Meteo a Torino e in Piemonte: allerta rossa e rischio valanghe. Allagati i Murazzi del Po

Peggiorano le condizioni del meteo a Torino e in Piemonte.L'allerta arancione emanata dalla Protezione Civile si è trasformata il allerta rossa per rischio idrogeologico e idraulico sul settore nordoccidentale e meridionale.

Come conferma il bollettino Arpa, sono «diffuse le condizioni di dissesto idrogeologico con fenomeni franosi ed esondazioni dei corsi d'acqua. Le nevicate determineranno interruzione dei servizi e della viabilità, anche per valanghe». Questa la situazione in costante aggiornamento sul sito della Protezione Civile del Piemonte.

Le previsioni meteo raccontano di «una profonda saccatura di origine atlantica in discesa verso il settore occidentale del Mediterraneo e un minimo al suolo secondario, associato a tale struttura, è al momento posizionato sul golfo del Leone. Nelle prossime ore sono attese ancora precipitazioni intense e diffuse su tutta la regione e una marcata intensificazione della ventilazione: lo scirocco proveniente dall’alto Tirreno alimenterà piogge molto forti che persisteranno per tutta la giornata sull’astigiano, l’alessandrino e il cuneese orientale. Nel corso del pomeriggio una lieve rotazione della ventilazione più da sudest causerà un’attenuazione delle piogge sullo Scrivia. I venti forti da est-sudest determineranno anche un incremento delle precipitazioni lungo tutto il settore montano e pedemontano nordoccidentale e settentrionale del verbano, alto novarese, alto vercellese, biellese e alto torinese dove sono attesi valori forti o molto forti. Nel corso del pomeriggio flussi più orientali apporteranno precipitazioni forti anche sulla zona alpina e pedemontana occidentale. La quota neve tende a rialzarsi fino a 1500-1600 m nel pomeriggio. Sull’Appennino le precipitazioni saranno unicamente a carattere piovoso».

Attenzione particolare è rivolta ai corsi d'acqua. Come spiega Arpa infatti «Le forti precipitazioni stanno determinando un generalizzato innalzamento dei livelli idrometrici di tutti i corsi d’acqua del reticolo idrografico principale e secondario, con superamenti delle soglie di guardia per i torrenti Bormida e Scrivia. Nelle prossime ore si prevedono incrementi significativi e repentini dei livelli idrometrici sui corsi d’acqua appenninici, con il superamento della soglia di pericolo per Bormida, Orba e alto Tanaro. Dal pomeriggio, la persistenza delle piogge determinerà incrementi dei corsi d’acqua anche sul reticolo idrografico del settore settentrionale e localmente potranno essere superate le soglie di pericolo. Anche il Lago d’Orta e il Lago Maggiore sono previsti in significativo innalzamento».

Per i dettagli si invita alla consultazione del Bollettino delle Piene e dei prossimi aggiornamenti.

Ma ci sono anche la valanghe a preoccupare per la situazione del territorio. Da ieri, con la ripresa delle precipitazioni, sono stati registrati da 15 a 50 cm su buona parte della regione, con valori localmente oltre i 70 cm. Su Alpi Cozie i valori sono stati inferiori. La quota neve, in graduale rialzo, si è attestata sui 1500-1800m di quota. «Già da questa mattina sono state osservate valanghe di piccole e medie dimensioni - scrive Arpa -  soprattutto di neve umida o bagnata al di sotto dei 2200m di quota. Dal pomeriggio, con l'intensificazione delle nevicate, è previsto un rapido aumento dell'attività valanghiva spontanea su tutta la regione, con valanghe di dimensioni grandi o molto grandi che potranno raggiungere le zone antropizzate ed interferire con la viabilità e le infrastrutture di fondovalle. In particolare sulle Alpi Pennine e Alpi Graie, dove i quantitativi attesi sono particolarmente abbondanti, le valanghe saranno più diffuse e di maggiori dimensioni».

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