Gian Maria Volonté: un attore contro. Mostra di manifesti, locandine, foto e libri

Centro civico Buranello Cerca sulla mappa
DA Martedì24Gennaio2023
A Mercoledì08Febbraio2023

Il Club Amici del Cinema di Genova Sampierdarena presenta, da martedì 24 gennaio a mercoledì 8 febbraio 2023, alla Fabbrica delle Immagini - Voltini Lab del Centro Civico Buranello (via Giacomo Buranello, 1, via Prete Don Daste 8 a), Gian Maria Volonté: un attore contro, un'esposizione di manifesti, locandine, foto e libri dedicati al grande attore italiano in occasione del 90° dalla nascita (Milano 1933). I materiali esposti, tutti provenienti dalla Collezione di Lino Zanellato, documentano con poche eccezioni la trentennale carriera cinematografica di Gian Maria Volonté: dagli esordi nel cinema di genere (peplum, western, noir), ai titoli delle prove più mature realizzate da protagonista assoluto negli anni ‘70 e ’80, su tutte Indagine di un cittadino al di sopra di ogni sospetto (1970), La classe operaia va in Paradiso (1972), “L’opera al Nero” (1988); alle affermazioni internazionali con premi a Cannes con La morte di Mario Ricci (1983), a Berlino con Il caso Moro (1987) a Venezia, Leone d’Oro alla carriera nel 1991. Apertura: da martedì a venerdì ore 16-18,30 Su prenotazione inviando una e-mail (inaugurazione: martedì 24 gennaio alle ore 17).

I manifesti, le foto e le locandine in mostra affiancano le “collaborazioni artistiche” di Volonté, - è così che si possono definire gli apporti dell’attore alla costruzione dei vari personaggi - a grandi registi della storia del cinema: a partire dai sodalizi più duraturi e riusciti con Francesco Rosi ed Elio Petri, poi troviamo tra gli italiani Lizzani, i fratelli Taviani, Montaldo, Nanni Loy, Bellocchio, Maselli, Pontecorvo, Comencini, Leone, Damiani, Monicelli, Amelio; tra gli stranieri Claude Goretta, André Delvaux, Miguel Littin, Jean-Pierre Melville. Mentre lavora con il regista greco Theo Angelopoulos al film “Lo sguardo di Ulisse”, Gian Maria Volonté viene colto improvvisamente da un infarto e muore nell’isola greca di Florina, il 6 dicembre del 1994, a soli sessantuno anni. In questi anni però non sono mancate le iniziative che lo ricordano a partire dal Festival LA VALIGIA DELL’ATTORE sull'isola sarda della Maddalena, appuntamento annuale di approfondimento sul lavoro di attore, con la direzione artistica della figlia Giovanna Gravina Volonté. E poi a Roma è nata nel 2011 la scuola d’arte cinematografica a lui dedicata e più recentemente Mauro Monni ha scritto ed interpretato lo spettacolo teatrale “Gian Maria Volonté e il racconto di un paese imperfetto” (visto anche a Genova la scorsa estate nell’ambito del Festival Teatrale dell’Acquedotto). Numerosi gli omaggi nei festival internazionali e continuano pubblicazioni e studi che testimoniano il costante interesse che il suo lavoro ci ha lasciato. Un’eredità culturale da preservare e da far apprezzare soprattutto alle giovani generazioni che si avvicinano al suo cinema.

Essere attore, per questo artista-autore significava provare a trasformare la società, significava, come si diceva una volta, cambiare il mondo. Le sue parole ne sono una limpida conferma: “noi speriamo in un mondo che riesca a migliorare la qualità della vita di tutti: l’ambiente, la possibilità di conoscere, la possibilità di comunicare e di informare e, soprattutto, la possibilità di eliminare tutto quello che è oggetto per distruggersi come le armi, le guerre, la pena capitale. Ed io credo che già quello sarebbe un grande cambiamento”. Molti sono gli aggettivi che segnano il percorso umano e artistico di Gian Maria Volonté, alcuni si riferiscono alle sue prese di posizione: ribelle, anticonformista, militante; altri alle sue doti di attore: geniale, moderno, camaleontico o alle caratteristiche personali di uomo schivo, introverso, fragile. Come ha dichiarato Francesco Rosi “Volonté ha sempre scelto di stare dalla parte degli uomini contro, di quelli che vanno nella direzione opposta a quella che vorrebbe il potere”. L’aggettivo però che mette tutti d’accordo lo ha scritto di suo pugno Giuliano Montaldo sulla locandina di “Giordano Bruno” esposta in questa occasione: Gian Maria INDIMENTICABILE.

Argomenti trattati

Newsletter EventiResta aggiornato su tutti gli eventi a Genova e dintorni, iscriviti gratis alla newsletter