È morto Marco Bollesan, leggenda del rugby italiano

Genova, 12/04/2021.

Lutto nel mondo del rugby e dello sport italiano. È morto nella serata dell'11 aprile, a Genova, Marco Bollesan, capitano della Nazionale e tra i rugbysti più famosi di sempre ad aver indossato la maglia azzurra. Avrebbe compiuto 80 anni il prossimo luglio, ed era malata da tempo. Quarantasette i suoi caps internazionali, trentaquattro dei quali da capitano, Bollesan aveva anche rivestito il ruolo di Commissario Tecnico alla prima Rugby World Cup del 1987, oltre che di Team Manager nelle rassegne iridate del 2003 e del 2007, fondatore delle Zebre nella loro forma originaria di invitational club italiano.

Marco Bollesan, nato a Chioggia il 7 luglio 1941, era cresciuto a Genova. Flanker nelle fila del Cus di Genova, dopo essersi imposto come una delle migliori terze linee del panorama nazionale era passato alla Partenope conquistando il titolo di Campione d'Italia del 1966, prima di rientrare al suo club d'origine, sfiorando per tre anni il titolo tricolore con i genovesi per poi conquistarlo nel 1975 con la maglia del Brescia, nello stesso anno della sua ultima apparizione in azzurro contro la Cecoslovacchia a Reggio Calabria. In carriera ha capitanato l'Italia in occasione dello storico tour sudafricano del 1973 e, nello stesso anno era stato tra i soci fondatori delle Zebre.

Nominato Commissario Tecnico, insieme a Gianni Franceschini, nel primo mandato della presidenza Mondelli, aveva guidato la Nazionale alla prima Rugby World Cup del 1987 in Nuova Zelanda. Tra il 2002 ed il 2008 era rientrato nello staff della Nazionale come Team Manager durante le gestioni di John Kirwan e Pierre Berbizier, ultimi passi professionali di una vita interamente dedicata al servizio del rugby italiano. Da maggio 2015, il suo nome figura a Roma nella Walk of Fame dello sport italiano, galleria delle celebrità riservata agli sportivi italiani distintisi in campo internazionale.

Regione Liguria (e il Comune di Genova) esprime profondo cordoglio per la scomparsa di Marco Bollesan e si stringe alla famiglia in lutto. Bollesan aveva mosso i primi passi nel mondo della palla ovale a Genova. "Una notizia drammatica non solo per Genova e il rugby, ma per tutto lo sport azzurro - dice l'assessore allo Sport Simona Ferro - Due volte campione d'Italia da giocatore, 47 presenze in Nazionale, 6 anni da capitano azzurro, poi allenatore della Nazionale all’esordio in Coppa del Mondo, infine team manager azzurro: sono questi i numeri straordinari di uno dei simboli dello sport italiano. Con lui se ne va un mito". 

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