Dpcm 24 ottobre e trekking: cosa cambia in montagna? Le indicazioni del Cai

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Magazine, 29/10/2020.

Il trekking e la natura, causa Covid-19, sono un rifugio sicuro. "La consapevolezza di quanto sia delicato il momento attuale deve indurre ciascuno di noi alla massima prudenza e al costante rispetto di sé e degli altri, accettando limitazioni che comunque non impediscono il protrarsi delle attività in montagna, sia pure a determinate condizioni", queste le parole del Presidente generale del Club alpino italiano Vincenzo Torti e del direttore Andreina Maggiore, dopo la firma del Dpcm del 24 ottobre 2020 che prevede l'applicazione di una serie di misure urgenti per fronteggiare l'emergenza epidemiologica da Covid - 19. Per questo motivo, il Club alpino italiano, oltre a ribadire l'invito al rispetto delle disposizioni precisa quanto segue. Cosa si può continuare a fare?

  • La raccomandazione di non spostarsi non è riferita alle attività motorie che vengono svolte all'aperto (il trekking, cioè l'escursionismo è richiamato nella circolare del Ministero dell'Interno del 27 ottobre 2020). Di conseguenza, le attività in montagna dei soci e delle Sezioni Cai si possono svolgere, solo con il più fermo rispetto dell'utilizzo dei dispositivi di protezione, del distanziamento e con il divieto di assembramento. Chiunque, quindi, può ancora spostarsi in montagna e fare una bella camminata nel bosco (osservando le regole);
  • Sono sospese le attività all'interno delle sedi sezionali, ma tale misura non può estendersi alla possibilità di accedervi e di gestire le segreterie per attività come il tesseramento;
  • I rifugi e le strutture ricettive possono protrarre l'attività, rispettando il distanziamento sociale, interpersonale e le linee guida regionali relative all'accesso, all'utilizzo degli spazi comuni e alla somministrazione di cibi, bevande e alla ristorazione;
  • Le attività delle scuole e dei corsi del Cai proseguono con la didattica teorica a distanza, mentre quella in ambiente esterno deve essere svolta nel totale rispetto delle regole sanitarie e del divieto di assembramento.

Come comportarsi?

  • Costituiscono regole inderogabili l'obbligo di mantenere un distanziamento di un metro tra persone non conviventi e il divieto di assembramento;
  • All'interno delle sedi sezionali è obbligatorio indossare la mascherina;
  • All'aperto l'obbligo della mascherina è escluso solo nei luoghi in cui, per le loro caratteristiche o per le circostanze di fatto, sia garantita in modo continuativo la condizione di isolamento rispetto a persone non conviventi. In caso contrario, la mascherina andrà indossata anche in ambiente esterno. Allo stesso tempo, è necessario mantenere una distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro in attività motoria e di due metri in attività sportiva;
  • Le Sezioni non possono organizzare spettacoli aperti al pubblico, in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche e in altri spazi anche all'aperto. Tale disposizione riguarda in particolare i cori Cai, che dovranno astenersi anche dalle attività di prova;
  • Le riunioni di direttivo o delle commissioni possono essere svolte solo online.

"Fin dall'inizio della pandemia, il Club alpino italiano ha adottato il criterio dell'attenzione, della rinuncia e del senso di responsabilità e invita a proseguire su questa strada, con l'auspicio che il rispetto delle misure di contenimento del virus possano al più presto dare buoni risultati", concludono Torti e Maggiore. Ulteriori info sul sito del Cai.

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