Genova, a Villa Croce la mostra Make it new! Tomas Rajlich e l'arte astratta in Italia

Elisa Morando
Museo di Villa Croce Cerca sulla mappa

Genova, 03/05/2021.

Lunedì 3 maggio s'inaugura la nuova mostra del Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce, dedicata all'arte astratta del grande maestro ceco Tomas Rajlich. Curata da Cesare Biasini Selvaggi e Flaminio Gualdoni, presenta oltre 80 opere di artisti italiani e internazionali, con cui lo stesso Rajlich ha scelto di dialogare. La mostra Make it new! Tomas Rajlich e l'arte astratta in Italia, che segna la ripartenza di Villa Croce con la riapertura dei musei genovesi, è visitabile dal 4 maggio al 22 agosto 2021.

«Genova riparte dalla cultura, e ancora una volta lo fa dal Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce con una mostra di respiro internazionale - dice l'assessore alle Politiche Culturali Barbara Grosso - Questo ci conferma che l'arte può essere curativa, può creare legami tra le persone. Villa Croce diventa, con questa esposizione, un palcoscenico internazionale e mostra delle opere che messe insieme assumono un significato nuovo, che va guardato con occhi diversi».

L'advisor per Arte e patrimonio culturale del Comune di Genova Anna Orlando sottolinea che la mostra va inserita all’interno di un programma che ha come principali criteri quelli di grande apertura e alternanza. «In questo caso, la collaborazione è con una galleria del territorio, ABC-ARTE, ma ogni stagione avrà partner e curatori diversi, sia affermati che emergenti, e soprattutto esporrà opere sia più facili da comprendere sia di ricerca. Oltre alla qualità e alla bellezza dell’arte di Tomas Rajlich è un onore per noi che un artista di tale livello e fama internazionale abbia scelto personalmente le opere della collezione permanente del museo, per istaurare un dialogo visivo e concettuale con le proprie. È un’occasione unica e preziosa per il nostro pubblico con cui dialogare attraverso il suo astrattismo magico, delicatissimo e magnetico».

Il percorso espositivo delle opere di Tomas Rajlich, che documentano oltre mezzo secolo di ricerca, parte dagli esordi nella scultura degli ultimi anni Sessanta, per concludersi con i suoi lavori più recenti, con le loro variazioni sull’intensità, la luminosità e la consistenza della pittura stessa, attraverso sensibilissime texture di materia-colore. «Questo è un luogo in cui si può osare più che in altri - sostiene il curatore Flaminio Gualdoni - Il grande maestro Rajlich in tutta la sua vita ha rischiato, ha fatto ricerca, senza mai seguire la strada più semplice per il successo. Ha voluto esplorare il colore e la luce, far uscire la pittura da ogni quadro, davanti al quale prova ancora ansia dopo anni e anni di carriera».

Rajlich, nato in Cecoslovacchia e trasferitosi poi in Olanda, ha approfondito la propria ricerca artistica fino a giungere alla Pittura Fondamentale, che si basa sull’importanza del segno, del colore e dell’apparato grafico. Dopo le prime mostre a fondo bianco e poi a fondo nero, giunge con numerosi passaggi alla pittura di luce e ai monocromi di colore. Dietro a ciascuno dei suoi quadri è racchiusa una sostanza culturale profonda» tiene a marcare il curatore. Questa è una mostra che rispecchia la personalità precisa e determinata di Rajlich, che ha voluto in prima persona esporre a Villa Croce, come ci racconta la direttrice del museo Francesca Serrati, dopo essere rimasto colpito dalla collezione non banale che questo museo racchiude.

Il titolo Make it new! riflette la ricerca del pittore di novità continua, di rischio. La mostra accoglie artisti dai nomi molto noti (come Fontana, Manzoni e Colombo), ma anche artisti giovani ed emergenti. L’altro curatore della mostra, Cesare Biasini Selvaggi, sottolinea come «La ricerca artistica contemporanea è continua, costituisce un linguaggio magmatico e pulsante, in continuo cambiamento. Questa mostra è una finestra sul futuro, che mette insieme l’opera di Rajlich, una selezione di opere d’arte astratta di Villa Croce e la raccolta privata di Maria Cernuschi Ghiringhelli. Costituisce dunque un ponte tra Genova, Roma e Praga» e poi aggiunge: «Questa mostra non vuole ricostruire dalla A alla Z la storia dell’arte astratta, in modo accademico, ma presenta numerose ridondanze, volute, che sono volte a sottolineare un determinato tipo di sensibilità artistica».

Tra gli artisti presenti: Agostino Bonalumi, Enzo Cacciola, Antonio Calderara, Gianni Colombo, Dadamaino, Lucio Fontana, RIccardo Guarnieri, Osvaldo Licini, Piero Manzoni, Martino Oberto, Antonio Scaccabarozzi, Paolo Scheggi, Atanasio Soldati, Giuseppe Uncini, Gianfranco Zappettini. Biasini Selvaggi, poi, ricorda le iniziative legate alla mostra che saranno: il catalogo a cura di Antonio Borghese, che uscirà tra circa un mese con l’idea di creare un’occasione per incontrare dal vivo l’artista; gli incontri sul sito internet con gli artisti o, nel caso di artisti non viventi, con i curatori delle prossime mostre; l’evento a giugno di arte contemporanea organizzato dalle Ferrovie dello Stato.

Questi gli orari per visitare la mostra Make it new. Tomas Rajlich e l'arte astatta in Italia a Villa Croce: giovedì 15/19; venerdì, sabato, domenica 11/19; esposizione aperta anche martedì 4 e mercoledì 5 maggio 15/19. Biglietti: intero 5 euro, ridotto 3 euro (disabili, ultra 65 anni cittadini UE). Ingresso gratuito tutte le domeniche per i residenti nel Comune di Genova; per bambini e ragazzi fino ai 18 anni non compiuti; per accompagnatori disabili. È consigliato l'acquisto online del biglietto online oppure al numero 010 580069 (giovedì e venerdì h 15/19); prenotazione obbligatoria nel weekend.

Di Elisa Morando

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