Peste suina: allarme anche in Lombardia e invito alla sorveglianza. In Liguria e Piemonte invece non si può andare nei boschi

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Milano, 19/01/2022.

I casi di peste suina in Liguria e in Piemonte, a cui è seguita l'ordinanza ministeriale che vieta in 114 comuni di Liguria e Piemonte gran parte delle attività umane nei boschi, tra cui il trekking e il mountain biking, hanno provocato la reazione, sui social e non, di escursionisti, cacciatori, fungaioli e tartufai. È anche possibile firmare una petizione che dice no all'ordinanza che impedisce il trekking.

Ma come si sta comportando la Lombardia riguardo alla minaccia della peste suina? Dopo che l'Emilia Romagna, che come la Lombardia si trova fuori dalla zona interessata dall'ordinanza ministariale, ha invitato chi frequenta i boschi a segnalare all'Ausl eventuali ritrovamenti di carcasse di cinghiale (leggi il nostro articolo dal titolo Peste suina: in Emilia Romagna gli escursionisti danno una mano. Invece in Liguria stop al trekking), anche la Regione Lombardia ha istituito una task force per prevenire e contrastare la peste suina sul territorio regionale.

L'Unità di crisi, che si è riunita alla presenza dell'assessore all'Agricoltura, Alimentazione e Sistemi verdi di Regione Lombardia, Fabio Rolfi, è coordinata dalla U.O. Veterinaria di Regione Lombardia (DG Welfare) e composta da rappresentanti della DG Agricoltura, della DG Protezione civile, dell'Istituto Zooprofilattico Sperimentale della Lombardia e dell'Emilia-Romagna, dei Dipartimenti Veterinari delle Ats, della Polizia provinciale e dei Carabinieri forestali.

«Abbiamo deciso - ha detto l'assessore Fabio Rolfi - di sospendere al momento le forme di attività venatoria vagante e collettiva al cinghiale in provincia di Pavia, il territorio più a rischio vista la vicinanza territoriale con i casi registrati in Piemonte e Liguria, per evitare spostamenti rapidi dei cinghiali».

Anche la Regione Lombardia invita poi alla sorveglianza e alla segnalazione: «Promuoveremo, in collaborazione con Polizia provinciale e Carabinieri forestali, una intensa attività di sorveglianza passiva, invitando anche agricoltori e cacciatori a segnalare eventuali carcasse presenti sul territorio. La peste suina rappresenta un disastro per l'export di un comparto strategico come quello dei suini. In Lombardia è allevato il 53% dei capi a livello nazionale. Quindi faremo di tutto per contrastare l'arrivo e la diffusione di questa malattia portata dalla fauna selvatica».

Di seguito, il numero di capi suini allevati in ogni provincia lombarda:

  • Varese 863
  • Como 2.151
  • Sondrio 2.105
  • Milano 73.341
  • Bergamo 370.131
  • Brescia 1.330.967
  • Pavia 239.950
  • Cremona 954.804
  • Mantova 1.120.207
  • Lecco 2.881
  • Lodi 364.637
  • Monza e Brianza 3.203

LOMBARDIA 4.465.240

Di Francesca Baroncelli

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