Elezioni regionali Liguria 2020: data, i dieci candidati e la legge elettorale

Davide Papalini, Wikipedia commons

Genova, 24/08/2020.

Si avvicinano le Elezioni regionali 2020 in Liguria. Le urne aprono nelle giornate di di domenica 20 (dalle ore 7 alle 23) e lunedì 21 settembre 2020 (dalle ore 7 alle 15). Nelle stesse giornate c'è anche il referendum per il taglio dei parlamentari e il primo turno delle elezioni amministrative, con le urne in Liguria che si aprono in sedici comuni. Il Governatore uscente è Giovanni Toti, che si è ricandidato per il bis. In totale sono dieci i candidati in campo per queste elezioni regionali in Liguria. Ecco chi sono e da quali partiti o liste civiche sono sostenuti:

  • Carlo Carpi - Lista Carpi
  • Marika Cassimatis - Base Costituzionale
  • Giacomo Chippori - Grande Liguria
  • Aristide Massardo - Italia Viva-+Europa-PSI-PVU
  • Gaetano Russo - Il Popolo della Famiglia-Democrazia Cristiana
  • Alice Salvatore - Il Buonsenso
  • Ferruccio Sansa - Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Europa Verde-DemoS-Centro Demicratico, Sansa Presidente, Linea Condivisa
  • Giovanni Toti - Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia, Unione di Centro, Toti Presidente
  • Davide Visigalli - Riconquistare l’Italia
  • Riccardo Benetti - Movimento Politico a tutela di animali ed ambiente

Come si voterà per eleggere il nuovo Presidente della Regione Liguria? Ci sono diverse modifiche, volute dalla maggioranza di centrodestra (votate lo scorso luglio). Si tratta di una legge elettorale a turno unico: viene eletto governatore il candidato che riesce a ottenere anche un solo voto in più rispetto ai suoi avversari. Doppia preferenza di genere e limite del 60% dei candidati del medesimo sesso per la formazione delle liste. L'elettore può esprimere fino a due voti di preferenza per i candidati appartententi alla stessa lista (se due preferenze, devono andare a candidati di sesso diverso).

I 30 seggi (più il presidente eletto) sono ripartiti per l’80% in base a un sistema proporzionale su liste provinciali, dove è possibile esprimere le preferenze in merito ai candidati consiglieri. Il restante 20% dei seggi non vengono più assegnati tramite il listino regionale bloccato, ma in maniera variabile: come premio di maggioranza, se il candidato vincitore ha ottenuto meno di 18 seggi, oppure ripartito tra le liste non collegate al caniddato vincitore se ha ottenuto più di 18 seggi.

Per poter accedere alla ripartizione dei seggi, una lista provinciale deve superare la soglia di sbarramento del 3%, salvo non siano collegate a una lista regionale che è riuscita a ottenere il 5%.
Infine, per un elettore, è possibile esprimere un voto disgiunto, ovvero indicare un candidato governatore e poi volendo anche una lista che non lo appoggia.

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