Acquario di Genova, Beppe Costa: «Appena si potrà, siamo pronti a riaprire in sicurezza»

Genova, 24/04/2020.

«Un imprenditore per natura deve essere ottimista, ma oggi è molto difficile, perché siamo in un momento in cui eventi e scelte non dipendono da noi» dice Beppe Costa, Presidente di Costa Edutainment, gruppo che vanta 13 milioni di visitatori e ben 11 strutture in gestione a livello nazionale, oltre all'Acquario di Genova, al Galata Museo del Mare con Nazario Sauro e Dialogo nel Buio e al Bigo e alla Biosfera, anche Acquafan di Riccione, Acquario di Cattolica, Italia in Miniatura, i parchi Oltremare e l'Acquario di Livorno.

Beppe Costa lamenta un mancato aiuto da parte dello stato nel sostegno a parchi e acquari: «queste realtà non sono assimilabili ai musei che sono chiusi e basta, mettendo i dipendenti in cassa integrazione. Qui ci sono animali che vanno mantenuti tutti i giorni, 24 ore al giorno, 7 giorni su 7. Attualmente tutto il carico è su di noi, perché come grande impresa non abbiamo avuto aiuti. All'Acquario ci sono 20 persone che si stanno dando il turno per mantenere gli animali, che ovviamente hanno la priorità assoluta, ma spero di avere presto risposte per poterli mantere con una maggiore tranquillità. All'estero, penso alla Svizzera, ma anche agli Stati Uniti, gli imprenditori sono stati agevolati con aiuti a fondo perduto da spendere in servizi o personale, qui agli imprenditori è stata data soltanto una piccola liquidità a prestito».

La speranza di Beppe Costa è quella di poter riaprire il prima possibile: «Un mio sogno sarebbe quello di poter riaprire il 2 giugno per la Festa della Repubblica, ma chissà. Come Acquario noi siamo pronti con tutti i protocolli necessari alla sicurezza sia per il personale, sia per i visitatori. Non è difficile realizzare le entrate contigentante, così come evitare assembramenti, ci saranno sistemi di diminuizione della portata oraria di pubblico, maggior uso delle biglietteri online e soluzioni di code e rispetto degi spazi simili a quelle utilizzate oggi nei supermercati, magari anche termoscanner. Abbiamo, invece, bisogno di sapere con un po' più di anticipo se potremo riaprire strutture come l'Acquafan di Riccione, dove c'è bisogno di assumere personale stagionale. Speriamo di poterlo fare».

Se anche si potesse riaprire a breve, tuttavia Beppe Costa teme un calo di pubblico, come del resto è la sensazione generale del comparto turistico: «Tra le proposte attuali per rilanciare il turismo c'è quella di un bonus da 325 euro per chi pensa di fare le vacanze in Italia, speriamo che, oltre che negli alberghi, questo bonus sia spendibile anche in strutture come parchi e acquari, che sono imporanti per l'indotto turistico, basti pensare a quello che è l'Acquario per Genova».

Proprio sul tema del turismo genovese e del suo rilancio è attualmente in corso un tavolo virtuale con diversi attori, tra cui Comune, Acquario, Teatro Carlo Felice, Camera di Commercio, Ascom, Confidustria e Mibact: «Per il momento più che trovare una strategia comune ci stiamo scambiando i problemi, ma è un primo passo per fare un punto sulle diverse situazioni e disponibilità, in attesa di sapere quello che potremo fare». 

Nuovi input arrivano invece dal settore della comunicazione, che anche all'Acquario si è maggiormente focalizzato sulle tematiche della fruzione online e virutale, non solo attraverso la sitcom Acquaria due uomini e una vasca con Francesco Tomasinelli e Antonio Ornano trasmessa sulla pagina Facebook dell'Acquario di Genovama anche pensando a «modalità diverse e virtuali di fruizione della visita, tra cui tour guidati e appuntamenti nuovi con i Dietro le quinte».

Di Chiara Pieri

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