Carla Peirolero: «Il Suq rimandato, ma il teatro non si ferma»

Genova, 16/04/2020.

Inevitabilmente, come molte altre manifestazioni e spettacoli, anche il Suq, il tradizionale appuntamento di teatro e incontro tra cultura che segnava l'inizio dell'estate del Porto Antico, sarà rinviato a causa dell'emergenza coronavirus. Tuttavia la sua ideatrice e anima, Carla Peirolero, non si abbatte e guarda al futuro con ottimismo: «Gli spettacoli si faranno, magari in modalità diverse, con un numero ridotto di spettatori, con entrate contingentate, ma si faranno».

Il Festival che nel 2020 celebra la 22 esima edizione, infatti, si compone principalmente di una parte prettamente teatrale, incentrata sul dialogo tra culture, che è riconosciuta dal ministero, accreditata al Fus e sostenuta dalla Compagnia di San Paolo: «Il Teatro del Suq è un punto di riferimento con vent'anni di esperienza. Anche per quest'anno il programma è pronto, recupereremo gli spettacoli, probabilmente in autunno, rispettando le norme per la sicurezza in base alle istruzioni che ci saranno fornite».

È importante, infatti, secondo Peirolero che il mondo della cultura e dello spettacolo dal vivo diano segni di spinta e di ottimismo: «La cultura sarà una delle vie privilegiate per far tornare le persone a sentirsi con gli altri, ad avere spazi di riflessione e di emozione insieme. Magari con la mascherina sulla bocca, ma con gli occhi che si incontrino».

Se per la parte di spettacolo, per quanto con le dovute misure precauzionali, si pensa ad un rinvio in autunno nelle sedi del Porto Antico, ma anche di piazza Banchi e dell'Auditorium dell'Acquario, più difficile sarà la realizzazione del resto del Festival, come i tradizionali bazar, le cucine dal mondo, le lezioni, gli incontri e le attività per bambini, sia per i costi di realizzazione, sia per le norme sul distanziamento sociale. 

Benché Peirolero ricordi come uno spettacolo dal vivo: «sia fatto di presenze che si confrontano e che difficilmente possono essere sostituite da uno schermo» anche il Suq, soprattutto per la parte degli Incontri si sta muovendo online: «in questi giorni abbiamo pubblicato messaggi dalla compagnia in tante lingue, di artiste ucraine, albanesi, ecudoriane... sul tema #iorestoacasa ma anche #lamiacasaedovesono (titolo di uno degli spettacoli della Compagnia del Suq) ma andremo avanti anche con una rassegna virtuale dedicata all'ambiente e alle buone pratiche. Pensiamo anche di chiedere un contributo video ai tanti ospiti che sono passati e che abbiamo invitato al Suq per confrontarci su cosa significhi adesso l'Altro, come cambierà ora la prospettiva dell'Altro inteso come diverso?». 

Infine prosegue il progetto dedicato a Certosa, a seguito della caduta del Ponte Morandi. Lì era previsto uno spettacolo conclusivo per l'autunno 2020: «che probabilmente slitterà più avanti, ma stiamo proseguendo a raccogliere foto e testimonianze delle trasformazioni del quartiere nel tempo. Certosa è un luogo che ha vissuto momenti di integrazione anche difficili, ma che si è sempre dimostrato molto vivo. Spero presto di poterci tornare».

Di Chiara Pieri

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