Altrove: la stagione 2017-2018 del Teatro della Maddalena

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Sabato 30 settembre alle 20 presentazione della stagione al pubblico

Genova, 27/09/2017.

Quest'anno l'Altrove - Teatro della Maddalena si raffigura come un'isola. E così, a livello grafico, teatro, cinema e musica sono i mari che ne lambiscono le coste le quattro principali associazioni che si occupano della programmazione - che ricordiamo sono in tutto sette - occupano quattro distinte baie da cui nascono gli appuntamenti 2017-2018.

Alla Maddalena, così, si fondono insieme un cartellone teatrale (a cura di Narramondo), uno cinematografico ancora in progress (associazione Bellamy), una serie di concerti con ospiti nazionali e internazionali (Disorder Drama) e un ciclo di rassegne gastronomiche legate al Bistrot (Belleville).

«Abbiamo deciso di raccontare una storia diversa - spiega Giulia Iannello - quella di una terra che va esplorata, un altrove in cui il mondo è entrato negli ultimi anni attraverso le varie arti, ma anche un altrove in cui noi abbiamo voglia di aprirci alle contaminazioni che arriveranno da artisti, attori, musicisti e registi in questa nostra quinta stagione».

All'idea di isola si associa anche il concetto di isolamento: «l'isola ci rappresenta anche per una questione meno positiva: a volte ci sentiamo un po' isolati, in balia di una nave che proviamo a comandare ma che sbanda e avrebbe bisogno di maggior sostegno. Per questo a breve partirà un progetto di crowdfunding volto a sostenere questo teatro di 90 posti che per restare aperto ha bisogno di risorse e le nostre - incluso il supporto finanziario di Compagnia di San Paolo e Comune di Genova - non bastano più». 

Da dove arriva la forma dell'isola che avete usato per la stagione? «È liberamente tratta dall'isola utopica disegnata da Abraham Ortelius nel 1500 e ogni mese avrà una forma diversa», ma per ora non è dato sapere di più, chissà che poi da qui non nasca appunto altro come spesso succede in questo teatrino nel cuore del centro storico. Intanto il cartellone teatrale si preannuncia già piuttosto ghiotto con l'arrivo di artisti pluripremiati di sicuro interesse tra cui Danio Manfredini (4 novembre), Oscar De Summa (17-18 novembre), César Brie (2-3 febbraio 2018), Mattia Fabbris (16-17 febbraio), Roberto Turchetta e Michele di Mauro (13-14 aprile 2018) tra ritorni e arrivi a lungo attesi.

È il caso di Danio Manfredini. «Finalmente ci siamo riusciti», spiegano Elena Dragonetti e Raffaella Tagliabue presentando Divine, il reading-performance che l'attore-autore-regista porta in scena, da un libro di Jean Genet, Nostra signora dei fiori, «già motivo di spunto per molti altri suoi lavori. Divine è un reading che combina anche una forma artistico-visiva, ovvero alcuni disegni che a loro volta sono stati punto di partenza per altri spettacoli». Un'altra produzione de La Corte Ospitale - che produce Manfredini - è Stasera sono in vena spettacolo pluripremiato di e con Oscar de Summa anche lui per la prima volta sul palcoscenico della Maddalena. «Una storia autobiografica che parte dalla Puglia sua terra d'origine e dalla provincia toccando tematiche molto dure e complesse ma con grande leggerezza, giocando anche con la musica, tra jazz e rock».

Apre la stagione A.R.E.M. (27-28 ottobre) uno spettacolo di Elena Vanni già applaudito all'Altrove ma che «torna sempre nuovo perché si costruisce davanti al pubblico contestualmente alle persone presenti in sala e ai loro ricordi da cui parte e intorno a cui si sviluppa ogni serata». 

A dicembre, In teatro, con i piedi per terra (16-17): «una produzione di Andrea Perdicca che per realizzarla ha intrapreso un percorso per tutta l'Italia intervistando chi si occupa sia con le mani che in modo teorico di agricoltura e lavoro sul territorio». Per prima cosa è nato un video quindi lo spettacolo che Pierdicca interpreta accanto a Enzo Monteverde per la regia di Antonio Tancredi. Sabato 16 dicembre «andrà in scena lo spettacolo, mentre la domenica ci sarà una giornata dedicata all'agricoltura biologica con banchetti, una tavola rotonda e la proiezione del documentario. Una formula articolata che sarà modello per altri appuntamenti arricchiti da eventi collaterali durante la stagione».

