La rinascita dello Chalet dopo 8 anni di abbandono: diventerà il Maxela Chalet

Torino, 24/08/2023.

A volte ritornano. Dopo otto anni di abbandono e la demolizione delle parti non in regola, finalmente all'ex Chalet del Valentino sono finalmente cominciati i lavori di ristrutturazione e di consolidamento.

Tra le tante novità in arrivo c'è anche la nuova destinazione d'uso del locale, che passerà dall'essere una discoteca a un ristorante da quasi duecento coperti con musica dal vivo.

Il bando per la rinascita dello Chalet era stata Vivenda, una società del gruppo La Cascina impegnato in Italia anche per quanto riguarda le mense scolastiche. Il nuovo locale si chiamerà Maxela Chalet, sarà il nono polo della catena di ristoranti, macellerie e vinerie già presenti in tutt'Italia.

L’obiettivo di Vivenda, che per rimettere in piedi il locale ha speso circa un milione di euro, è quello di riuscire ad accogliere nel nuovo locale almeno un centinaio di clienti al giorno.

Ciò che deve fare la società in questo momento è impegnarsi a non subire ritardi sui lavori, di modo da poter inaugurare già a Natale 2023.

Maxela Chalet sarà aperto tutti i giorni e non si limiterà a essere attivo solo la sera, ma accompagnerà i torinesi e non solo dalla colazione fino a cena, con un menù principalmente a base di carne e vanterà piatti tipici provenienti da diverse regioni italiane.

La struttura occuperà circa 2200 mq di superficie, dei quali il ristorante occuperà solo 300 metri. Il resto di giardino sarà dedicato al lounge bar e all'allestimento di diversi dehors chiusi in legno e vetro, perfetti per ospitare i clienti anche durante i mesi più freddi.

All’esterno, inoltre, sarà montato anche un palco per la musica dal vivo: il locale, infatti, diventerà una specie di vetrina per i talenti emergenti del territorio e per i ragazzi del Conservatorio.

Il Maxela Chalet è uno dei tasselli essenziali per la rinascita del Parco del Valentino: qui ci sono molti locali che sono ancora chiusi in attesa di un rilancio e la sua apertura consentirà di diluire la mala movida torinese, alleggerendo le zone che oggi soffrono di più di questo fenomeno come il quartiere San Salvario e Santa Giulia.

Di Giulia De Sanctis

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