La Fondazione Merz presenta, da lunedì 8 luglio a domenica 6 ottobre 2024, la mostra Qualcosa che toglie il peso dedicata a Mario Merz, negli spazi della Fondazione a Torino in via Limone 24.
L’esposizione presenta una selezione lavori di Mario Merz tra installazioni, igloo, tavoli, tele e opere su carta. Fulcro della mostra, la grande opera Quattro tavoli in forma di foglie di magnolia (1985), esposta in questa occasione per la prima volta in Europa, realizzata in occasione della personale da Sperone Westwater e Leo Castelli a New York.
Qualcosa che toglie il peso prende le mosse a partire dal concetto, descritto dall’antropologo Claude Lévi-Strauss e legato alla necessità di individuare la natura profonda che si cela dietro ai modelli per arrivare alla base del pensiero umano, il quale nella sua diversità è definito sempre da leggi che sfuggono allo scorrere del tempo e alla varietà degli ambienti.
Nel concetto di antropologia strutturale di Lévi-Strauss, le strutture vengono riconosciute come qualcosa che appartiene all’inconscio, similmente al principio di reciprocità che è all’origine del passaggio dalla natura alla cultura.
La frase che dà il titolo all’esposizione, Qualcosa che toglie il peso, è stata estrapolata da uno scritto di Mario Merz e si ricollega a questa necessità di guardare alla natura e allo scorrere del tempo per poter raggiungere un senso di leggerezza concettuale, che si ritrova nel nucleo di opere presentate..
Ad accompagnare la mostra, le giornate di mercoledì 18 e giovedì 19 settembre 2024 saranno dedicate a incontri, convegni e vari momenti aperti al pubblico dedicati alla figura di Mario Merz, negli spazi della Fondazione Merz a Torino. Tra questi, verrà presentato il primo volume del catalogo ragionato dell’opera dell’artista, dedicato agli igloo.
Basato sull’esaustiva ricerca condotta dalla storica dell’arte Maddalena Disch, il catalogo rappresenta un progetto editoriale di Fondazione Merz. Il volume è introdotto da un testo a firma di Beatrice Merz e dal saggio di Maddalena Disch.
Ogni opera è presentata con una scheda analitica storica e biografica coadiuvata da accurati riferimenti bibliografici e da un esauriente repertorio fotografico. Il volume include testi dell’artista e interviste. Il libro, costituito da 560 pagine e 350 immagini, esce in due edizioni, una in lingua italiana e una in lingua inglese.
Il progetto è realizzato grazie al sostegno della Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura nell’ambito del programma Italian Council (2023).