Slow Clubbing a Genova: che cos'è e il primo evento in programma, tra cibo, musica e convivialità dai toni rilassati

Genova, 24/10/2025.

A Genova arriva lo slow clubbing. Prima di approfondire l'argomento, però, è necessario fare una piccola premessa: quando si parla di fenomeni culturali contemporanei, ossia nati all'interno degli anni Venti del Ventunesimo secolo, ci si imbatte in parecchi inglesismi, che a molti e molte fanno alzare il sopracciglio, ma sembrano ormai indispensabili, quindi anche di seguito ce ne saranno parecchi.

Partendo dal presupposto che clubbing significa uscire la sera e andare a ballare, lo slow clubbing (o soft clubbing) comprende una serie di attività che si possono fare alla luce del sole, in orario diurno, con un ritmo più lento, accompagnati da un volume di musica più basso, sorseggiando bevande analcoliche oppure vini di qualità o birre artigianali, invece che i super alcolici spesso annacquati e preparati senza neppure troppa cura da agitatissimi bar tender dietro ai banconi delle discoteche. Tutto questo gustando piatti che abbinano sapore, sostenibilità e stagionalità. Una sorta di evoluzione del concetto di brunch, a cui si aggiunge l'accezione slow, non solo quella legata all'atmosfera rilassata, ma anche mutuata dal movimento culturale e gastronomico Slow Food, con prodotti ed eccellenze del territorio.

Un cambio di rotta guidato dalla Gen Z, che spesso viene accusata di essere foriera di idealismi troppo poco applicabili alla realtà, tra un macha tea e l'altro, ma che in realtà apre la via a novità, come questa, che promuovono uno stile di vita più lento, più salutare, più connesso ma meno online e molto più offline. In queste occasioni, infatti, ci si incontra per dare spazio alla socialità, spesso in luoghi della città riqualificati, quindi perché non provare a dare una chance a questo nuovo modo di fare clubbing, che ha già conquistato città come Berlino e New York, con il suo concept accessibile?

«L’idea», spiega Nicoletta Biticchi, delegata di Slow Food Genova, «è portare il club dove il club solitamente non si fa. Iniziamo in una caffetteria, ma i prossimi appuntamenti saranno in una pescheria, da un besagnino e in altri luoghi quotidiani. Non è un’alternativa alla notte, ma un modo diverso di vivere la socialità: con presenza, curiosità e gusto, senza contrapposizioni».

Il primo appuntamento a Genova è in programma per domenica 26 ottobre alle ore 12,  fino alle 13.30 alla Caffetteria Tazze Pazze, in piazza Cinque Lampadi. Al grido, anzi al vociare allegro ma mai troppo esagerato di Cheese, Coffe & Beats arriva il brunch con formaggi di Cabannina, un'antica razza bovina ligure delle aziende agricole A Çimma e il Casone, yogurt naturale con il miele dell'Honey Bar, locale del centro storico di Genova specializzato in prodotti dell'alveare, birre artigianali del birrificio Altavia, Il Pane bio dell'Anno Mille, castagne affumicate provenienti da Murialdo e Calizzano, marmellate, Prescinsêua e tanto altro, con un occhio a gusto, sostenibilità e stagionalità.

Immancabile la musica, che comunque rimane un elemento importantissimo anche nel soft clubbing. Quando si pensa al ballare di giorno, vengono in mente subito immagini di after hour ibizenchi all'alba di nottate infinite, ma in questo caso la selezione di vinili, a cura di Dj kamo, è pensata per creare un'atmosfera rilassata, per niente noiosa, ma neppure spaccatimpani.

Dj Kamo

Per finire, coffee cold brew, preparato lasciando infondere il caffè in acqua fredda per un periodo che può arrivare fino alle 24 ore. La lentezza, in fondo, é proprio la chiave di questo nuovo modo di fare convivialità, tra cultura gastronomica e divertimento dai toni morbidi.

 

Di Paola Popa

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