Culture nel futuro A Castello D’Albertis: al via il progetto di narrazione partecipata. Come partecipare

Castello d'Albertis (dal Palazzo del Principe) © Zairon da wikipedia.org

Genova, 10/11/2025.

A Genova il Castello D’Albertis - Museo delle Culture del Mondo si apre alla collettivà con un interessente progetto dal titolo Culture nel futuro: percorsi, connessioni e contatti attraverso la restituzione digitale e non solo, che si pone l’obiettivo di rinnovare e innovare l’esperienza di visita del museo, introducendo nuovi e più significativi spunti di dialogo e riflessione con il pubblico, sviluppando una piena consapevolezza del ruolo del museo come luogo di scambio e confronto, per una più equa e corretta narrazione del passato al fine di costruire un futuro all’insegna del rispetto e dell’eguaglianza.

Si rilancia così la partecipazione civica, dando voce a un racconto che parte dalla comunità per costruire una visione condivisa del presente e del futuro attraverso il dialogo e il confronto. Partendo da questa idea, la Direzione Musei di Genova intende realizzare un progetto che promuova un percorso partecipato, passaggio strategico per favorire la cultura contemporanea, il riconoscimento di un futuro multiculturale, il coinvolgimento delle nuove generazioni e la creazione di sinergie internazionali.

Questo percorso partecipato può favorire una collaborazione attiva tra istituzioni, cittadini e associazioni, e promuovere  le reti di prossimità e i progetti di comunità, senza dimenticare che l’integrazione delle donne e degli uomini con background migratorio passa attraverso il riconoscimento della loro identità, della loro storia e del loro potenziale come risorsa sociale, culturale ed economica per la città.

Questo progetto sembra essere l'inizio di una visione molto più ampia, dove l'obiettivo prioritario delle politiche culturali è favorire una cultura diffusa, perciò non solo grandi mostre e grandi festival consolidati, dove il pubblico è soggetto passivo della fruizione, ma proporre modelli inclusivi di fruizione delle istituzioni culturali, valorizzando la pluralità, adottando modalità e specifici linguaggi che favoriscano l’accessibilità non soltanto fisica dei luoghi della cultura, favorendo il protagonismo delle associazioni e degli enti attivi.

In un contesto come quello del Castello D'Albertis, riaperto al pubblico da poco più di vent'anni, dove le collezioni sono allestite grazie allo scambio e al dialogo tra chi cura il museo,  artiste/i e popolazioni indigene di provenienza, si inserisce perfettamente un progetto che ha l'obiettivo di integrare una narrazione condivisa, plurale e rispettosa delle culture e degli oggetti esposti, attraverso l’elaborazione partecipata di pannelli, didascalie e audio/video per la riscrittura dei contenuti del percorso museale attraverso la condivisione di idee e saperi con le diverse comunità di interesse.

Cosa propone il progetto

Il progetto Culture nel futuro propone perciò una riscrittura dei contenuti del percorso museale attraverso la condivisione di idee e saperi con le diverse comunità di interesse, focalizzando l’attenzione intorno a possibili temi individuati come bisognosi di una attualizzazione, quali:
  • Le eredità coloniali delle collezioni fotografiche, archeologiche, etnografiche, arredi etc. e della figura del Cap. d’Albertis

  • L’importanza della ricerca sulla provenienza delle collezioni

  • Le possibili strategie di restituzione e redistribuzione dei patrimoni museali extraeuropei

  • La relazione tra museo e paesi di provenienza delle collezioni (popolazioni indigene e persone con background migratorio)

  • Le diverse modalità di fruizione multisensoriale del patrimonio, con attenzione particolare all’accessibilità

  • La possibilità dei musei di mettersi in discussione per diventare trasparenti, affidabili e rappresentativi ed il loro rapporto con il proprio territorio.

  • Di Alessandra Pistolese

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