Villa Pallavicini: viaggio nel Parco tra simboli esoterici, giri in barca e misteri. Le foto

Maria Grazie L'Abbate
Villa Durazzo Pallavicini Cerca sulla mappa

Genova, 08/03/2019.

Un viaggio a senso unico, da percorrere senza mai tornare sui propri passi... un po' come nella vita. Attraversando salite ripide, al sole come nell'ombra, circondati dalla natura, generosa quanto aspra e a tratti impenetrabile, gli occhi ritrovano infine la luce, mentre anima e corpo riposano sulle rive del Lago Grande. E, nei weekend di luglio e agosto, sono previste aperture dei giochi d'acqua dell'Esodo.

È questo il percorso guidato che attende i visitatori al Parco di Villa Durazzo Pallavicini di Genova, nel cuore di Pegli, incoronato nel 2017 come Parco più bello d'Italia e al primo posto in Liguria nella classifica Fai Luoghi del Cuore 2018. Esteso su 8 ettari a contatto con il mare, il parco si sviluppa in sentieri, laghi ed edifici e unisce un apparato botanico a un vero e proprio percorso iniziatico tra simbologie esoteriche, allusioni mitologiche e riflessioni letterarie. Il Parco di Villa Pallavicini ha riaperto dopo la chiusura invernale: da venerdì 1 marzo, tutti i curiosi possono prendere parte alle visite guidate alla scoperta di una Pallavicini alternativa... con qualche novità in più. 

Gli ultimi studi sul Parco hanno permesso agli architetti Fabio Calvi e Silvana Ghigino, dell’Associazione (Ati) Villa Durazzo Pallavicini a cui il Parco è affidato in concessione, non solo di portare avanti, dal 2010 al 2016, un restauro filologico e capillare della Villa, ma soprattutto di rinvenire le antiche motivazioni che stanno alla base della realizzazione di questa grande opera, ideata come uno spazio onirico che è al tempo stesso luogo di ludiche passeggiate e di iniziazione esoterica e massonica. Una novità in più nel Parco, che si aggiunge da gennaio 2018 al ritorno delle gite in barca sul Lago Grande.

«Il giardino di Villa Pallavicini è molto particolare - spiega l'architetto Fabio Calvi - Si divide in 14 scene, di cui 13 con architetture. Tutto questo per costruire attorno al visitatore un percorso scenografico e spettacolare, con un prologo e tre atti. In questo periodo stiamo svolgendo con Silvana Ghigino un grande lavoro di ricerca di archivio, ecco perchè la visita guidata del Parco si arricchisce oggi di novità e scoperte. Abbiamo scoperto che nel 1928, solo 15 persone alla volta potevano visitare il Parco, accompagnate da una guida, e le visite partivano ogni 20 minuti. Ma ecco un'altra indicazione curiosa: abbiamo da poco trovato in archivio i registri di firma dei visitatori, dal 1851 fino al 1928, scoprendo che nel 1859 ci furono più di 10mila visitatori in un anno».

Con il tour guidato si va alla scoperta di una Villa Pallavicini esoterica: «Il percorso del Parco può essere letto in due modi - continua Fabio Calvi - Come un bel percorso immerso nella natura e nell'architettura, oppue come un viaggio tra elementi esoterici e massonici. Un esempio? I tre atti di cui è composto il percorso del Parco corrispondono ai tre livelli della massoneria azzurra: apprendista, compagno e maestro. Il percorso del giardino è esperienziale, dove ciascuno dei visitatori è chiamato a intraprendere un viaggio per ritrovare se stesso».

«Il Parco di Villa Pallavicini a Pegli è un'opera di straordinaria bellezza, che ha la capacità di arrivare al cuore delle persone, siano esse specialisti del settore o semplici amatori - sostiene il direttore del Parco, architetto e paesaggista Silvana Ghigino, che da oltre trent'anni si occupa del luogo - Di questo è dimostrazione il fatto che la nostra organizzazione gestionale è supportata da molti volontari, che dedicano gran parte del loro tempo al giardino impegnati in varie mansioni. Inoltre, i misteri esoterici disseminati nel percorso scenografico-iniziatico sono fonte di visite filosofiche e spunto per attività di riflessione che si tengono una volta al mese alla Casa delle Tortore».

Concepita dal marchese Ignazio Alessandro Pallavicini e dal suo architetto, Michele Canzio, entrambi presumibilmente esoteristi e massoni, la struttura di questa rappresentazione è una organizzazione teatrale-scenografica che nel Parco si concretizza e sviluppa in un racconto in tre Atti, ognuno composto da quattro scene, precedute da un Prologo e un Antefatto,  concluso infine da un Esodo. Ogni scenografia è composta da una vegetazione particolare, da acque, arredi e architetture negli stili più vari, dal neogotico al neoclassico, dall'esotico al chinoiserie, fino al rustico. In questa rappresentazione paesaggistica e teatrale il visitatore consapevole diventa, dunque, oltre che un turista, anche l’attore di questa commedia, in una sorta di melodramma che lo trascina ad incontrare la Natura, la Storia ed infine il Futuro personificato dal Paradiso Terrestre dedicato alla dea Flora.

E ora il percorso del Parco nel dettaglio. Il primo atto è un lungo percorso attraverso viali e ambientazioni con vegetazioni particolari, antitetiche le une alle altre, come l’ambiente della montagna, quello dell’Oasi esotica e quello delle piante da fiore. È in questo tratto che si sviluppa il famoso Viale delle Camelie, costituito da oltre 150 esemplari di Camellia japonica. È il raggruppamento più vasto e più antico di camelie d'Italia che, tra la metà di febbraio e l’inizio di aprile, regala l'emozione di camminare in un tunnel di corolle, che ricoprono sia le alte fronde che il sentiero. Il secondo atto è tutto ambientato in un bosco mediterraneo, a prima vista spontaneo, ma in verità completamente impiantato per volere dei suoi costruttori. Il terzo atto presenta una sorta di ambientazione incantata, con la grande Canfora e il maestoso Cedro del Libano che vivono sulla riva del Lago Grande, all’interno della scenografia del Paradiso Empireo. È lasciato invece alla scena del Paradiso Terrestre il compito di inondare i Giardini di Flora di piante da fiore.

Curiosi di scoprire il lato massonico di Villa Pallavicini? Il Parco è aperto tutti i giorni, escluso il lunedì, dall’inizio di marzo all’inizio di novembre. Aperture straordinarie sono previste per l’inizio della fioritura delle camelie negli ultimi due weekend di febbraio. Inoltre, nei weekend è aperto il bar bistrot alla Casa delle Tortore. I biglietti: intero 10 euro, ridotto 8 euro (over 65, residenti nel comune di Genova, giovani 19-26 anni, disabili, soci Icom) oppure ridotto 5 euro (7-18 anni, gruppo scuole, soci Amici di Villa Durazzo Pallavicini), biglietto cumulativo (parco + museo) 12 euro, pacchetto famiglia 22 euro (2 adulti + 1 bambino tra i 7 e i 18 anni). Visite guidate a partire da 10 euro. Per info e aggiornamenti, chiamare il numero 010 8531544 o visitare il sito di Villa Pallavicini.

Di Fabio Liguori

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