Sciopero per il clima il 24 aprile, il programma. Fridays for Future: «è il più grande digital strike della storia»

Magazine, 24/04/2020.

Dopo aver riempito le piazze d'Italia e del mondo, gli attivisti di Fridays for Future non si arrendono al Coronavirus e organizzano il primo sciopero digitale. Il movimento, nato nel 2018 in seguito alle proteste pacifiche di Greta Thunberg di fronte al parlamento svedese contro il riscaldamento globale e i cambiamenti climatici, nel 2019 è esploso in tutto il mondo grazie a 4 scioperi globali del clima, che hanno coinvolto milioni di persone in ogni angolo del pianeta.

In tempi di Coronavirus, scendere in piazza a manifestare è impensabile, ma grazie alla tecnologia gli attivisti di Fridays for Future hanno la possibilità di far sentire a gran voce il loro messaggio: venerdì 24 aprile 2020 è la data scelta per il qiuinto sciopero globale del clima, annunciato come il più grande digital strike della storia.

In Italia lo sciopero digitale del clima ha inizio alle ore 10.00 con un appuntamento virtuale a Palazzo Chigi, a Roma, grazie a una piattaforma di geolocalizzazione pubblicata sul sito ritornoalfuturo.org, dalla campagna lanciata per l'occasione da Fridays For Future Italia: anche se chiusi in casa, tutti coloro che vogliono partecipare possono farlo virtualmente «davanti alla sede del Governo, con la stessa determinazione di ogni altro global strike», come hanno affermato gli organizzatori.

Il programma dello sciopero per chiedere interventi contro la crisi climatica prosegue dalle ore 11.00 con varie attività on line a tema: un webinar di approfondimento e un'edizione speciale del #CamerettaTour, con personaggi della scienza e dello spettacolo; le iniziative proseguono anche nel pomeriggio di venerdì 24 aprile con le proposte dei vari gruppi locali di Fridays for Future.

L'obiettivo dello sciopero per il clima? «Vogliamo far sì che la ricostruzione dopo la crisi sanitaria sia il primo passo per una giusta transizione ecologica, nel rispetto dei diritti di tutte e tutti. Venerdì 24 aprile lanciamo la nostra campagna per un Ritorno Al Futuro, insieme a una serie di principi e proposte da cui ripartire. Come ogni venerdì, chiediamo a ciascuno di scattarsi una foto con un cartello e di pubblicarla sui social, usando l'hashtag #RitornoAlFuturo».

La campagna #RitornoAlFuturo vuole lanciare un piano necessario per la rinascita del paese, per risollevarsi dalla crisi economica e da quella climatica. «Usciti da questa pandemia dobbiamo ricostruire un mondo nuovo. Non possiamo permetterci di scoprire, domani, un futuro ancora più indifeso di fronte all’emergenza climatica, inerti davanti a una crisi economica peggiore di quella del 2008. La transizione ecologica è la strada migliore per rilanciare l’occupazione e redistribuire benessere, per creare lavoro e al contempo evitare che nuove crisi dovute al riscaldamento globale si abbattano su di noi». 

L'appello è già stato firmato da decine di scienziati e da grandi nomi del panorama ecologista italiano: Greenpeace, Wwf e Wwf Young, Legambiente, Terra!, Stop-Ttip si sono aggiunte al gruppo dei promotori, stendendo una lista di sette punti cardine per la transizione (un elenco, quello degli aderenti, destinato ad allungarsi, e che si estenderà presto anche al mondo sindacale, dell’associazionismo, dei comitati)

  • rilanciare l'economia investendo nella riconversione ecologica
  • riaffermare il ruolo pubblico nell'economia
  • realizzare la giustizia climatica e sociale
  • ripensare il sistema agroalimentare
  • tutelare la salute, il territorio e la comunità
  • promuovere la democrazia, l'istruzione e la ricerca
  • costruire l'Europa della riconversione e dei popoli

Ciascuno dei punti può essere approfondito sul sito ufficiale della campagna Ritorno al Futuro, dove si trova anche la lista completa degli aderenti. 

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