Sabato 22 novembre 2025, alle ore 21 al teatro Il Sipario Strappato di Arenzano (via Marconi 165) fa il suo debutto nazionale Vurrìa, scritto e diretto da Mattia Lombardo. Portato in scena da Attori in Corso e Teatro della Radice, è vincitore del Premio Nazionale di Produzione Scaramouche 2024 e del Premio Giovani Realtà del teatro Nico Pepe di Udine ed esordisce non a tre giorni prima della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne. L'ingresso costa 15 euro intero e 12 ridotto. Sono disponibili abbonamenti. Prenotazioni: (WhatsApp) 353 4369014; 339 6539121.
Lo spettacolo nasce dall'esigenza di raccontare lo stato d'animo di una donna che, dopo una violenza, cerca disperatamente, attraverso la musica, una via di fuga da cui vedere il mondo come un luogo migliore, o forse, solo un mare dove affondare la propria sofferenza, un nascondiglio da cui provare a proteggere chi si ama. Vurrìa nasce dall'esigenza di rispondere alla domanda se la musica può rendere liberi e si sviluppa attraverso la contaminazione e la sperimentazione di diversi linguaggi scenici, dove le protagoniste e il coro si intersecano, si mischiano fino a scambiarsi i ruoli. Così il teatro d’attore e la classicità del coro greco si intersecano sino a fondersi.
Andando oltre i risvolti commemorativi e i simbolismi spesso sterili che non entrano nelle politiche sociali per un cambiamento che parta dall’educazione e dalla pedagogia infantile, Vurrìa vuole dire che la violenza non è solo fisica e provare a rappresentare l’abbandono della società e la sua violenza diretta ma anche indiretta, l'omertà, la paura: Vurrìa è una gabbia, in cui la protagonista, cerca di recuperare ciò che non ha mai avuto, la possibilità di diventare bambina, per la prima volta.