Salviamo la musica live: «concerti con capienza al 100% e Green Pass o anche il 2022 sarà irrimediabilmente compromesso»

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Magazine, 25/09/2021.

Senza dubbio il settore della musica dalvivo è tra i più danneggiati dalla crisi generata dal Covid-19: in Italia è un comparto praticamente fermo da marzo 2020, in particolare se si parla di grandi eventi. Tante sono state in questi mesi le manifestazioni a sostegno della musica dal vivo e dei lavoratori dello spettacolo, a partire dalla manifestazione Bauli in Piazza a Milano il 10 ottobre 2020, e ora arriva anche un appello diretto alla Presidenza del Consiglio firmato Assomusica e i Produttori di Musica Live per sollecitare una presa di posizione chiara e risolutiva per la sopravvivenza e il rilancio della musica dal vivo in Italia.

«Riteniamo doverosa e giusta la posizione rigorosa finora assunta dall’Italia ma oggi, per quanto riguarda i concerti e gli spettacoli dal vivo, altri paesi come Austria, Belgio, Canada, Danimarca, Francia, Inghilterra, Israele, Lettonia, Lituania, Olanda, Stati Uniti, Svizzera, Ungheria hanno già completamente aperto e altri come Irlanda, Portogallo e Svezia hanno già fissato la data di riapertura, tornando alla situazione di normalità pre-Covid», recita l'appello Salviamo la musica live, diffuso il 24 settembre 2021. 

I promotori dell'iniziativa propongono poi al governo un protocollo condiviso sulle norme sicurezza per tornare ad una situazione di normalità: «ingressi agli spettacoli dal vivo solo con Green Pass e mascherine obbligatorie e controllo temperature per gli show al chiuso» sono le basi da cui far ripartire il settore della musica dal vivo e dei grandi eventi. 

«Infine, per tornare ad una situazione di normalità, come quella pre-Covid, che è legata all’obbiettivo comune del successo della campagna vaccinale, di cui ci faremo parte attiva per la promozione della stessa», prosegue l'appello, «chiediamo il 100% delle capienze con abolizione del distanziamento e che sia fissata una data certa per la ripartenza attraverso un piano condiviso da formalizzarsi entro il 31 ottobre 2021. Queste sono le condizioni essenziali affinché anche la stagione 2022 non venga irrimediabilmente compromessa».

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