Dopo il successo delle giornate di ottobre, Women and the City, il festival diffuso dedicato alla parità di genere, torna e raddoppia.
Per tutto il mese di novembre, la manifestazione porterà a Torino e nei comuni della città metropolitana – Collegno, Druento, Nichelino, Val della Torre e Pianezza – un nuovo calendario di appuntamenti che intrecciano cultura, memoria e impegno civile.
Il festival, ideato e promosso dall’Associazione Torino Città per le Donne (TOxD) presieduta da Antonella Parigi e diretto dalla giornalista Elisa Forte, conferma anche quest’anno la sua vocazione a costruire reti e connessioni tra istituzioni, cultura, ricerca, impresa e cittadinanza.
Un progetto che da Torino guarda al futuro, in vista del “ponte Nord-Sud” che nel 2026 condurrà l’esperienza del festival fino a Bari, unendo idealmente due città nel segno dell’equità e dei diritti.
Le tre giornate cittadine – 5, 13 e 23 novembre – saranno dedicate al dialogo tra generazioni e linguaggi.
Si parlerà di empowerment femminile, di pensiero delle donne nella filosofia, e di memoria collettiva come forma di libertà.
Il 5 novembre, il festival inaugura la seconda parte del programma con due eventi dedicati al potere delle narrazioni e al coraggio del cambiamento.
Al Cine Teatro Baretti (ore 18), la regista e attrice Yvonne Sciò presenta il documentario Womeness in dialogo con Antonella Parigi, in un incontro dal titolo Storie che cambiano lo sguardo, organizzato con il Giardino Forbito e il Contemporanea Film Festival.
«È importante continuare a parlare di parità di genere – afferma Sciò – perché il cambiamento passa anche attraverso la consapevolezza e l’educazione. Bisogna partire dalle nuove generazioni per costruire un futuro più equo».
A seguire, al Circolo dei Lettori (ore 18.30), il dibattito Il ruolo delle madri: dalla Prima guerra mondiale a oggi, con la storica Marcella Filippa, Marie-Jeanne Balagizi, Deniz Kivage e Fulvio Paganin, approfondirà il rapporto tra donne, cura e società nel tempo.
Il 13 novembre, nella Sala Colonne del Municipio di Torino, protagonista sarà la filosofa Francesca Romana Recchia Luciani, che dialogherà con gli studenti e il Consiglio Comunale Junior nel corso dell’incontro Ripensare il mondo con il pensiero di dieci filosofe dimenticate.
L’appuntamento, condotto da Elisa Forte e organizzato con l’Assessorato all’Istruzione, vedrà la partecipazione dell’Assessora Carlotta Salerno e sarà un’occasione per riflettere sul valore della conoscenza come strumento di emancipazione.
La chiusura, domenica 23 novembre, sarà affidata a un rito collettivo e simbolico: il tram storico 2598 partirà da Piazza Castello per Male-dette. Storie negate, strade percorse, un viaggio performativo tra passato e futuro sulle tracce delle donne che hanno fatto la storia di Torino.
A bordo, la guida Cinzia Ballesio, l’autrice Stefania Doglioli, la poetessa Alessandra Racca e i volontari dell’Associazione Torinese Tram Storici condurranno il pubblico in un percorso di memoria e parola, ispirato al libro Male-dette (Edizioni Capovolte), un “manuale di imprecazione etica” che trasforma la rabbia in voce, la ferita in atto politico.
Accanto alle giornate torinesi, il festival prosegue con un programma Off diffuso, che coinvolge i comuni del territorio metropolitano.
Tra gli appuntamenti più attesi, venerdì 21 novembre a Pianezza, al Barrocco di Piazza SS. Pietro e Paolo, la presentazione del libro I figli di nessuno (Rizzoli) di Pasquale Guadagno, scritto con Francesca Barra.
Un racconto intenso e necessario, nato dall’esperienza diretta di Guadagno, orfano di femminicidio, che porta in scena la possibilità di rinascita dopo la violenza.
«Parlare di violenza domestica è ancora un tabù – racconta – ma farlo è il primo passo per cambiare».
L’incontro, moderato da Elisa Forte, vedrà la partecipazione del Commissario Capo Valentina Benvegnú della Questura di Torino e di Paola Fuggetta, esperta nelle misure di contrasto alla violenza domestica, con il sostegno dell’Associazione Insieme Cambiamo Pianezza.