Fausto Coppi: storia di un campione a Torino in tre appuntamenti

Torino, 08/04/2019.

Nnel mese di aprile, al Circolo dei lettori fanno tappa alcune delle celebrazioni di Storia di un campione. 100 anni di Fausto Coppi. Tre appuntamenti, giovedì 11 e 18, e lunedì 29 aprile, per scoprire qualcosa in più sull'Airone, il Campionissimo, la leggenda.

Fausto Coppi, il Campionissimo, l’Airone, l’uomo solo in fuga, la leggenda, è stato il corridore più famoso e vincente dell’epoca d’oro del ciclismo e tra i più grandi e popolari atleti di tutti i tempi. Cento anni sono passati dalla sua nascita a Castellania, il 15 settembre del 1919. Venuto al mondo nel piccolo comune della provincia di Alessandria, Fausto Coppi è cresciuto tra Novi Ligure e Tortona, lavorando come garzone e usando la bicicletta, all’epoca, solo per fare consegne per 5 lire a settimana. E proprio percorrendo la strada tra le colline per tornare a casa, quel ragazzo alto e magro, ma dotato di una resistenza insospettabile, ha sentito crescere la passione per il ciclismo, nata ascoltando le storie del campione novese Costante Girardengo. Un amore che, forgiato dalla disciplina, l’ha portato verso straordinarie vittorie, come quella del Giro d’Italia, per ben cinque volte. Eccezionale passista, formidabile scalatore, il suo incedere è stato celebrato anche dallo scrittore Dino Buzzati che ne ha colto «l’incanto del pedalare emerso nell’infernale fatica».

A Fausto Coppi, icona della storia sportiva italiana e piemontese eccezionale, è dedicato un calendario ricchissimo di incontri nei luoghi della sua vita, tra Castellania, Novi Ligure e Tortona, a Torino e dintorni, e a Cuneo, scenario della sua impresa più celebre, i 192 chilometri di fuga nella tappa Cuneo-Pinerolo del Giro d’Italia nel 1949. È Storia di un campione. 100 anni di Fausto Coppi, progetto della Regione Piemonte, realizzato dalla Fondazione Circolo dei lettori e Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, in collaborazione con DMO Piemonte Marketing e Piemonte Dal Vivo. L’anno dedicato a Fausto Coppi è nato dalla sinergia e dal dialogo tra diverse realtà piemontesi che hanno messo insieme competenze, idee, visioni e storie, per realizzare un coinvolgente programma, capace di celebrare, con la sua varietà, il mito dell’Airone e raccontarlo alle nuove generazioni.

Al Circolo dei lettori gli incontri dedicati al campione sono tre. Cominciano giovedì 11 aprile, ore 18 con Joe Mungo Reed e il suo Magnifici perdenti (Bollati Boringhieri), libro dedicato a tutti i gregari, cioè a coloro che soffrono tanto senza vincere nulla, che si allenano per non salire sul podio, per far trionfare sempre qualcun altro. Come Sol, il protagonista del romanzo, che per mestiere aiuta la sua squadra al Tour de France, soddisfatto del successo anonimo a beneficio di altri. Lo scrittore dialoga con Enrico Brizzi (l’evento è nell’ambito di Torino che legge, Aspettando il Salone Internazionale del Libro).

Segue, giovedì 18 aprile, ore 18.30, la presentazione di Fausto Coppi. Non ho tradito nessuno (Neri Pozza), raccolta di scritti autobiografici, pubblicati negli anni dal Campionissimo su giornali, riviste, antologie e li ha allineati seguendo la cronologia della sua vita: una vita racchiusa in un breve arco temporale, intensa, gloriosa e insieme tormentata. Sconfitte che paiono disfatte, sprofondi, annichilimenti totali, salite sul calvario, ma dalle quali Coppi trova ogni volta la forza di riemergere. L’opera, curata da Gabriele Moroni, è al centro del dialogo tra l’autore e Giorgio Viberti.

Infine, lunedì 29 aprile, ore 18.30 sono Adriano Laiolo, grande amico del campionissimo, e Paolo Viberti a narrare l’Airone a partire da Coppi. L’ultimo mistero (Ediciclo), in dialogo con Paolo Brusorio, per scoprire pagine inedite e verità mai raccontate sulla sua vita: come l’Airone contrasse la malaria? Come nacque l’idea di produrre mountain bike 40 anni prima di tutti gli altri?

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