Welfare aziendale come opportunità di ripartenza: arriva la detassazione Fringe benefit

Magazine, 20/12/2022.

Il welfare aziendale rappresenta la soluzione più funzionale per la ripartenza dell’economia, in quanto è in grado di guidare un ciclo di spesa virtuoso del consumatore indirizzando le entrate verso i settori più colpiti. Un esempio è l’innalzamento dell’importo del limite di non imponibilità del valore dei Fringe Benefit.

Tra il 2021 e il 2022 abbiamo assistito a numerose modifiche relative al trattamento dei fringe benefits aziendali, a partire dal Decreto Aiuti-Bis convertito in legge il 21 settembre, con la modifica del limite di detassazione fiscale e contributivo dei fringe benefit a favore dei dipendenti, aumentando la soglia a 600 euro.

Successivamente, con il nuovo decreto Aiuti Quarter si è assistito ad un nuovo aumento della detassazione fiscale e contributiva fino a 3000 euro. Le modifiche sono state inserite nell’art. 3 del Decreto n.176 del 18 novembre 2022, in vigore dal giorno successivo, finalizzato all’introduzione di nuove misure per fronteggiare il caro bollette.

All’interno della normativa che gestisce i benefit aziendali, troviamo anche le agevolazioni o rimborsi dei datori di lavoro per il pagamento delle utenze domestiche quali servizio idrico, luce e gas.

Welfare aziendale: come funziona il fringe benefit

Fino al 31 dicembre 2022 i datori di lavoro possono offrire ai propri collaboratori e dipendenti il beneficio dei 600 euro, ora innalzato a 3000 euro, assieme al bonus benzina. Ciò significa che ogni datore di lavoro può riconoscere ai singoli dipendenti una soglia di esenzione fino a 3.200 euro.

L’articolo 12 del Decreto Aiuti-bis, che ha introdotto interventi mirati a sostegno degli individui che svolgono attività lavorative per sopperire ai disagi causati dalla crisi, prevede anche l’esclusione dal reddito di lavoro dipendente ai fini fiscali e dalla base imponibile contributiva del valore dei beni ceduti e dei servizi prestati ai lavoratori dipendenti.

Con il termine beni ceduti si includono sia i beni in natura che i buoni acquisto, che ad oggi rappresentano la migliore risposta e opportunità per la fruizione del welfare aziendale da parte dei dipendenti e collaboratori.

Tra i buoni acquisto più utilizzati troviamo:

  • i buoni benzina;
  • i buoni spesa;
  • utenze per uso domestico.

Online è possibile trovare tutte le informazioni su come ottenere l’aumento del fringe benefit in busta paga, a chi spetta e come richiederlo.

L’importanza del welfare aziendale oggi

Ad oggi abbiamo compreso quanto siano importanti le iniziative e i benefit messi a disposizione dei propri collaboratori e dipendenti, al fine di migliorare la qualità di vita delle persone che svolgono attività lavorative presso la propria azienda e per contribuire al loro benessere anche nella vita privata, non solo in quella professionale.

Mai come in questo periodo di crisi, è importante offrire un aiuto a tutti coloro che aiutano quotidianamente le aziende a produrre sempre di più per poter essere competitivi ed efficienti sul mercato.

In particolare strumenti come buoni pasto e contributi per le spese rappresentano il miglior modo per integrare il welfare aziendale anche nelle aziende di medio-piccole dimensioni ed investire nei propri dipendenti per migliorare il clima aziendale.

Tra i principali vantaggi offerti da questi strumenti troviamo, infatti, un maggior potere d’acquisto per le persone che svolgono l’attività lavorativa nella propria azienda, ottenendo benefit non tassati che non contribuiscono a formare il reddito.

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