Per il terzo anno consecutivo il progetto Adolescenti a teatro in collaborazione con il Teatro dell'Archivolto prosegue per cui sul palco dell'Altrove arriva Come pesci in un acquario, (12-13 gennaio). Esito del laboratorio dell'anno scorso all'Archivolto, il lavoro - che ha carattere di vera e propria produzione visto il coinvolgimento di attori professionisti e un serrato impegno di prove per i ragazzi che partecipano - è tratto dal romanzo Piccole indagini sotto il pelo dell'acqua da cui anche il film Submarine. La nuova edizione del laboratorio ripartirà all'Archivolto a partire da Swing Heil, tratto dal film Swing kids, in cui si racconta di un movimento appassionato di swing ad Amburgo agli albori dell'era nazista, per raccontare una storia di protesta giovanile attraverso un genere musicale.

La guerra non ha volto di donna (26-27 gennaio) è la produzione Narramondo per la regia di Carlo Orlando, che offre l'occasione per «parlare di conflitti, a partire dalle testimonianze di persone comuni, , privilegiando il punto di vista femminile, che vivono in un contesto duro raccolte dall'autrice, la premio nobel Svetlana Aleksievic. Un modo per tornare alle radici di Narramondo ed essere testimoni di un malessere moderno e di condizioni poco rappresentate. Si tratta di un evento in collaborazione con l'istituto Paul Klee e, ci auguriamo, che possa avere altri momenti collaterali».

Ancora una serie di ritorni: quello del regista César Brie quest'anno non sul palco come interprete, ma piuttosto come autore di una riscrittura di Orfeo ed Euridice (2-3 febbraio) «per parlare di eutanasia a partire dalla vicenda delicata che si consuma tra un ragazzo e una ragazza e il loro modo di affrontare la fine». Anche in questo caso, dato il tema, oltre allo spettacolo sarà ospite del teatro la Consulta di Bioetica onlus protagonista di un dibattito sul tema. Con La sfida (16-17 febbraio) torna anche Mattia Fabbris, già all'Altrove con Open e Slegati, questa volta per raccontare dell'incontro di pugilato tra Foreman e Alì, una sfida sia sportiva che politica, per un racconto epico a cui seguirà la proiezione del film Quando eravamo re.

A marzo (24), in unica data,  ecco Circo capovolto della compagnia Teatro delle Temperie una produzione che entra nei campi rom per parlare di un popolo dal suo interno e affrontare le contraddizioni di chi vive dentro e chi fuori, recuperando anche vecchie storie raccontate ai bambini come quella di un circo racchiuso in dieci scatole. Al Teatro della Maddalena, il 30 marzo, c'è Sonnets, di Mazzullo e Lorino, cantautori in una nuova formazione che va sotto il nome di BetteDavis Duo e che propone la sonorizzazione dei sonetti di Shakespeare: «sarà come trovarsi a raccontare storie intorno a un focolare, con la leggerezza della musica affiancati da Alberto Capocardi, danzatore Butoh - che proporrà anche un laboratorio nei giorni di spettacolo».

Drammaturgia contemporanea con Primo amore  (13-14 aprile) nella regia di Michele di Mauro, interpretato da Roberto Turchetta dalla penna di Letizia Russo per una vicenda in cui si affronta il percorso di un ragazzino e della sua omosessualità. Infine chiude la stagione Piccoli eroi (27-28 aprile). «È un piacere ospitare la compagnia del Teatro del Piccione non nella stagione ragazzi ma in quella serale, con una riscrittura di Pollicino che racconta di giovani costretti a lasciare la propria casa perché non c'è pane per tutti, una tragedia moderna interpretata da Simona Gambaro che da sola veste i panni di tre diversi personaggi per altrettante tappe nella vita dei sette giovani chiamati a intraprendere il loro viaggio».

