Magazine, 27/03/2024.
La primavera è entrata nel vivo, e Roma in questo periodo dà il meglio di sé. Un weekend ad aprile nella città eterna sarà l'occasione per ammirarla in tutta la sua bellezza, tra azalee, parchi fioriti e giardini giapponesi. Un tripudio di odori e colori che si intrecciano ai monumenti, ai siti archeologici e allo splendore della città. Un fine settimana forse è poco per ammirare Roma e i suoi dintorni, ma è sufficiente per respirare quella bellezza che da sempre incanta e stordisce.
Viali e giardini fioriti da non lasciarsi scappare a Roma ad aprile
Nel mese di aprile, ed esattamente dal 21 aprile, ovvero la data che celebra il Natale di Roma, per alcune settimane come da tradizione dagli anni '50, la scalinata di piazza di Spagna cambia veste grazie a circa 450 esemplari di Rododendrum indicum, comunemente conosciuti come azalee. Un trionfo di colori che per i romani decreta l'arrivo della bella stagione e per gli stranieri l'occasione per ammirare una piazza iconica nel momento più bello dell'anno.
Sempre il 21 aprile si aprono i cancelli del Roseto Comunale, ubicato su uno dei colli più incantevoli della città, l'Aventino, di fronte ai resti del Palatino, appena sopra il Circo Massimo. Qui si potrà passeggiare tra un'interessante collezione, in tutto circa 1200 esemplari di rose botaniche, antiche e moderne. E da qui potrete godere una vista mozzafiato.
Potrà sembrare strano, ma Roma regala anche fioriture uniche, offrendo improvvisi squarci nipponici. Infatti nel cuore di Trastevere, sulle pendici del Gianicolo, l'Orto Botanico di Roma nasconde, tra l'altro, un incantevole giardino giapponese dove, fra i tradizionali giochi d'acqua, una ridente cascatella al centro, due laghetti e una pagoda, in questo periodo è possibile ammirare anche il bellissimo e struggente spettacolo dell'Hanami, ovvero la fioritura dei ciliegi.
La bellezza dell'Hanami, ormai da anni, attira romani e turisti anche all'Eur e precisamente sui viali dei giardini che si affacciano sul laghetto. Cosa c'è di meglio che fermarsi e fare un un pic-nic sotto i ciliegi in fiore?
Ma se volete godervi lo spettacolo in solitudine allora, nei pressi di Villa Giulia, in via Antonio Gramsci, l'Istituto Giapponese di Cultura a Roma nasconde un vero e proprio gioiello: si tratta di un giardino giapponese, in stile Sen'en, ovvero con laghetto, realizzato, proprio come quello dell'Orto Botanico, dall'architetto Ken Nakajima. L'ingresso è gratuito dietro prenotazione.
Le ville che modellano la città, da Villa Borghese a Villa Ada, da Villa Torlonia a Villa Celimontana, dal Parco dell'Acquedotto al Gianicolo per arrivare a Villa Doria Pamphilj, sono tutte un tripudio di alberi e piante in fioritura e il glicine spesso caratterizza angoli della città, come via Margutta, dove tra i civici 33 e 55 è possibile scorgere due esemplari di glicini rigogliosi e se siete fortunati a incontrare i portieri degli stabili, potete chiedere di dare un'occhiata ai cortili e ammirare queste due magnifiche piante che nelle settimane di aprile mostrano la loro migliore fioritura.
Se il weekend è lungo e desiderate tuffarvi in un luogo dove la natura dà il meglio di sé, allora potete spostarvi da Roma e percorrendo circa un'ottantina di chilometri: in provincia di Latina è possibile visitare, prenotando l'entrata con visita guidata, il Giardino di Ninfa. Il parco, diventato monumento naturale ufficialmente nel 2000, nasconde un vero e proprio gioiello con piante e alberi secolari cresciuti accanto ai ruderi di un'antica città, un tempo florida e rigogliosa. E in questo periodo il giardino offre uno spettacolo imperdibile, tra fioriture e colori che riempiono gli occhi e il cuore.
