Lombardia arancione da domenica 24 gennaio, cosa cambia? Le regole tra spostamenti, seconde case, escursioni

Milano, 23/01/2021.

La Lombardia torna in zona arancione da domenica 24 gennaio 2021. La notizia ha dell'incredibile, ma pare che la Lombardia sia stata una settimana in zona rossa per sbaglio. Sembra infatti che vi sia stato un errore nella trasmissione dei dati tra Regione e Ministero, che la settimana scorsa avrebbe condannato ingiustamente la Lombardia a zona rossa quando in realtà sarebbe dovuta essere arancione. E mentre i due enti raccontano versioni diverse della tragicomica vicenda (preferiamo non addentrarci nei dettagli), la notizia fondamentale è che nel nuovo elenco dei colori delle regioni valido dal 24 gennaio 2021 la Lombardia risulti nuovamente arancione.

Dopo una settimana di lockdown, i lombardi devono dunque riabituarsi alle meno restrittive norme anti Covid della zona arancione. Cosa si può fare nella Lombardia in zona arancione? E cosa è vietato? Riassumiamo le regole e i divieti in vigore in base Dpcm del 15 gennaio 2021 e alle tanto attese Faq aggiornate sul sito del Governo (come se non bastasse ricordiamo che in Lombardia sono attive le misure antismog con blocco auto conseguente).

Lombardia in zona arancione: cosa si può fare e cosa è vietato

Cosa si può fare nella Lombardia in zona arancione? E cosa invece non è consentito? Iniziamo col dire che non è più valido il divieto di uscire di casa: ci si può muovere liberamente all'interno del proprio comune, sempre nel rispetto del coprifuoco notturno in orario dalle 22.00 alle 05.00. Durante il giorno, e quindi dalle 05.00 alle 22.00, è anche possibile - ovviamente rispettando le ormai note regole di distanziamento - fare visita ad amici e parenti: ci si può spostare una sola volta al giorno in un massimo di due persone ulteriori a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione, con la possibilità di portare con sé i figli minori di 14 anni e le persone disabili o non autosufficienti che con loro convivono. A chi vive in un comune con meno di 5000 abitanti è comunque consentito spostarsi, tra le 5.00 e le 22.00, entro i 30 chilometri dal confine del proprio comune (quindi eventualmente anche in un’altra regione), anche per le visite ad amici o parenti, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di provincia.

Tra le domande più frequenti in tema di spostamenti ci sono quelle relative alla possibilità di raggiungere le seconde case. Se tanto si è discusso sul fatto che si possa o meno andare in una seconda casa fuori regione, col risultato che è consentito solo in caso di rientro, ovvero se ci si era trasferiti in questa seconda casa prima del 14 gennaio 2021 (niente weekend al mare, dunque), qual è la regola per le seconde case nella stessa regione? Essendo nella zona arancone consentito muoversi liberamente solo all'interno del proprio comune, è possibile raggiungere le seconde case solo se situate nello stesso comune.

Nella Lombardia in zona arancione è permesso svolgere attività motoria (ovvero fare passeggiate) senza alcuna limitazione nel proprio comune, con obbligo di mascherina e nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Ma se si volesse fare una passeggiata oltre i confini comunali? Tale spostamento è consentito nel caso - per esempio - si volesse passeggiare al parco e nel proprio comune non vi siano parchi. Allo stesso modo è possibile recarsi in un altro comune (sempre, però, situato nei confini della Regione Lombardia) per praticare attività sportiva nel caso in cui, nel proprio comune sia impossibile praticarla (ad esempio, se si vuole giocare a tennis e nel proprio comune non ci siano campi da tennis, allora ci si può spostare). Nel caso di attività sportiva in movimento (corsa e bicicletta, ma anche trekking e scialpinismo, come chiarito dalla circolare del Viminale del 16 ottobre 2020), è possibile sconfinare in un altro comune della stessa regione, purché tale spostamento resti funzionale unicamente all’attività sportiva in questione e la destinazione finale coincida con il comune di partenza. Oltre al bisogno di avere con sè una autocertificazione, in tutti questi casi sono sempre vietati gli assembramenti ed è obbligatorio mantenere la distanza di un metro (due metri per chi pratica attività sportiva) dalle altre persone. Ricordiamo che per i comuni con meno di 5000 abitanti è equiparata al territorio comunale la fascia territoriale circostante, fino a una distanza di 30 chilometri dai relativi confini.

Bar e ristoranti restano chiusi (così come pub, gelaterie, pasticcerie) anche in zona arancione, con possibilità di acquistare cibo da asporto dalle 5.00 alle 22.00 (per i bar senza cucina fino alle 18.00) e di farsi recapitare cibo a domicilio senza limiti di orario. Per chi acquista in modalità da asporto è vietato consumare cibi e bevande nelle vicinanze del locale; in nessun caso ci si può invece sedere e consumare in un locale. Sono nuovamente aperti i negozi, senza limitazioni alle categorie di beni vendibili. Nelle giornate festive e prefestive sono comunque chiusi gli esercizi commerciali presenti all'interno dei centri commerciali e dei mercati, a eccezione delle farmacie, parafarmacie, presidi sanitari, punti vendita di generi alimentari, tabacchi ed edicole. Musei, teatri, cinema, piscine, palestre e bingo sono sempre chiusi.

Grosse novità dal fronte scuola: a partire dal 25 gennaio 2021 tornano in aula gli studenti delle superiori in tutta la Lombardia, con presenza almeno al 50%; proseguono le attività didattiche in presenza di asili nido, scuole dell'infanzia, elementari e medie.

Concludiamo ricordando una vecchia regola sempre in vigore: l'obbligo di indossare la mascherina ovunque, sia al chiuso che all'aperto, in luoghi sia pubblici che privati (tranne che a casa propria e quando ci si trova in posti isolati insieme a conviventi; sono sempre esentati i bambini sotto ai 6 anni di età e chi sta svolgendo attività sportiva).

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