie ad
un sistema di canalizzazioni che convogliavano l’acqua al di sopra
delle due grandi ruote a cassette che ancora oggi caratterizzano
l’esterno dell’edificio e delle abitazioni attigue. All’interno è
possibile osservare le due macine dove venivano rovesciate
le olive per essere frante dalle mole. Con la pasta così
ottenuta venivano riempiti i fiscoli che venivano impilati e
premuti nelle due presse site a ridosso della parete opposta in
modo tale da permettere la fuoriuscita dell’olio. Al piano
inferiore dell’edificio sono presenti i macchinari che permettevano
un’ulteriore fase di produzione dell’olio, grazie ad una tecnica
nota come lavaggio della sansa. La pasta di olive ottenuta
precedentemente veniva qua nuovamente rimacinata mescolata con
acqua per separare i noccioli dalle bucce che venivano
raccolte e spremute nell’antico torchio per estrarne l’olio
residuo.
- Frantoio delle Porte o Defizio Nuovo,
via Papa Giovanni XIII (Camporosso, Imperia).
Orario 10-18. Il Frantoio delle Porte o Defizio
Nuovo era uno dei sedici frantoi presenti a Camporosso
nella prima metà dell'Ottocento e frangeva annualmente
630 quintali di olio. Esso faceva parte insieme a quello dello
Srollo, del Molino, del Defizietto dei quattro frantoi edificati
all'interno dell'abitato antico. L'acqua
incanalata in un lungo canale chiamato beudo o bedale
veniva utilizzata da più frantoi come forza motrice necessaria per
la movimentazione degli elementi meccanici. L'edificio,
sottoposto a tutela dalla Soprintendenza, conserva
al suo interno ancora tutti i macchinari necessari per la
produzione dell'olio.
- L'Oratorio dei Bianchi o
dell'Annunziata e l'Oratorio dei
Neri o del Suffragio, Strada Provinciale 64, piazza
Garibaldi (Camporosso, Imperia).
Orario 10-18 (ultimo ingresso 17.30). La
comunità di Camporosso, dopo essersi emancipata
dal Comune di Ventimiglia e divenuta Comune autonomo nel 1797,
promosse opere sociali e religiose aggiungendosi le
confraternite dei Bianchi e dei Neri. I primi che
presero il nome dalle Cappe Bianche,si svilupparono da
un’istituzione penitenziale provenzale. I secondi vestiti di Nero,
successivamente detti del Suffragio o della Buona Morte, svolsero
il loro compito assistenziale rivolto ai malati e ai moribondi.
Ambedue le consorterie possedevano un oratorio. I Bianchi
avevano l’Oratorio dell’Annunziata di stile Barocco,
ornato da un campanile triangolare e da affreschi del seicento.
I Neri avevano l’Oratorio del Suffragio, ornato da
due orologi ai lati, preceduto da una graziosa doppia scalinata con
balaustra curva in marmo e due fontane rappresentanti teste di
sirene, dalla cui bocca aperta l’acqua scorre nelle vasche, che fu
trasportata nella sua posizione attuale dalla parte settentrionale
del villaggio nel 1843.
- La Chiesa di San Pietro, struttura in
stile romanico, Corso Italia (Camporosso, Imperia).
Orario 10-18 (ultimo ingresso 17.30).
L’esterno è di origine romanica risalente all’XI e
al XIII secolo. Molto complessa è la situazione dell’interno, in
quanto i due restauri, avvenuti nel 1954 e nel 1967, hanno
evidenziato diverse fasi costruttive. I lavori di ripristino hanno
consentito il riaffiorare di lacerti di affresco realizzati nella
seconda metà del XV secolo, i quali decoravano il catino absidale,
il timpano, la base del campanile e la parete di destra.
Significativa è la curva dell’abside, che presenta
al centro il Cristo benedicente nella mandorla con affianco i
simboli dei quattro evangelisti, mentre nella parte sottostante
vengono raffigurati i dodici apostoli con al centro San Pietro.
Nella parete di destra sono presenti dei frammenti di
affresco contemporanei a quelli absidali, che raffigurano
una serie di santi all’interno di riquadri verticali, a cui è stato
sovrapposto un affresco più tardo in memoria di un cittadino
camporossino, datato 1575.
La Spezia e Provincia
- Il paesaggio terrazzato
delle Cinque Terre: una storia secolare, piazza
Innocenzo IV - Manarola. Orario:
10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Note per la
visita: prima tappa, luogo di incontro, registrazione
partecipanti giornata FAI di Autunno e partenza navette in piazza
Innocenzo IV di fronte alla Chiesa di San Lorenzo a Manarola.
