Genova - Dal 23 settembre al 9 ottobre 2022, Sala Dogana di Palazzo Ducale ospita la mostra Cortocircuiti catartici: dalla narrazione per immagini del fumetto al potere satirico delle parola, un itinerario tematico che presenta i principali lavori dello scrittore Glauco Piccione e dell’illustratore/fumettista Niccolò Pizzorno, i quali, realizzando la graphic novel Cortocircuiti catartici fino a giungere alla storia breve The Hunter, hanno creato un particolare stile fumettistico, capace di proiettarli al di fuori dei confini nazionali.
Genova - Come racconta Glauco Piccione nel saggio Alcuni lineamenti tratti dall’opera letteraria e fumettistica Cortocircuiti catartici: «Circondati da un presente nefasto e pericolosamente immobile la tautologia umana Ciano Blu, il diacronoantropologo Isidoro Paupau e l'operatore ecologico delle fognature Origami Gong si ritrovano a cooperare per sopravvivere alla Grande Speculazione Edilizia voluta dai Proprietari, una casta di individui senza scrupoli che detiene il potere tecnologico, economico e finanziario del Paese. L'opera, caratterizzata da venature narrative provenienti dai generi distopico, grottesco e satirico, si presta a molteplici livelli di lettura, che vanno dall’epopea d’azione fino alla satira dell’Italia odierna; si avvale altresì di un solido impianto letterario e di un segno grafico stilizzato, ispirato ai princìpi dei maestri della sintesi Milton Caniff, Hugo Pratt e Jaques Tardi».
Genova - Cortocircuiti catartici (opening il 23 settembre alle ore 17), visitabile dal lunedì alla domenica ore 15-20 con ingresso libero, si rivela come una fedele riproduzione della realtà sociale italiana, deviata dalla retorica della trash culture mediatica e dalle lenti concettuali categorizzanti del razzismo e del populismo. Cominciando con l’analisi delle tematiche contenute nella graphic novel, si coglierà il pretesto per indagare le lingue di confine tra satira, letteratura, fumetto e antropologia e per immaginare un futuro che non corrisponda a un’ingiustizia diffusa, ma piuttosto a un riscatto collettivo.
Partendo dallo spazio di Sala Dogana di Palazzo Ducale di Genova è attivato un circuito composto da librerie, enti, associazioni culturali, che contribuirà ad ospitare per tre settimane una serie di eventi, discussioni e dibattiti che trascendono i singoli contenuti della graphic novel per creare una proposta capace di coinvolgere i partecipanti e i visitatori in maniera orizzontale. Lo stile e i contenuti della graphic novel sono contestualizzati grazie agli interventi della casa editrice dei Merangoli e di Franco Arato, professore di letteratura italiana all’Università degli Studi di Torino. Seguono ulteriori presentazioni dell’opera nella fumetteria Il Mondo del Fumetto e in Sala Dogana.
Successivamente, sono indagate le intersezioni tra fumetto, antropologia, etnografia militante e nuove possibilità politiche. In questa cornice intervengono: l'antropologo Andrea Staid; la filmmaker e disegnatrice Francesca Cogni (entrambi autori dell’etnographic novel Senza confini); la fumettista, illustratrice e grafica Sara Fabbri (autrice della graphic novel The King Of Bangkok con Claudio Sopranzetti e Chiara Natalucci), esponenti di tali ibridazioni e sperimentazioni. L'Associazione di promozione sociale Pepita Ramone (in occasione del connesso festival La Città di Carta) e la libreria Bookowski ospitano gli eventi, mediando ed alimentando il dibattito.
In uno spazio apposito, invece, è compiuta la riflessione "potere trasformativo del linguaggio e nuovi paradigmi etici ed estetici nel processo di ridefinizione della realtà sociale e politica". Quindi, la silloge di poesia Il tempo evolve, posticcia l'umanità di Glauco Piccione è presentata nella Stanza della Poesia di Palazzo Ducale, in compagnia del poeta Simone Dapelo, della scrittrice Barbara Garassino e del poeta, saggista e scrittore Massimo Morasso. Inoltre, sono proiettati e discussi i film Widow Street, Loli Kali Shuba e Antologion del regista Aleksandr Balagura, un autore capace di mostrare in maniera poetica, ma allo stesso tempo documentaristica, la vita delle esistenze ai margini, e di proporre interpretazioni radicali del medium cinematografico.
L'ultima sezione di questo festival è dedicata, più strettamente, a tematiche educative e sociali: lo psicologo dello sviluppo Daniele Leotta propone il laboratorio Gioco e narrazione: alla ricerca di mondi possibili, in cui i partecipanti sperimentano un percorso ludico ed esplorano il potenziale destrutturante del gioco. L'attivista Luca Curtaz, con la collaborazione di AMa - Associazione Abitanti della Maddalena, presenta una discussione su "bellezza/bruttezza a Belpaese 2.0 e nel genovesato". Infine, il rapper Emanuele Scippe (in arte Fista) e una rispettiva crew raccontano la realtà della periferia genovese attraverso le loro canzoni.
Questo evento è stato aggiornato con nuove informazioni il 02/10/2023 alle ore 16:19.
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