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Si rinnova l'appuntamento con l'Agricasta di Borzonasca, manifestazione legata alla cultura della castagna, così importante nel passato delle genti locali e profondamente radicata nella tradizione dell'entroterra genovese. Appuntamento domenica 19 ottobre 2025, dalle ore 12 alle 19 circa, con un evento itinerante nelle principali vie e piazze del paese. Durante la giornata c'è la distribuzione gratuita di caldarroste nelle vie di Borzonasca. È possibile trovare:
In caso di maltempo, Agricasta è rimandata al 9 novembre 2025. Ulteriori informazioni e aggiornamenti sul sito del Comune di Borzonasca o sulla pagina facebook dell'ente.
''Agricasta è una delle espressioni più autentiche del nostro entroterra, una manifestazione corale che unisce amministrazioni, istituzioni e comunità nel segno della tradizione e della valorizzazione del territorio''. Così il vicepresidente della Regione Liguria con delega all'Agricoltura, Alessandro Piana, alla presentazione di Agricasta 2025, storica manifestazione dedicata alla castagna e alle eccellenze locali. ''Con Agricasta - sottolinea Piana - la tradizione si rinnova e si arricchisce, diventando una vetrina straordinaria non solo per la castagna, ma per tutto il patrimonio agricolo, artigianale, culturale ed enogastronomico della nostra valle. Le origini della manifestazione risalgono al 1999, con il progetto Castanea, che per primo aveva colto l'importanza della castagna come risorsa identitaria e culturale''.
«Da oltre vent'anni, Agricasta celebra e rinnova la cultura della castagna, un prodotto che ha avuto un ruolo centrale per l’economia locale - dice il sindaco di Borzonasca Giuseppino Maschio - Per secoli i terreni tra i 600 e gli 800 metri attorno a Borzonasca sono stati dedicati esclusivamente al castagno: venivano curati con attenzione, il sottobosco era pulito e ogni anno si facevano le potature. Dopo la guerra le malattie hanno colpito duramente le piante, ma oggi la produzione è ancora significativa. Come amministrazione sosteniamo la manifestazione mettendo a disposizione spazi e logistica, mentre un comitato di cittadini coordinato dalla Pro Loco si occupa dell’organizzazione. Ogni anno arrivano migliaia di visitatori, segno di un evento capace di raccontare l’anima autentica della nostra cultura materiale».