Locandina La ragazza con il cappuccetto rosso
Al Teatro Instabile in via Cecchi, per il Festival Visibile/Invisibile, sabato 15 novembre 2025 - alle ore 20.30 - la Compagnia Chierici - Cicolella porta in scena La ragazza con il cappuccetto rosso. Scritto e diretto da Marco Gualco. Posto unico 7 euro, per info e prenotazioni contattare il numero 010 5702903.
Lo spettacolo
Chi non conosce la storia di Cappuccetto rosso? La dolce bambina che porta vino e foccaccia alla nonna malata e incontra il Lupo cattivo nella foresta? E se il Lupo non fosse il cattivo? E se la dolce bambina fosse in realtà una ragazza senza paura e senza peli sulla lingua? Ecco una versione rivisitata della famosa favola di Perrault e successivamente dei fratelli Grimm. Nessun cacciatore per salvare la nonna e la nipote, la ragazza con il cappuccetto rosso si salva da sola e salverà anche la nonna e il Signor Lupo, che non è altro che un ragazzo cresciuto da solo e che non trova il proprio posto nel mondo. Il vero cattivo è lo sceriffo. Lui è la legge, e la legge... è la legge: va rispettata, anche se è assurda.
Le fiabe e le favole sono state scritte in origine per insegnare e trasmettere, mettere in guardia sui pericoli che si annidano all’interno della società. Nella versione canonica di Cappuccetto Rosso i temi che si affrontano sono: stare attenti agli sconosciuti, non fidarsi degli stranieri che possono recare danni fisici e morali e, possiamo anche inserire tra questi, i pericoli all’interno del nucleo familiare. Il colore rosso rappresenta il pericolo ma anche il sangue. Questa che vi proponiamo è una riscrittura satiresca in cui si affrontano temi come la solitudine, l’abbandono, la fiducia. Vogliamo comunicare ai bambini (e anche agli adulti), che bisogna riflettere prima di giudicare, imparare a pensare con la propria testa, che non sempre il male si cela dietro ció che vedono i nostri occhi. Per questo la scelta di inserire un personaggio originale come quello dello sceriffo: grottesco e a tratti ridicolo, si rivela essere in realtà crudele e spietato, tutti i suoi gesti sono molto lenti, solo nei momenti in cui deve colpire é brusco e repentino.
La messa in scena è semplice e lascia spazio alla relazione e al gioco fra gli attori. La storia alterna momenti di narrazione della vicenda, all’azione vera e propria, cercando di trovare un equilibrio tra il divertimento e la dolcezza, entrambi componenti di cui siamo certi essere profondamente necessari ad un pubblico giovane, specialmente quello dei giorni nostri.