Orario navette dalle ore 10.30 fino a conclusione evento.
Comprendere la delicatezza dell' equilibrio
uomo-natura, che alle 5 Terre trova una delle sue più alte
espressioni e passeggiare sui sentieri a picco sul mare, dove con
un solo sguardo si può cogliere l’unicità di questo paesaggio
costruito dall’uomo nei secoli, talmente particolare da essere
stato inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità Unesco.
Grazie alla collaborazione con la Fondazione Manarola, si ha
l'occasione di conoscere il lavoro di chi si adopera
ogni giorno per salvaguardare i terreni terrazzati e
recuperare i muretti a secco della Valle denominata
"Anfiteatro dei Giganti", la stessa Valle che ospita ogni
Natale la magia del Presepe Luminoso di Manarola.
Per chi volesse, ci sarà anche l'opportunità di percorrere,
sapientemente accompagnati, i sentieri tra le vigne a picco sul
mare.
- Riomaggiore tra arte e storia, via
San Giacomo (Riomaggiore, La Spezia). Orario:
10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Una passeggiata tra la
storia e l’arte del Borgo di Riomaggiore. Si
partirà dai trogi, i lavatoi pubblici
usati per lavare i panni quando ancora nelle case mancava
l'acqua corrente, per poi conoscere il nucleo più antico del
borgo con le sue case torre, le fortificazioni erette a protezione
dagli attacchi dei pirati: i bastioni di San Giacomo e di Traacà.
Si ammira la chiesa di Sant'Antonio Abate, la
più piccola e antica del paese, il Castello del XIII, utilizzato
prima come difesa e poi a lungo come camposanto,
l'oratorio di San Rocco, edificato, secondo la
tradizione nel 1576, come ringraziamento per la fine della
terribile pestilenza che aveva dimezzato la popolazione del borgo e
la Chiesa romanica di San Giovanni Battista, con i
suoi fregi protoromanici, di origine misteriosa. Infine
ricercheremo insieme le vie e gli scorci dipinti dal pittore
fiorentino Telemaco Signorini, della corrente pittorica dei
Macchiaioli, che scelse Riomaggiore per trascorrere le sue
estati.
- Torre Guardiola tra paesaggio, natura e
storia (Riomaggiore, La Spezia).
Orario: 10.30-17.30 (ultimo ingresso 17.30). Punto di particolare
pregio naturalistico e paesaggistico ha ospitato, fino al 2010, il
Centro di Educazione Ambientale del Parco Nazionale delle
Cinque Terre, moderna struttura di accoglienza e
valorizzazione del territorio dove era presente anche un percorso
botanico e un'area per il birdwatching. Il sito prende il nome
da un vecchio fortilizio chiamato Torre Guardiola,
adibito alla sorveglianza delle coste per prevenire eventuali
attacchi da parte dei saraceni. Nello stesso luogo, sulla punta di
Montenero, sorge oggi La Batteria Antinave Carlo
Alberto Racchia parte delle fortificazioni moderne
allestite nel periodo successivo alla prima guerra mondiale per la
difesa della Piazzaforte Marittima della Spezia. Costruita, secondo
le date riportate nei disegni, dal 1933 al 1936. Fu operativa per
tutta la durata del conflitto, gestita prima dalla Regia Marina,
poi dalla Milmart, per finire dopo l’8 settembre 1943, sotto la
gestione di truppe della RSI e tedesche.
- Podere Case Lovara, Punta Mesco
(Levanto). Orario: 10-16 e ingresso su contributo.
Affacciato sul mar ligure di levante e
raggiungibile solo a piedi con un magnifico sentiero panoramico,
Podere Case Lovara è il fulcro di un progetto di
recupero di un mondo agricolo secolare e di sviluppo sostenibile
delle risorse locali. Proteso verso il mare cristallino, il
promontorio di Punta Mesco separa la baia di
Levanto da quella di Monterosso. I 45 ettari di proprietà
del Fai comprendono tre fabbricati rurali, oltre a
lussureggianti aree boschive a lecci e pini, alternate a zone di
macchia mediterranea. Nel tempo, la straordinaria coesistenza tra
mare e vegetazione permise lo sviluppo di un’eccezionale
biodiversità, dove la secolare presenza dell’uomo riuscì a plasmare
il territorio con mano sapiente, senza tuttavia alterare i fragili
equilibri ecologici. Bene Fai visitabile tutto
l'anno.
Di A.S.