Torinodanza - Balletto Civile ©Andrea Macchia
Giocasta, di e con Michela Lucenti - una produzione Balletto Civile - Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale - racconta la fine di una storia d'amore che condanna il futuro e segna un'intera generazione. Lo spettacolo va in scena al Teatro della Tosse nella serata di sabato 8 novembre 2025 (ore 20.30).
Michela Lucenti dà corpo e voce al personaggio di Giocasta, madre affascinante e contraddittoria della tragedia greca , emblema femminile di coraggio e modernità, trasformandola in una donna anonima, protagonista di una tensione poetica che emerge di fronte al dramma dell’amore, nella sua forma più pura e nella sua assoluta, tragica prevedibilità. Il personaggio di Edipo è interpretato da Thybaud Monterisi, giovane cantautore e performer, i cui testi spiazzanti e irriverenti, uniti alla sua riflessione musicale e drammaturgica, ne fanno un interlocutore sonoro vibrante.
In una scena essenziale, un linguaggio fisico accompagna la narrazione: la voce diviene strumento musicale, un flusso di coscienza, un canto dissonante e un corpo freme per raccontare la velocità inarrestabile del tempo che passa e la lucida follia della stirpe di Edipo. In un presente distorto si sviluppa la storia di un amore impossibile tra una donna matura e il giovane marito. Poco importa se, come si mormora nei bar, lei sia veramente sua madre: il legame tra tragedia e commedia è inestricabile, come la vita stessa ci insegna.
I miti, come segni indelebili, continuano a vivere nei nostri atti quotidiani: nella violenza, nel sacrificio, nell’amore. Le storie delle nostre periferie non sono meno potenti né tragiche di quelle degli eroi. Cosi il mito viene raccontato di nuovo, per essere compreso a fondo e offrire uno sguardo femminile sull’orrore della guerra: quello di una madre che cerca di far ragionare i propri figli, sfidando l’ambizione al potere a cui tutti siamo sottomessi mentre assistiamo alla totale distruzione della CIVIS. Uno spettacolo che diviene esplorazione della potente complessità femminile che sfida le convenzioni della società patriarcale in un’interpretazione che riflette uno squarcio di una possibile Tebe contemporanea.