A pochi chilometri da Roma, Tivoli offre una delle ville più stupefacenti, Villa D'este, dichiarata nel 2001 Patrimonio dell'Umanità Unesco. Un capolavoro del giardino italiano con un'impressionante concentrazione di fontane, ninfei, grotte, giochi d’acqua e musiche idrauliche. Un luogo unico al mondo da non lasciarsi scappare; in questo periodo dell'anno, poi, la fioritura primaverile offre uno spettacolo stupefacente.
Dove fermarsi a mangiare all'aperto a Roma e sul litorale
Mangiare all'aperto per i romani è una consuetudine. Le piazze più o meno conosciute, i vicoli e le terrazze offrono squarci e vedute indimenticabili sulla città, da ammirare mentre si sorseggia un caffè, si addenta una pizza o ci si rilassa con un aperitivo.
Se vi trovate proprio al centro di Roma avrete l'imbarazzo della scelta, ma sulla via del Pincio a Villa Borghese, esattamente in piazza Bucarest, non passa inosservata la Casina Valadier; scegliete un tavolo in giardino, in prossimità del belvedere, e da lì lo spettacolo che avrete davanti agli occhi sarà mozzafiato, specialmente nell'ora del tramonto.
Ogni piazza e vicolo della città, tra dehors e tavoli all'aperto, offre angoli a volte appartati dove poter mangiare. Uno di questi luoghi, un po' più nascosti e raccolti, è l'incantevole piazza della Quercia, tra via dei Giubbonari, piazza Farnese e Lungotevere dei Tebaldi. In questo angolo si affaccia l'Osteria della Quercia, con tavolini esterni dove sedersi e da cui godere il silenzio della piazza e la suggestiva facciata rinascimentale di Palazzo Spada. Qui potrete assaporare una cucina di stampo romanesco con prodotti proveniente dalle aziende agricole dell’agro romano. Assaporerete la classica carbonara, il cacio e pepe, le immancabili polpette con le puntarelle per contorno, i carciofi alla giudia e alla romana, le crocchette di baccalà, la cicoria ripassata e un'altra prima donna della tavola romana ovvero, l'amatriciana.
Se volete passeggiare addentando qualcosa di gustoso allora fermatevi in uno dei forni che puntellano il Ghetto, come l'Antico Forno Urbani, dove potrete gustare la classica pizza rossa romana, rigorosamente senza mozzarella. Sempre al Ghetto, la Rosetteria Renato al Ghetto, nuovo e azzeccatissimo esperimento dell'Hosteria Kosher Renato al Ghetto, vi stupirà con la classica e oramai introvabile rosetta, che potrete far farcire con le prelibatezze della cucina giudaico-romanesca, tra cui: stracotto di manzo, coratella, pollo alla cacciatora, polpette al sugo, vitella porchettata, lingua e salsa verde, broccoli e salsiccia. Una vera delizia per il palato!
Da non perdere il mitico maritozzo, dolce e salato, da gustare passeggiando per i vicoli del centro. Gli indirizzi da non perdere sono Roscioli caffè a via dei Giubonari, Maritozzo Rosso a Trastevere, Regoli in via dello Statuto e Casa Manfredi, in viale Aventino.
Se la vostra passione è il pesce, ovviamente a Roma c'è l'imbarazzo della scelta, ma se avete un po' di tempo a disposizione inoltratevi nel litorale romano, da Ostia a Fregene, per arrivare fino a Santa Severa: l'offerta degli stabilimenti aperti è più che appetibile e gustare uno spaghetto con le vongole sulla spiaggia ascoltando lo sciabordio delle onde attrae da sempre romani e turisti. Fiumicino, però, per i romani più veraci è stata sempre la meta più amata per gustare ottimo pesce a prezzo modico, anche se ora molte trattorie e ristoranti iconici hanno chiuso definitivamente i battenti e nuove realtà dalla cucina più raffinata attirano i palati più esigenti, come la l’Osteria dell’Orologio, su ideazione del patron e chef Marco Claroni. Da provare lo storico Gina a Porto con una tradizione consolidata a Fiumicino dalla seconda metà del ‘900.