Palazzo Bronzo, artist-run space nel centro storico di Genova, presenta u-/dys-, progetto espositivo che reinterpreta e riattualizza i concetti di psicogeografia e deriva attraverso linguaggi e analisi contemporanee. Programma:
- 1 novembre 2025: visita guidata nel centro storico di Genova e deriva urbana a cura di ASMA;
- 7 novembre 2025: opening della mostra con performance di OMIS;
- 27 novembre 2025: finissage.
La mostra costruisce una geografia alternativa e instabile, una narrazione in stato di latenza in cui spazio e tempo vengono distorti, interrogati, riscritti. Tra labirinti mentali, mappe sovrapposte e storie visionarie, u-/dys- indaga un territorio interstiziale dove u-cronia e dys-cronia convivono, generando una riflessione critica sulla realtà, i suoi margini e le sue potenzialità.
Al centro del progetto vi è l’idea di una geografia altra, destrutturata e soggettiva, che attraversa dimensioni spaziali, temporali, politiche e psichiche. Le opere in mostra propongono percorsi di dis-orientamento e latenza, generando tensioni costanti tra ordine e dispersione, memoria e speculazione, realtà e finzione.
Gli artisti invitati operano trasversalmente tra installazione, sound art, mappatura psico-geografica e fiction speculativa, componendo un ecosistema eterogeneo che riflette su varie sfumature della tematica.
Tra i lavori presentati:
- ASMA di Moreno Hebling, (Schizogeographical Association for Alternative Mapping) progetto nato nel 2021, un'esperienza schizo-geografica che esplora le relazioni tra mappe, immaginazione e potere;
- SPATIAL FORTUNE TELLER STAND di Anton Ripon, dispositivo oracolare e nomade per rileggere lo spazio urbano;
- What if Aristotle had never existed? di Doriane Geneste, installazione multimediale che interroga la produzione della conoscenza e le derive del pensiero occidentale;
- Biset what will you become? di Elsa Muller, video-installazione che reinterpreta con ironia la figura del piccione urbano come simbolo di resilienza multispecie;
- Potato Project di Eva Pedroza & Paul Wiersbinski, archivio in divenire che riflette sul significato politico e culturale della patata nella storia globale;
- Military Everywhere di Hyperscape Research Office, indagine visiva e cartografica sull’influenza militare in società e infrastrutture, tra OSINT e scraping di dati pubblici;
- Room Two di Pól McLernon, progetto di ricerca che intreccia fisica, archeologia del paesaggio e pratiche sonore per indagare risonanze, corpi e architetture rituali;
- Elegia, performance di OMIS presentata durante l’opening.
Gli artisti:
- Doriane Geneste: Doriane Geneste (1989) vive e lavora a Parigi. La sua attività artistica e di ricerca si concentra sulla costruzione di cosmologie e sull’analisi dei processi di produzione del pensiero, attraverso pratiche che intrecciano arte, antropologia e ricerca d’archivio.
- Moreno Hebling: Moreno Elia Hebling (1995) vive tra Bologna e Venezia. La sua pratica si sviluppa tra arti visive, scrittura e organizzazione culturale indipendente, attraversando l'immaginario post-digitale, le estetiche dell’errore e le forme di soggettivazione collettiva.
- Hyperscape Research Office: Hyperscapes Research Office (HRO) è un’agenzia di ricerca e progettazione spaziale nata a Milano nel 2020. Si occupa di rivelare i processi planetari, le ingiustizie spaziali e le violenze ambientali attraverso la documentazione geopolitica e architettonica.
- Pól Mclernon: Pól McLernon (nato nel 1975 in Irlanda) è un artista, designer e ricercatore multidisciplinare. La sua pratica si situa all’incrocio tra architettura, acustica e arti visive, con un particolare interesse per l’archeoacustica e la risonanza sensoriale in contesti storici e contemporanei.
- Elsa Muller: Elsa Muller (nata nel 1993 a Trier, Germania) è un’artista multidisciplinare con base a Lione, il cui lavoro oscilla tra pittura e video. La sua ricerca riflette sulla strategia del trolling online come meccanismo di disturbo e strumento critico nei confronti della pratica artistica e dei suoi linguaggi.
- Eva pedroza & Paul Wierbinski: Eva Pedroza (1982, Buenos Aires) e Paul Wiersbinski (1983, Halle Saale) sono un duo di artisti multidisciplinari con base a Berlino, le cui pratiche spaziano tra video, installazione e arti visive contemporanee.
- Anton Ripon: Anton Ripon (2001) vive e lavora a Bruxelles. Il suo lavoro esplora le modalità con cui il progetto può incidere sulle strutture dell’abitare e sui processi percettivi, combinando progettazione tridimensionale, pratiche artigianali e scrittura.
Nel corso dell’esposizione viene presentata una pubblicazione di otto pagine, contenente mappe concettuali e testi di approfondimento sulle ricerche degli artisti. Il progetto è a cura di Pietro Lugaro, Franco Ferrari e Alessandro Queirolo, membri del collettivo Palazzo Bronzo, che dal 2022 opera come spazio indipendente e piattaforma curatoriale dedicata a pratiche ibride e site-specific. U-/dys- rappresenta il terzo appuntamento del ciclo di mostre collettive sviluppate nell’ambito del programma di open call Palazzo Bronzo is looking for projects 2024, confermando la volontà del collettivo di proporre visioni artistiche transdisciplinari e radicate nel tessuto urbano e concettuale genovese.