Quattro appuntamenti anche per la stagione ragazzi: un musical Brividi di musical (31 ottobre) «che gioca con i mostri del cinema horror e le relative melodie, per raccontare che aver paura fa parte del crescere ma anche insegnare a superare la paura della diversità». Trattamento ridarelli (10 dicembre) di Roddy Doyle, una nuova produzione Narramondo. E infine La terra degli uomini-toro (11 febbraio): «una fiaba sulla Sardegna scritta per Arianna Scommegna - spiega il drammaturgo Marco Taddei - con al centro Dentina, una bambina che decide di fermare la guerra e ce la fa. Lo spettacolo è venuto meraviglioso, ma poi Arianna ha molti impegni e allora ho deciso di riportarlo in scena ma non da solo. Ho chiesto a Erika Sambiase performer di seguirmi in scena con effetti luminosi che tracciano le diverse emozioni. A maggio, poi, come già da qualche anno, la stagione ragazzi chiude con una performance del vincitore del Premio Andersen 2018 (25 maggio).

Della musica del giovedì sera si occupa da sempre Disorder drama nella stessa ottica di spaziare tra «tanti generi e tanti ospiti nazionali e internazionali, mantenendo lo sguardo vivo anche sulla scena genovese». Come in Inghilterra, visto che il giovedì è giorno infrasettimanale e lavorativo Matteo ci tiene a ricordare che: «cominceremo presto e finiremo presto per offrire a tutti l'occasione di ascoltare buona musica e non interferire con la vita del vicinato». Prima ospite di una programmazione in divenire, «per intercettare le tournée e le disponibilità degli artisti», giovedì 28 settembre Jessica Moss, «violinista canadese molto brava (suona nell'ensemble A Silver Mt.Zion Memorial Orchestra) e famosa che adatta melodie kletzmer lavorate con effetti dilatati e voce».

Come sempre, sul palco dell'Altrove alla Maddalena, saliranno musicisti che sono anche artisti e performer e «danno sempre qualcosa in più». Tra gli altri, sempre dal canada, le sonorità post-rock di Jerusalem in My Heart, che (22 ottobre) «porta sul palco anche tre proiettori in pellicola e musica elettronica ambient». Il 9 novembre, Savak gruppo nordamericano con figure storiche del mondo musicale newyorkese alla loro seconda tournée europea e i Poison Arrows. «Ci facciamo anche attraversare da artisti genovesi, questo è il terzo anno che ospitiamo Improland, serata tra jazz improvvisato e musica contemporanea. E presentiamo una nuova collaborazione con Abnormal Wave (Stefano Giacomazzi) con l'intento di creare un collettivo di persone che abbiano voglia di fare e ascoltare musica su musica piuttosto energetica e divertente per portare in città nomi che passeranno a Genova per la prima volta. infine, dopo lungo corteggiamento, ospitiamo l'Ensemble Eutopia, per uno spettacolo di musica classica contemporanea con percussioni (15 dicembre).

La stagione cinematografica a cura dell'Associazione Bellamy parte con l'ospitare il Festival Nuovo Cinema Europa, un cartellone di corti e lungo metraggi dai vari paesi europei promossi dagli istituti di cultura, tra cui da segnalare l'8 ottobre l'appuntamento con i fratelli Gianluca e Massimiliano De Serio presenti in sala ma anche conduttori di un workshop. L'appuntamento successivo è con Intolerance, retrospettiva tematica che quest'anno parte con i film in cui Gian Maria Volonté è attore ma anche regista. «Cercheremo di promuovere incontri e workshop con registi e professionisti del settore audiovisivo e stiamo lavorando a un altro focus sulla Rivoluzione Russa in collaborazione con Disorder Drama, un omaggio musical-artistico per il centenario».

Assume il carattere di rassegna anche la dimensione gastronomica dell'Altrove - Teatro della Maddalena, per cui il Bistrot non sarà più aperto dal giovedì alla domenica, ma solo per eventi specifici a cura dell'Associazione Belleville. «Ci saranno cene a tema e due filoni principali, uno rappresentato dai legami con i produttori del territorio e di chi si occupa di legalità e inclusione. Vorremmo che fossero cene-dialogo. Un'altra rassegna vedrà protagonisti i giovani chef per dare una ribalta a quei giovani cuochi che durante il giorno trottano nelle cucine e studiano di notte i loro piatti».

L'isola che non c'è, cantava Edoardo Bennato, è dopo la seconda stella a destra, ma pare che ora ne possiate trovare una anche vicino a Vico Lepre, in piazzetta Cambiaso.

Di Laura Santini

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